Fiorentina, Italiano: "I tifosi ci spingeranno. Pochi gol degli attaccanti? Forse c’è qualche macumba”
Il tecnico viola presenta la partita decisiva contro il Viktoria Plzen. In palio c'è l'accesso alle semifinali di Conference League
Firenze, 17 aprile 2024 - Vincenzo Italiano è intervenuto alla vigilia della sfida di Conference League contro il Viktoria Plzen. Si parte dallo 0-0 dell'andata. “Dovremo cercare di fare molto meglio dell’andata, soprattutto nel fare gol e nella loro metà campo. Abbiamo avuto il pallino del gioco all’andata, concesso pochissimo e questo è positivo. Ma dobbiamo fare meglio in fase d’attacco, buttare più uomini possibili a riempire l’area di rigore, sfruttare i calci da fermo e piazzati. Dobbiamo vincere, per forza. Chi vince ha buone possibilità di andare in fondo in questa competizione, dobbiamo fare le cose con maggior qualità in attacco”. E' la settimana più importante della sua carriera? “Siamo davanti ad una settimana tra le più importanti per noi di questo triennio. Ci giochiamo l’accesso in una semifinale europea, come fatto l’anno scorso, poi l’accesso in finale di Coppa Italia. A questo ci penseremo, adesso pensiamo solo alla gara di domani. In casa stiamo facendo molto meglio rispetto alle gare esterne, soprattutto per quanto riguarda l’attenzione. Abbiamo fatto sempre prestazioni intense in casa, anche col Genoa, dobbiamo ripeterla anche col Plzen. Mi auguro che lo stadio domani ci dia quella spinta ulteriore, che spinga la squadra e i ragazzi che hanno bisogno di incitamento ed energie, che assieme alla voglia che abbiamo di vincere ci potrà far superare questo turno”. Mister Koubek ha detto che siete il Barcellona d'Italia... “All’andata abbiamo avuto sempre il pallino del gioco, non facendogli fare quello che pensavano, magari con qualche ripartenza o qualche occasione per farci male. Siamo riusciti a limitarli davanti. Dobbiamo avere la stessa capacità di limitare gli avversari davanti anche domani, cosa su cui abbiamo lavorato, dobbiamo limitare il loro centravanti che è molto fisico. Dobbiamo fare una gara come quella dell’andata, ma essendo migliori davanti. Ringrazio il tecnico del Plzen che ha parlato di Barcellona d’Italia, penso sia un complimento. Domani penso che sarà comunque una gara diversa rispetto all’andata, soprattutto se saremo efficaci davanti”. Arthur come sta? Può giocare? “Sotto l’aspetto fisico sta mettendo un pò di minuti, Arthur sta molto meglio. Vediamo per domani. Intanto dobbiamo capire come fare a mettere in difficoltà il Plzen, se col palleggio, con la struttura fisica, in area di rigore. All’andata avevamo pensato di poter far bene col palleggio, con Arthur, domani vediamo, anche in base alle caratteristiche dei vari Arthur, Maxime Lopez, Duncan, Mandragora, Barak…vediamo come decideremo di affrontare la gara”. L'obbligo di dover arrivare in fondo è una pressione positiva o negativa? “Non credo che ci sia grande pressione sul cammino in Europa. Ho visto tanti striscioni in città, così come lunedì in Curva, per incitare i tifosi ad andare allo stadio giovedì. Mi auguro che tutti abbiano colto questo messaggio per caricarci giovedì. E’ una gara molto importante, credo che Firenze risponderà alla grande. Sapere che la gente pensa che questa squadra abbia la possibilità di andare in fondo in Europa vuol dire che ci stima. Metterei da parte mugugni e malumori, o pensare a quello che potevamo fare in passato e ormai non abbiamo fatto…pensiamo a stringerci tutti e a lottare per vincere col Plzen e andare avanti”. Come ha visto Belotti in questi giorni? “Devo essere sincero, tutti ci aspettavamo qualche gol in più da Belotti, perchè si allena fortissimo, dà sempre tutto anche in allenamento, lotta per la squadra, mostra grande attaccamento ad una maglia che indossa da pochi mesi. Ha avuto anche sfortuna, tra pali, centimetri di fuorigioco e grandi parate dei portieri. Penso che potrà fare tanti gol, perchè dà l’anima. C’è ancora tempo per segnare. Mi auguro che domani lui possa avere l’opportunità di segnare. Per come lavora non è giusto non vederlo esultare. Manca poco, pochissimo, ne sono convinto. Il lavoro che fa deve essere ripagato, come l'attaccamento per una maglia che indossa da pochi mesi”. Si può cercare di più il tiro da fuori? “A volte tirare da fuori area andrebbe fatto di più, sfruttato di più. Non tutti hanno questa dote però, credo che Mandragora ce l’abbia, ad esempio, con l’Atalanta lo ha fatto, lui come Duncan, che ha la botta da fuori. A volte è una responsabilità che bisogna prendersi, soprattutto quando hai di fronte squadre che si chiudono. Anche domani andrà provato, come fatto con l’Atalanta”. Le critiche sulla difesa alta... “Bisogna a volte guardare i numeri, che non mentono. Noi rispetto al primo anno stiamo subendo molti meno gol. Ci alleniamo sempre su questo, e vorremmo fare meglio quest’anno rispetto al primo anno per gol incassati. Siamo cresciuti su questo, a livello collettivo e individuale. Se…si vuole essere aggressivi, recuperare palla in attacco e attaccare la linea difensiva la devi alzare un po’. I difensori devono essere bravi a giocare con più campo alle spalle, penso alle espulsioni. Il primo anno finivamo spesso in dieci, per espulsioni dei difensori. Oggi siamo quasi a zero, vuol dire che siamo migliorati su questo. La nostra mentalità è quella di recuperare palla più in alto possibile, mi auguro che nelle prossime partite si alzi ancora l’attenzione, come abbiamo fatto ad esempio con l’Atalanta o in altre partite. Dobbiamo tenere sempre altissima la concentrazione, lavoriamo su questo”. Si dice spesso che le punte di Italiano non segnano... “Forse, se le prime punte non hanno fatto tanti gol vuol dire che è responsabilità dell’allenatore, che magari non ha saputo trovare le giuste soluzioni. Io dico che in settimana si lavora sempre al massimo per fare gol, penso agli esterni, come Nico, che ha segnato molto, o Bonaventura. E’ vero che i nove stanno soffrendo, anche se in precedenza mi riusciva. Forse c’è qualche macumba, non lo so. Mi auguro che in queste ultime partite si possano sbloccare. Stiamo lavorando in ogni allenamento su questo”. Alessandro Latini
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