La Roma capitola ai calci di rigore: Mancini e Ibanez tradiscono dal dischetto. Il Siviglia vince l'Europa League

A Budapest settimo successo nella competizione per gli andalusi, sfuma il sogno della squadra di Mourinho che era passata in vantaggio con Dybala

di FILIPPO MONETTI -
31 maggio 2023
La delusione dei giocatori della Roma

La delusione dei giocatori della Roma

Budapest, 1 giugno 2023 - Il Siviglia resta la regina dell'Europa League e fa crollare l'imbattibilità di Mourinho nelle finali europee. Gli andalusi sollevano il trofeo per la settima volta nella loro storia vincendo 5-2 dopo i calci di rigore. Non sono bastati infatti i tempi regolamentari ad assegnare l'Europa League 2022-23. A Budapest è andata in scena una partita avvincente, drammatica ed emozionante tra Siviglia e Roma, due squadre dotate tecnicamente e caparbie che meriterebbero allo stesso modo il successo. Non è un caso infatti che dopo i primi 90' di gioco, il risultato sia ancora in parità sull'1-1, con il vantaggio di Dybala nel primo tempo, recuperato in avvio della ripresa, con Mancini che devia nella propria porta il cross velenoso di Jesus Navas.

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Primo tempo

La prima sorpresa della finale arriva dalle formazioni schierate in campo dal primo minuto. Se da una parte Mendilibar conferma le scelte della vigilia, Mourinho sorprende tutti, schierando i recuperati Dybala e Spinazzola nell'undici titolare, al posto di El Shaarawy e Zalewski.

Primi minuti di studio e attesa. È una finale, le due squadre lo sanno e per questo il ritmo è basso, con match impostato su marce basse. A cercare maggiormente il guizzo nelle prime battute è la Roma. I giallorossi al 12' raccolgono i frutti della pressione messa in atto in avvio. Cambio di gioco che crea lo spazio a Dybala sulla destra per giocare l'uno contro uno con Telles. L'argentino punta l'avversario e col tacco serve Çelik, che di prima trova con un passaggio rasoterra verso Spinazzola, che si è liberato sul dischetto del rigore. L'esterno azzurro calcia col destro un pallone non troppo angolato, che Bounou riesce a respingere con i pugni.

La giocata dei capitolini è l'unico lampo nei primi 20 minuti d'incontro. La paura di sbagliare regna sovrana e il primo errore, non grave, lo commette la Roma. Contrasto aereo tra Ocampos e Matic, con il serbo giallorosso che apre un po' troppo il braccio, colpendo l'argentino del Siviglia. Taylor fischia punizione e assegna all'ex Manchester United il primo cartellino giallo dell'incontro. Gli andalusi crescono con il passare dei minuti, ma la squadra di Mourinho riesce sempre a mantenere la superiorità numerica nella propria metà campo, prevenendo le accelerazioni dei rojiblancos. A creare le azioni più pericolose però restano i giallorossi, che reclamano alla mezz'ora un calcio di rigore, su un rinvio di Gudelj, che con la gamba alta, sembra colpire Abraham. L'inglese resta a terra durante tutto il check del VAR, che però non ravvisa gli estremi per il penalty.

L'azione precedente però è un segnale importante e al 35' i giallorossi spezzano l'equilibrio della finale. Lotta a centrocampo per il possesso, con Cristante che riesce a sradicare il pallone dai piedi di Rakitic. Mancini segue l'azione e dopo il recupero del compagno, vede e serve lo scatto in profondità di Dybala. La Joya fa tutto con il sinistro: controllo e tiro rasoterra in diagonale che supera l'uscita di Bounou. Il talento dell'argentino sblocca la finale di questa Europa League, Roma in vantaggio per 1-0.

Il primo squillo del Siviglia arriva subito dopo il gol subito. Cross di Telles dalla trequarti a cercare lo stacco dell'imponente En-Nesyri. Il bomber marocchino colpisce il pallone di testa praticamente dal limite dell'area, ma nonostante la potenza che riesce a dare alla sfera, il pallone termina tranquillamente tra le braccia di Rui Patricio. Altra occasione su colpo di testa per gli andalusi, che da calcio d'angolo di Rakitic, trova Fernando tutto solo sul secondo palo, ma la conclusione del brasiliano termina di poco alta sulla traversa.

