Spalletti resta ct della Nazionale. “Punterò ancora di più sui giovani”
Il presidente della Figc Gravina ha confermato che sia lui sia l’allenatore resteranno al loro posto. Il ct: “Calciatori a livello di Chiellini o Bonucci è difficile trovarli. Ma è giusto dare spazio a gente di personalità come Calafiori. Ieri notte complicata ma telefonata di mia figlia fa superare tutto"
Roma, 30 giugno 2024 – Spalletti resta alla guida della Nazionale. Lo assicura il presidente della Figc, Gabriele Gravina nella conferenza stampa dopo la debacle che ha visto l’Italia malamente eliminata per 2-0 dalla Svizzera negli ottavi di finale del campionato europeo.
Spalletti resta ct
"Spalletti resta. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con il mister: sono pragmatico e penso sia impensabile risolvere i problemi abbandonando un progetto che dal primo momento abbiamo detto che sarebbe stato triennale. Non si può pensare di abbandonare un progetto dopo 8/9 mesi di attività. C'è da cambiare qualcosa, da rivedere qualcosa in termini di approccio. Ci saranno riflessioni profonde, ieri sera abbiamo iniziato a confrontarci con Spalletti. Dobbiamo crescere tutti". Così il presidente della Figc Gabriele Gravina, in conferenza stampa da Casa Azzurri a Iserlohn.
Niente dimissioni
"Non scappo dalle responsabilità – ha aggiunto –. Le critiche feriscono, quelle strumentali legate ad una richiesta di dimissioni. Quelle costruttive no, vanno ascoltate. Non esiste che qualcuno possa governare dall'esterno il nostro mondo, questo vale per la politica sia per tutti gli altri nel chiedere le dimissioni sia di Gravina che di Spalletti. Non esiste”, ha continuato Gravina. “Le elezioni Figc non si possono fare prima delle Olimpiadi, alla prima data utile lo faremo. Critiche si ma facciamole costruttive”.
Puntare sui giovani
"Ho puntato sui giovani in questi mesi e dato che resterà qui, lo farò ancora meglio in futuro”, ha detto Spalletti che poi rispondendo a un giornalista che gli chiedeva se “Potendo tornare indietro avrebbe cambiato qualcosa nelle scelte e nella preparazione” ha aggiunto: “Sono quello che ha più responsabilità, ma è un giochino che non faccio quello di tornare indietro, nella mia vita sono sempre stato attento a quello che devo fare successivamente, indietro non ci posso tornare, è chiaro che per quello che si è visto qualche cosa ho sbagliato, ho tentato di ringiovanire un po' la squadra, siccome rimango qui, in futuro sarà fatto ancora di più", ha detto Luciano Spalletti.
Passo indietro
"E' chiaro che il miglior Spalletti non si è visto, leggo che ho alzato troppo i toni, che ho individuato degli esempi da seguire, ma la mia vita è così, il mio impegno sarà ovviamente totale, con le esperienze fatte e maggiori conoscenze. Bisogna anche essere onesti, io sono entrato e c'era subito un'emergenza di risultati. Siamo stati bravi fino a un certo punto, poi non siamo riusciti a crescere in questo percorso e ieri si è fatto un passo indietro inaccettabile".
Chiellini e Bonucci
"Siamo tornati a zero – ha aggiunto il ct –. Tenterò di ringiovanire la rosa per ricreare il prima possibile un gruppo. La gestione di alcune cose, come leader e mancanza di personalità, non mi hanno dato le risposte che cercavo. Dobbiamo creare dal basso un altro futuro più giovane. Calciatori a livello di Chiellini o Bonucci è difficile trovarli. Ma è giusto dare spazio a gente di personalità come Calafiori".
La telefonata della figlia
“Ieri la mia notte più complicata? No, la mia vita è stata tutta complicata, a volte è complicato anche gestire delle vittorie. Pacche sulle spalle ne ho ricevute tantissime, mi sono fatto migliaia di amici, quella più evidente è la telefonata di mia figlia Matilde, quella del 'ti voglio bene'”, ha detto Spalletti.
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