Fiorentina, sosta benedetta. Obiettivo? Costruire una squadra vera intorno a Kean

Il centravanti della Nazionale continua a segnare e questa è la bella notizia dell'avvio di stagione. Occorre costruirgli intorno tutto il resto, anche se restano i dubbi sulla presenza di Gudmundsson a Bergamo

2 settembre 2024
Molise Kean (Foto Germogli)

Molise Kean (Foto Germogli)

Firenze, 2 settembre 2024 - Oggi Raffaele Palladino ha concesso a tutti un giorno di riposo dopo il pareggio interno per 2-2 contro il Monza, arrivato in rimonta dopo un primo tempo di quelli che ormai hanno abituato i tifosi viola: ovvero a trasformarsi in fretta in rapidissime salite. Per come è arrivato è però un risultato che vale di più. Intanto per il morale del gruppo.

E poi perché certifica il carattere di una squadra che non vuole perdere mai. La Fiorentina di oggi è un cantiere aperto con mille problemi tattici, ma già nella notte di Felcsut (per oltre venti minuti in doppia inferiorità numerica) ha dato segnali incoraggianti dal punto di vista del carattere. E col Monza è stato lo stesso. A un passo dal baratro (se quel tiro di Maldini anziché sul palo fosse finito in porta la partita sarebbe finita) la squadra di Palladino ha saputo tirarsi fuori dalle sabbie mobili. Un punto, dicevamo, che non muove granché la classifica, ma che fa lavorare la squadra durante la sosta con maggior serenità. Pari accettato di buon grado anche dal Franchi. Erano pronti i fischi e i mugugni, invece il finale si è trasformato all'improvviso, con cori e incitamenti da parte della Fiesole.

Adesso la sosta, quindici giorni di lavoro importantissimo. Perché al di là del fatto che la Fiorentina è imbattuta in questo avvio di stagione è altrettanto vero che non ha mai vinto. Cinque pareggi in gare ufficiali che hanno mostrato tutti i problemi di un cambio tattico massiccio. Soprattutto in difesa. Contro il Monza si è ripetuta la spiacevole sensazione di poter subire gol a ogni tiro in porta. Anche perché la squadra di Nesta ha tirato verso Terracciano tre volte, trovando due reti (non aveva mai segnato in campionato) e un palo.

Lì dietro serve regolare movimenti e distanze, coperture preventive e diagonali. C'è da ripartire da zero quando domattina al Viola Park la squadra si ritroverà per la prima volta al completo. Vero, mancheranno i nazionali. Ma fra questi c'è Moise Kean, assolutamente già ben inserito nel contesto e anche sotto gli occhi di Spalletti ha trovato la zampata giusta. Adesso il compito di Palladino è quello di invertire il trend. Fino allo scorso anno la Fiorentina aveva la squadra ma gli mancava il centravanti. Adesso che lo ha trovato non ha più la squadra. O comunque, ce l'ha solo in parte. Obiettivo ritrovarla durante questa sosta per "fare grandi cose". Parola di Palladino. E' la speranza dei tifosi.

Alessandro Latini

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