Maxi recupero di 7' nella prima frazione di gioco, prima del quale viene ammonito Pellegrini per simulazione nell'area di rigore spagnola. Extra time di sofferenza per la squadra di Mourinho che rimane a lungo schiacciata nella propria area di rigore. Pallone che gravita pericolosamente intorno all'area di Rui Patricio, mentre gli andalusi attaccano a pieno organico. L'occasione d'oro per il Siviglia arriva al 45'+6' con la conclusione dal limite di prima da parte di Rakitic. Un mancino rasoterra violentissimo che supera il portiere giallorosso, ma per fortuna della Roma, finisce la propria corsa sbattendo contro il palo. I capitolini resistono dunque alla sfuriata finale degli spangoli e vanno al riposo in vantaggio sul risultato di 1-0.

Secondo tempo

Mendilibar prova a cambiare volto alla propria formazione, giocandosi due cambi nell'intervallo: entrano due giocatori che la Serie A la conoscono bene Suso, visto in Italia con il Milan, e Lamela, quest'ultimo grande ex della serata. La coppia prende il posto di Gil e Torres. Il tecnico spagnolo rinuncia a due giocatori di raccordo e punta su due che sentono maggiormente la porta e sono capaci di colpire anche dalla distanza.

Parte bene il Siviglia che costringe subito la Roma a spendere il terzo cartellino giallo di serata. Questa volta è Mancini a finire sul taccuino dei cattivi di Taylor, che lo ammonisce dopo una trattenuta che ferma l'azione spagnola. La pressione degli iberici però paga. Dopo un paio di ottime azioni offensive infatti i rojiblancos trovano il gol del pareggio. Jesus Navas crossa dal lato corto dell'area di rigore un pallone potente a mezz'altezza. Leggermente in affanno, il primo ad arrivare sulla sfera è Mancini, che nel tentativo di rinviare, colpisce male e finisce per trafiggere il proprio portiere. Risultato sull'1-1 a Budapest al 55'.

Un colpo durissimo incassato dai giallorossi, che per si scrollano di dosso lo schiaffo morale subito e provano a reagire. Calcio di punizione dalla trequarti campo al 65' di gioco, su fallo commesso di Rakitic che costa il giallo al croato del Siviglia e a Cristante per proteste. Il cross di Pellegrini è perfetto: sponda aerea di Smalling, tentativo in acrobazia di Abraham, che viene salvato da un super intervento di Bounou. Sulla respinta, serie di batti e ribatti, che porta alla conclusione da quasi dentro l'area piccola di Ibanez. Il tiro del brasiliano però è sbilenco ed esce molto largo sulla sinistra del portiere marocchino.

Una clamorosa azione da gol che coincide anche con l'ultima di Dybala in campo, l'argentino infatti viene subito dopo sostituito da Mourinho, che manda in campo al suo posto Wijnaldum. Secondo cambio della Roma qualche minuto più tardi, con Belotti che sostituisce un combattivo, ma inefficace Abraham. I due cambi sono intermezzati dall'ammonizione rimediata da Çelik.

Altro brivido terrificante per i tifosi della Roma. Contrasto in area tra Ibanez e Ocampos, con il difensore brasiliano che atterra l'esterno avversario. Taylor non ha dubbi e assegna il penalty agli spagnoli, tra le furibonde proteste dei giocatori in giallorosso. Attimi di attesa, poi il VAR richiama il direttore di gara all'on-field review. Dal replay si vede come il giocatore romanista tocchi il pallone, togliendolo dalla disponibilità dell'argentino prima del contrasto. L'arbitro inglese torna dunque sui suoi passi e revoca così il calcio di rigore. Roma che sul capovolgimento di fronte revoca a sua volta un penalty, per il tocco di mano di Fernando sul cross di Spinazzola. Il braccio però è lungo il corpo e non viene assegnato il tiro dagli undici metri. 

