Damiano Caruso all’ultimo Giro d’Italia in carriera: “A 37 anni conta anche la famiglia”

Lo scalatore della Bahrain sarà il fido gregario di Antonio Tiberi al Giro d’Italia 2025, ma potrebbe essere il suo ultimo della carriera: se vincessi una tappa e Antonio andasse a podio…

di Redazione Sport
24 aprile 2025
Damiano Caruso

Damiano Caruso

Bologna, 24 aprile 2025 – Un Giro 2025 da gregario, ma tenendosi pronto a ogni evenienza, con la possibilità che possa essere l’ultimo della sua carriera. Damiano Caruso, veterano della Bahrain, è pronto a supportare Antonio Tiberi contro Primoz Roglic e Juan Ayuso, i due favoriti per una corsa rosa che si preannuncia avvincente ed equilibrata, senza un dominatore assoluto. Non ci sarà infatti il campione 2024 Tadej Pogacar e questo apre a ogni tipo di scenario, anche per i colori italiani. Problemi intestinali per Tiberi al Tour of the Alps, così Caruso è diventato il capitano della Bahrain, dimostrando già ottima gamba in vista di maggio. Potrebbero essere le ultime pedalate alla corsa rosa per lo scalatore siciliano che a 37 anni comincia a pensare alla famiglia.  

Caruso: “Ho moglie e figli, diventa duro e dispendioso continuare”

37 anni, chilometri e chilometri macinati, un podio al Giro, tanti sacrifici e ora una famiglia larga da vivere. Damiano Caruso sta pensando al ritiro, come ammesso in una intervista a tuttobiciweb: “Negli ultimi due mesi sono stato a casa una settimana, per un 37enne con moglie e figli diventa complicato – le sue parole – Sono a un punto della carriera in cui penso che la bici sia stato un capitolo fantastico, ma fuori c’è anche altro, che è più importante. Ogni mia decisione dipenderà dalla mia famiglia”. Non ha ancora scelto, Caruso, ma l’indirizzo appare chiaro. In ogni caso, se si sentirà ancora utile potrebbe continuare: “Se avrò la certezza di essere utile a me stesso e alla squadra potrò andare avanti. Sennò mi faccio da parte. Questo sport richiede tempo, rinunce, sacrifici, alimentazione e oggi nel ciclismo tutto si è amplificato”. Poi si arriva ad Antonio Tiberi, il capitano della Bahrain al Giro. Il corridore laziale ha però subito uno stop per problemi intestinali a due settimane dal via: “Meglio ora che tra due o tre settimane – la risposta di Caruso – Deve stare tranquillo, il ciclismo è fatto così e non ci sono sostituzioni. Deve solo smaltire il malanno e riprendere. Non c’è da preoccuparsi”. Per Caruso, il compagno può diventare un corridore importante per le corse tappe, dando al ciclismo italiano ciò che ora manca. Il margine c’è, si tratta di un ciclista sopra la media: “Può diventare un ottimo corridore e sono curioso di vedere cosa farà nei prossimi tre anni. Mi sento di dire che è un corridore sopra la media”, sempre Caruso. E allora Giro 2025 aperto, con Roglic e Ayuso favoriti ma senza un cannibale alla Pogacar che può chiudere subito la corsa: “Mi aspetto un Giro aperto e noi come squadra siamo tranquilli avendo anche Pello Bilbao ed Edoardo Zambanini. Ci vorranno le gambe nella terza settimana, dove anche un 1% in più di energia può fare la differenza”. Chiosa su Roglic e Ayuso, le due stelle dell’edizione 2025: “Roglic ha esperienza e va ancora fortissimo, Ayuso è un grande talento ma sono corridori con cui si può ragionare. Se avranno una giornata storta bisognerà approfittarne. Vedo un bel Giro”. Leggi anche - Ciclismo, riscatto di Pogacar alla Freccia-Vallone: avversari demoliti

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