Champions League, Napoli-Sporting Braga 2-0: azzurri agli ottavi

Al Maradona succede tutto nel primo tempo: apre le danze un autogol di Saacti e le chiude la firma di Osimhen che sigilla il passaggio del turno della banda Mazzarri

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
12 dicembre 2023
Osimhen in campo contro lo Sporting Braga (Ansa)

Osimhen in campo contro lo Sporting Braga (Ansa)

Napoli, 12 dicembre 2023 - Il primo appuntamento chiave della stagione, diventato ancora più cruciale alla luce dei recenti tonfi in campionato che hanno praticamente già chiuso con largo anticipo i sogni di gloria del bis scudetto, vede il Napoli chiamato a staccare il pass per gli ottavi di finale di Champions League: per farlo gli azzurri possono vincere, pareggiare ma anche perdere con un gol di scarto contro lo Sporting Braga, che in effetti parte a razzo con la speranza di mettere subito il match sui binari amici, quelli che avrebbero risvegliato anche l'ira del Maradona. Invece niente da fare e ancora una volta, come già successo nella gara di andata, i portoghesi si fanno male da soli con l'autogol di Saacti, curiosamente il sostituto dello squalificato Niakaté, il match winner (per gli azzurri) del primo round. A rimpinguare il bottino è Osimhen, al primo gol stagionale in Champions League: il nigeriano, che come molti altri big della rosa di Mazzarri esce in anticipo nella ripresa per rifiatare a risultato e qualificazione ormai acquisiti, avrà tempo e modo per provare a rimpinguare il proprio bottino alla ripresa delle ostilità in ambito continentale. Al sorteggio per gli ottavi di finale il Napoli si presenterà da seconda del Gruppo C, dominato dall'inizio alla fine alla fine dal Real Madrid: completano il quadro proprio lo Sporting Braga, terzo nonostante il ko del Maradona e quindi retrocesso in Europa League e la Cenerentola Union Berlino.

Le formazioni ufficiali

Mazzarri sceglie l'ormai consueto (per lui e per il Napoli) 4-3-3: tra i pali c'è Meret, con Di Lorenzo e Natan come terzini e la coppia Rrahmani-Juan Jesus al centro della difesa. In cabina di regia c'è Lobotka, con Anguissa e Zielinski come mezzali, mentre la prima punta è Osimhen, rifornito da Politano e Kvaratskhelia. Artur Jorge risponde con il medesimo modulo, aperto da Matheus: a destra c'è Gomez, a sinistra Borja, mentre in mezzo alla difesa figurano Saatci e Fonte. Il centrocampo annovera Moutinho, Zalazar e Ricardo Horta, mentre il tridente d'attacco è formato da Bruma, Banza e Pizzi.

Primo tempo

Come da previsioni, lo Sporting Braga, chiamato a vincere con più di un gol di scarto, parte subito all'attacco: apre la rassegna Banza con una botta velleitaria dalla distanza e, al 4', la prosegue Bruma, che da distanza ravvicinata mette fuori una conclusione propiziata dal precedente tentativo ribattuto di Pizzi. Scampato il pericolo, il Napoli comincia ad attaccare: se i primi guizzi sono infruttuosi, al 9' fa tutto la difesa ospite pasticciando dagli sviluppi di una rimessa laterale battuta da Di Lorenzo verso Politano, il cui cross trova la deviazione di Saatci che tocca il legno e supera la linea prima dell'intervento di Matheus. I lusitani provano a reagire con una punizione calciata da Zalazar che tuttavia non impensierisce Meret, mentre al 18' Moutinho serve Banza, la cui girata termina di molto fuori dal bersaglio. In queste ultime azioni dello Sporting Braga c'è lo specchio dell'intera prima parte della frazione iniziale: la penetrazione fino alla trequarti azzurra è relativamente semplice, ma poi a quel punto cominciano i seri problemi offensivi emersi già nella gara di andata. Al 25' Ricardo Horta prova a smentire subito il copione mettendosi in proprio con una grande sventola dalla distanza che Meret disinnesca con la mano di richiamo. Al 31' non è da meno il suo omologo Matheus, che devia in angolo il mancino di Zielinski, servito da un filtrante di Politano, a sua volta innescato da Kvaratskhelia. Dagli sviluppi del tiro dalla bandierina, al 33', il Napoli raddoppia con Osimhen, che per sbloccarsi finalmente in Champions League ha bisogno di toccare due volte la sfera al cospetto di Matheus: pregevole nell'occasione l'assist di Natan, che fa tutto da solo con una percussione che non lascia scampo al povero Fonte. Messo in cassaforte il risultato (e l'intero discorso qualificazione), il Napoli, complice il lecito scoramento che ormai permea ogni tentativo di attacco dello Sporting Braga, rallenta i ritmi fino al duplice fischio di Vincic, preceduto da una botta senza troppe pretese di Bruma, innescato da Moutinho, forse l'ultimo ad arrendersi dei suoi.

Secondo tempo

Lo Sporting Braga rientra senza Pizzi, rilevato da Ruiz. In campo c'è invece ancora Politano, che con un mancino potente prova a capitalizzare la respinta della difesa ospite sul precedente cross basso di Di Lorenzo: Matheus devia in angolo. I portoghesi provano a riprendere in mano le redini delle trame offensive e lo fanno con qualche guizzo di Moutinho e Ruiz (para Meret) e Bruma (palla ampiamente fuori): niente da fare. Il Napoli ringrazia e, nella figura di Mazzarri, si concede il lusso di dare riposo a qualche big: concludono anzitempo la rispettiva partita Politano e Zielinski, rimpiazzati da Elmas e Cajuste, reduce da un recupero in extremis dopo il fastidio al ginocchio accusato all'Allianz Stadium. Al 65' Osimhen si traveste da assistman e apparecchia per l'inserimento di Anguissa, che da due passi spara addosso a Matheus e sulla ribattuta lo stesso numero 9 azzurro cicca la sfera. Anche Artur Jorge cambia: dentro Al Musrat per Zalazar. Mazzarri risponde facendo rifiatare Osimhen, rimpiazzato da Raspadori, Lobotka, sostituito da Gaetano e Juan Jesus, rimpiazzato da Ostigard. Al 73' proprio Raspadori serve una gran palla a Kvaratskhelia, che avanza fino a trovarsi davanti la sagoma di Matheus, prontamente centrato. Al 79' è il palo a negare la gioia del gol della bandiera ai lusitani e in particolare a Ricardo Horta: sul prosieguo dell'azione la sfera arriva a Bruma, la cui conclusione non esce di molto. Artur Jorge cambia ancora: dentro Mendes per Gomez, André Horta per Moutinho e Lopes per Ricardo Horta. Sono di fatto gli ultimi sussulti di un match che quello che doveva raccontare lo ha già fatto nella prima frazione, con il Napoli a staccare tranquillamente il pass per gli ottavi di finale, ritrovando così il sorriso dopo le recenti amarezze e facendo in parte pace con il Maradona.  

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