La partita è viva ed emozionante quando entra nei suoi ultimi 10 minuti di tempi regolamentari, con la squadra di Mourinho che arriva ancora una volta vicinissima al gol del raddoppio. Calcio di punizione dai 25 metri di Pellegrini, che finge il tiro, toccando morbido per Belotti. Il gallo si coordina e con la punta sinistra calcia al volo ed è solo l'uscita di Bounou a negare la rete del nuovo vantaggio della Roma. Tocco quasi impercettibile, infatti non viene ravvisato dal direttore di gara, che assegna la rimessa dal fondo, ma fondamentale da parte del portiere marocchino del Siviglia.

Lungo recupero anche nel secondo tempo, con gli spagnoli ancora pericolosissimi nell'ultimo minuto di extratime. Destro dal limite di Suso potente, che mette in difficoltà Rui Patricio che non riesce a bloccare. En-Nesyri tiene vivo il pallone e lo serve in area per Lamela, il cui sinistro è respinto. Sulla ribattuta però a raggiungere la sfera per primo è Fernando, che calcia di prima col destro dal limite. Tiro potente, ma impreciso che esce largo sulla destra del portiere della Roma. È l'ultima azione dei regolamentari, con Taylor che al 96' fischia tre volte, mandando così la finale ai supplementari.

Tempi supplementari e calci di rigore

Mourinho si gioca un cambio nella pausa tra i regolamentari e i supplementari, mandando in campo Zalewski al posto di uno stremato e ammonito Çelik. Anche Mendilibar decide di cambiare gli esterni pochi minuti dopo l'avvio dell'overtime, mandando in campo Montiel e Rekik al posto di Navas e Telles. Oltre ai cambi però poco da segnalare nei primi 15' extra, con la stanchezza e la paura di commettere errori a dominare questa frazione di gioco. Di fatto nessuna delle due squadre riesce ad entrare nell'area di rigore avversaria, prima del duplice fischio di Taylor

Il tecnico giallorosso opera altri due cambi in avvio di secondo overtime, con Llorente ed El Shaarawy che subentrano a Spinazzola e Pellegrini. Contrasto duro per Ibanez in avvio di secondo tempo, con il brasiliano che rimedia una gomitata sul volto da Lamela. Un intervento brutto che infatti costa il giallo al giocatore del Siviglia. Il numero 3 giallorosso che però non ha problemi e resta in campo. La Roma però accusa la stanchezza e il primo a capitolare è Matic, che dopo diverse avvisaglie, è costretto a lasciare il campo in favore di Bove. Recupero di ben sei minuti dovuto alle tantissime interruzioni che si sono viste in ques'ultima frazione. Minuti extra caratterizzati da un ulteriore lungo stop dovuto al contrasto in area tra Gudelj e Ibanez, con i due difensori che restano a terra per diversi minuti. Ha la peggio il centrale del Siviglia che è costretto ad uscire, insieme a Fernando, messo ko dai crampi, al loro posto dentro Marcao e Jordan.

La Roma è coraggiosa e si riversa in avanti nei minuti finali caccia del gol vittoria. Un generosità che per questione di centimetri non viene premiata dal gol vittoria. Calcio d'angolo di Zalewski che trova il colpo di testa di Smalling sul secondo palo. Il pallone prende un traiettoria velenosa e a Bounou battuto, sbatte però sulla traversa e torna in campo. Sulla ribattuta Cristante prova a colpire in porta, ma è scoordinato e non trova lo specchio. Condannando così le due squadre ai calci di rigore.

Sul dischetto vanno per primi gli andalusi, con Ocampos che spiazza Rui Patricio e segna il primo penalty. La risposta della Roma è affidata a Cristante che calcia forte e supera Bounou per il pareggio. Segna anche Lamela per il Siviglia, mentre il primo a fallire il rigore è Mancini. Il tiro del difensore è potente e centrale e Bounou la salva con la gamba di richiamo. Segnano ancora i rojiblancos con Rakitic, mentre la Roma non segna più: anche Ibanez fallisce il proprio penalty, calciando sul palo alla sinistra del portiere marocchino. Il rigore decisivo, proprio come successo nella finale Mondiale, è affidato a Montiel. Il primo tentativo dell'argentino sbatte sul palo, ma il VAR fa ripetere l'esecuzione. Al secondo tentativo il sudamericano è perfetto e spiazza Rui Patricio, regalando il successo per 5-2 dopo i rigori al Siviglia. Andalusi che diventano per la settima volta campioni in questa competizione.

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