Fiorentina, Palladino: "Con la Lazio è importante, non decisiva. Cena voluta dal gruppo"

Il tecnico viola presenta la partita contro la Lazio in programma domenica sera allo stadio Olimpico di Roma. Tanti i temi trattati sul momento gigliato

di ALESSANDRO LATINI
24 gennaio 2025
Il tecnico viola Palladino durante la conferenza stampa (Germogli)

Il tecnico viola Palladino durante la conferenza stampa (Germogli)

Firenze, 24 gennaio 2025 - Raffaele Palladino, tecnico della Fiorentina, è intervenuto in conferenza stampa dal Media Center del Viola Park all'antivigilia della partita contro la Lazio, partendo dal bruciante pareggio subito contro il Torino. “Come sempre analizziamo tutto quello che ci succede. Col Torino eravamo in pieno controllo dopo averla sbloccata. Abbiamo sprecato diverse occasioni per fare il raddoppio. Loro buttavano molte palle sù, hanno trovato il gol su un nostro errore in uscita. La squadra lo sa che sarebbe servito qualcosa in più nel secondo tempo, dal punto di vista dell’atteggiamento. In questo momento è la vittoria ciò che ci serve e ciò che ci manca. Lo sappiamo. Proveremo già da domenica a ritrovarla per uscire da questo trend”.

Avete fatto anche un cena per ritrovarvi…

“Si parla di unità di intenti. Ma questa c’è già. Cena di squadra? Tutto il gruppo squadra l’ha voluta. Ma non per mettere a tacere queste voci, ma perché stiamo bene insieme. Il gruppo è unito, stiamo bene insieme. In questo momento il trend è negativo, ma questa squadra ha dimostrato che nel momento del bisogno sa rialzarsi e ripartire. La cena è stata bella, siamo stati bene assieme anche a livello umano. Ne avevamo bisogno. Ai miei ragazzi voglio bene. Sono sicuro che assieme riusciremo ad uscire da questo momento”.

Quella contro la Lazio la percepisce come una partita decisiva?

“Mi sembra un po’ troppo in questo momento. Non dobbiamo mettere troppa pressione ai ragazzi. Dobbiamo capire che è una partita molto importante. Per me, per la squadra, per la società, per tutti. Ma non decisiva. Sappiamo che affrontiamo una squadra in salute, che va forte, l’abbiamo vista ieri in Europa League e studiata già nei giorni scorsi. Arriviamo bene a questa sfida, che può darci uno slancio in caso di risultato positivo, ma non dobbiamo farci abbattere se le cose dovessero andare male. Il percorso è lungo, lo facciamo assieme. Ci sono tante gare da affrontare, lo faremo nel miglior modo possibile”.

Il punto sugli infortunati…

“Cataldi è in ripresa. Vediamo se riesce a recuperare per domenica. Colpani ha avuto un colpo alla caviglia. Vediamo. Non ci sono altri giocatori in infermeria”.

Comuzzo ha bisogno di rifiatare?

“Ha giocato tanto, è un ragazzo molto giovane, andando anche oltre le aspettative. Si è preso grande responsabilità. Nell’ultimo periodo ci sono state delle difficoltà di squadra, collettive, di fase difensiva, e Comuzzo essendo il più giovane ci sta che possa andare un po’ più in sofferenza. Ma ha fatto un’altra bella settimana di lavoro, vediamo domani nella rifinitura chi scenderà in campo”.  

Colpani come sta?

“E’ un altro giovane, bravo ragazzo, sente tanto l’esigenza di dimostrare. Ci ho parlato diverse volte, sente la responsabilità di dover fare bene. A volte soffre questa cosa. Io sono il loro allenatore, cerco di dargli il maggior sostegno possibile”.

Come si gestisce il momento?

“Non ci piace il trend. Dobbiamo uscire dal momento. Ma bisogna mantenere un po’ di equilibrio. Non eravamo scarsi a settembre, non lo siamo adesso, non eravamo fenomeni a novembre. Ci vuole equilibrio. Abbiamo una buona classifica, siamo sesti, vogliamo uscire dal momento e salire ancora. Non serve a nessuno essere distruttivi. Sappiamo che dobbiamo uscire da questo momento”.

