Europa League, Milan-Rennes 3-0: i rossoneri ipotecano il passaggio del turno

Doppietta di Loftus-Cheek poi Leao interrompe un digiuno di reti che durava da settimane

di MATTEO AIROLDI -
15 febbraio 2024
Leao segna il 3-0 contro il Rennes (Ansa)

Leao segna il 3-0 contro il Rennes (Ansa)

Milano, 15 febbraio 2024 – La musichetta prepartita non è quella della Champions, ma il Milan quando sente la brezza d’Europa riesce sempre e comunque a dare il meglio di sé: ne sa qualcosa anche il Rennes, reduce da otto vittorie di fila tra i confini del campionato ma crollato sotto i colpi degli uomini di Pioli, capaci di imporsi con un perentorio 3-0 che di fatto mette un’importante ipoteca sul match di ritorno in programma a Rohazon Park tra una settimana, il quale vale il passaggio ai quarti di finale di Europa League. Spinto dal tifo di San Siro, il Milan ha vinto e convinto, prendendo in mano il pallino del gioco sin dalle prime battute di gara e passando in vantaggio al 31’ con l’incornata di Loftus-Cheek, protagonista assoluto della serata e autore, sempre di testa, del 2-0 arrivato in un avvio di ripresa dominato dal Milan, il quale ha poi chiuso definitivamente i conti al 52’ con il tris di Leao. che ha spezzato un digiuno di reti che durava da  molte settimane. Calato anche il tris, i padroni di casa hanno rischiato poco o nulla in fase difensiva ed anzi hanno a più riprese sfiorato il poker che però non si è concretizzato.

Le scelte di Pioli e Stéphane

Pioli conferma il 4-2-3-1 in grado all’occorrenza di trasformarsi in 4-3-1-2 (o 4-3-3 in fase di non possesso) e buonissima parte dell’undici titolare che ha sconfitto il Napoli pochi giorni fa: in porta c’è ovviamente Maignan, mentre nel pacchetto arretrato recupera dagli acciacchi rimediati nel match contro i partenopei Simon Kjaer. Il danese si accomoda quindi al centro della difesa, al fianco di Gabbia, e completa il reparto con gli esterni Florenzi – schierato al posto dell’infortunato Calabria – e Theo Hernandez. La novità principale è in mediana, dove Musah viene scelto al posto di Adlì e Bennacer per affiancare Reijnders. Nessuna sorpresa in fase offensiva, dove c’è il terzetto formato da Pulisic, Loftus-Cheek e Leao a supporto della punta Giroud. 4-4-2 canonico per il Rennes di Stéphane, che punta sulla formazione che ha sconfitto il Le Havre in campionato: tra i pali della porta transalpina c’è il veterano Mandanda, che ha davanti a sé una linea a quattro formata da Guéla Doué, Omari, l’ex Bologna Theate e Truffert. Bourigeaue e Desiré Doué sono invece gli esterni di un centrocampo completato dai mediani Matusiwa e Santamaria. Kalimuendo e Terrier formano invece la coppia d’attacco.

Primo tempo

Partenza decisamente prorompente del Milan, che gestisce il pallone con intensità e al 7’ affonda il colpo con Leao, il quale raccoglie un lancio lungo e millimetrico di Kjaer, stoppa il pallone di petto eludendo l’intervento del marcatore e scarica un destro che si stampa sulla traversa. Gli uomini di Pioli insistono nel loro fraseggio, provandoci anche all’8’ con il tiro dalla distanza ma fuori misura di Reijnders e al 10’ con la discesa sulla corsia di destra di Loftus-Cheek, che scarica il pallone al centro per Musah, il quale però non trova la giusta deviazione a pochi passi dalla porta avversaria. Il Rennes fatica invece ad uscire dalla propria metà campo e a cambiare ritmo, e si fa vedere dalle parti di Maignan soltanto al 20’ con la conclusione velleitaria di Theate, che finisce alta sopra la traversa della porta milanista. Ben più insidioso, 3’ più tardi, il destro a giro di Burigeaud, su assistenza di Kalimuendo, che si spegne di poco a lato alla sinistra di Maignan. Squilli che non spaventano però più di tanto il Milan, il quale fa ripartire immediatamente la sua manovra, innescata dal basso e non dai mediani, ben schermati dai dirimpettai avversari, e al 31’ passa in vantaggio: Florenzi, lasciato colpevolmente solo dai difensori avversari, fa partire dalla trequarti un cross all’indirizzo di Loftus-Cheek, il quale nel cuore dell’area stacca con tempismo perfetto e insacca di testa l’1-0. È il gioco sulle fasce a permettere ai rossoneri padroni di casa di creare spesso grattacapi al Rennes: come al 36’, quando il Milan costruisce un’altra buona opportunità con Giroud che, dopo essere stato servito da Pulisic al culmine di una sgroppata sulla destra, conclude troppo debolmente verso Mandanda. La risposta del Rennes, che prova a crescere nello scampolo finale del tempo, è racchiusa nella conclusione di Desiré Doué che però non crea particolari problemi a Maignan, al 39’, e non scalfisce l’1-0 al termine dei primi 45’.