Come è stata la settimana?

“L’abbiamo affrontata con grande lavoro, come sempre. La squadra si allena sempre al massimo durante la settimana. In tutto danno grande disponibilità, sono esemplari. Se c’è da fare una critica fatela a me. Gli automatismi penso ci siano, abbiamo visto il primo tempo col Torino in cui si sono fatte ottime cose. Va preso ad esempio. Il secondo tempo, invece, come esempio di cosa non dobbiamo ripetere”.  

Folorunsho in che ruolo lo preferisce?

“E’ arrivato molto bene a livello fisico, con grande energia. Ha caratteristiche che ci servivano dopo aver perso Bove. E’ un jolly, può fare tanti ruoli. E’ una grande risorsa per noi”. A livello fisico come sta la squadra? “Non vedo una Fiorentina stanca. Penso ci serva una scintilla per uscire dal momento. Non dobbiamo, però, avere l’ossessione di trovare la vittoria, sennò diventa un peso. Deve essere qualcosa che dobbiamo andare a prenderci, col lavoro, con la cura dei dettagli. Vedo un gruppo squadra molto concentrato, una squadra vogliosa di rivalsa e di fare un bel risultato”.

Si sente in bilico?

“Non penso a queste cose. Sono consapevole che gli allenatori vengono giudicati in base ai risultati. Io penso a lavorare duramente e ai miei ragazzi”.

Dal mercato cosa si aspetta?

“Folorunsho ci serviva subito, per coprire quella casella in cui avevamo bisogno col problema di Bove. La società so che sta lavorando, ci sono trattative aperte. Mi auguro che si possano chiudere il prima possibile. Io devo pensare a lavorare e al campo”.

Il quinto posto può valere la Champions. Vi state attrezzando?

“E’ un campionato molto equilibrato. Il nostro percorso deve essere quello di fare il massimo e migliorarci, sempre. C’è ancora un mercato aperto. Vediamo. Noi daremo sempre il massimo. Sappiamo come e dove c’è da intervenire sul mercato, cosa serve a questa Fiorentina. Non serve fretta, ansia o foga. Ma fare le cose giuste perché siamo ambiziosi”.  

Se Biraghi dovesse rimanere, resterebbe fuori rosa?

“Vediamo cosa accadrà da qui a fine mercato. Ci sono tante situazioni aperte. Vedremo poi cosa fare”. Pongracic e Richardson le hanno chiesto più spazio?

“Io punto su tutti quelli che ho a disposizione. Per me…credo in tutti i miei ragazzi. Tutti hanno avuto la possibilità di giocare. La Fiorentina deve fare questo percorso, in cui tutti si devono sentire importanti e poter scendere in campo. Durante gli allenamenti si vede la prova del nove. Lo stesso vale per Richardson”.  

I tifosi vi hanno fischiato...

“Li accettiamo. Le critiche sono costruttive, ci fanno crescere a livello caratteriale e ci possono spingere a tirar fuori qualcosa di più. Alle critiche si deve reagire. Non è come cadi, ma come e quando ti rialzi che conta”.  

Cosa pensa dell'addio di Kayode? “Dobbiamo solo ringrazie Kayo. Per la persona che è, per quello che ha dato in campo e in allenamento. Voleva più spazio, ha chiesto di andare a giocare per avere continuità, che qui non è riuscito a trovare in questi ultimi mesi. E’ un ragazzo esemplare. Tutti gli vogliamo bene”.  

Al suo posto chi può giocare?

“Faccio con chi ho. C’è Moreno, altri che possono fare quel ruolo, ho massima fiducia in tutti i giocatori che ho. Come detto c’è una società che sta lavorando. Vediamo”.

Le otto vittoria di fila hanno alzato troppo le aspettative?

“E’ stato un momento bellissimo quello delle otto vittorie. Forse siamo andati anche oltre le migliori aspettative. Non eravamo fenomeni, ma va ritrovato equilibrio, magia ed essere più continui e crescere, anche a livello di mentalità, senza fare alti e bassi. Su questo stiamo lavorando, questo periodo difficile che stiamo affrontando ce lo porteremo dietro quando torneremo a vincere e non succederà di nuovo di avere queste difficoltà”.  

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