Secondo tempo

Così come era accaduto in avvio di gara, l’avvio di ripresa è spiccatamente di marca milanista: gli uomini di Pioli aggrediscono la partita con ferocia e al 47’ sfiorano il 2-0 con Pulisic, fermato in angolo da Mandanda. Il raddoppio è però rimandato di pochi istanti: il portiere del Rennes, infatti, si ripete sugli sviluppi del corner superandosi sull’incornata di Kjaer, ma nulla può su quella di Loftus-Cheek che ribadisce in rete la respinta e firma la doppietta personale mettendo decisamente le cose in discesa per i padroni di casa, i quali sfruttano appieno gli spazi che si aprono nella retroguardia avversaria e al 52’ calano addirittura il tris con una bellissima azione in velocità finalizzata da Leao, che raccoglie il cross dalla sinistra di Theo Hernandez e di piatto sblocca un digiuno personale di gol che durava da diverse settimane. Trovato anche il 3-0 le briglie del Milan si sciolgono completamente e al 61’ arrivano anche i primi cambi di Pioli che getta nella mischia Okafor al posto di un Leao che accusa un leggero affaticamento e Thiaw, il quale rientra dopo un lungo infortunio per rilevare Kjaer. Nel Rennes entrano invece Seidu e Gouiri, il quale si presenta con un un paio di buoni tiri dalla distanza tra il 69’ e il 71’. Pur con il risultato compromesso, quindi, il Rennes cerca di tirare fuori l’orgoglio e di sfruttare l’allungamento delle squadre nella fase centrale della ripresa. La risposta del Milan è però veemente e porta le griffe di Okafor e Pulisic, che in pochi secondi scaldano i guanti di Mandanda sfiorando il poker. Nel finale, poi, Pioli di coprire il suo Milan per non correre rischi inutili, inserendo Terracciano al posto di Florenzi, Bennacer al posto di un Loftus-Cheek salutato dalla “standing ovation” di San Siro e Adlì per Pulisic, mentre il Rennes prova il tutto per tutto cercando di limitare il passivo con gli innesti di Blas e Nagida e con la bordata di Santamaria che finisce di poco alta sopra la traversa, a cui risponde con medesima moneta Theo Hernandez all’85’. Ultimi fuochi d’artificio di una serata che al triplice fischio di Dabanovic si chiude con un 3-0 che fa esplodere l’urlo di San Siro. Il tabellino: Milan (4-2-3-1): Maignan; Florenzi (dal ’77 Terracciano), Kjaer (dal 61’ Kjaer), Gabbia, Theo Hernandez; Musah, Reijnders; Pulisic (dall’81’ Adlì), Loftus-Cheek (dal 77’ Bennacer), Leao (dal 61’ Okafor); Giroud. All. Pioli Rennes (4-4-2): Mandanda; G. Doué (dal 77’ Nagida), Omari, Theate, Truffert (dal 77’); Bourigeaud, Matusiwa (dal 77’ Blas), Santamaria, D. Doué (dal 67’ Seidu),; Terrier, Kalimuendo (dal 67’ Gouiri). All. Stéphane. Marcatori: Loftus-Cheek (31’ e 47’), Leao (52’). Arbitro: Nikola Dabanovic (Montenegro) Note – Ammonizioni: Nagida

 

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