Il Genoa ferma anche l’Inter: 1-1 a Marassi

Dopo aver fermato la Juve la squadra di Gilardino impatta anche con l’Inter: vantaggio di Arnautovic, pare di Dragusin su errore di Sommer. La Juve può accorciare

di MANUEL MINGUZZI
29 dicembre 2023

Serie A: Genoa-Inter (Ansa)

Genova, 29 dicembre 2023 - Da Marassi non si passa. Due settimane dopo aver fermato la Juve, il Genoa di Gilardino impatta anche con l’Inter per uno a uno, grazie al pareggio di Dragusin allo scadere del primo tempo, incerto Sommer, dopo l’iniziale vantaggio di Arnautovic. Partita intensa e dura per l’Inter, arginato dall’energia di un Genoa coriaceo e solido nella difesa della propria porta. I nerazzurri salgono così a più cinque ma potrebbero essere avvicinati dalla Juventus: con una vittoria su Mourinho, Allegri scenderebbe a meno due dalla capolista. Senza Lautaro maggiori fatiche a segnare per l’Inter e anche Thuram, privato della spalla argentina, è parso decisamente meno vispo. Può essere invece soddisfatto Gilardino per un’altra grande prestazione dei suoi nella lotta salvezza.

La partita: Dragusin risponde ad Arnautovic

Gilardino ritrova Retegui e Messias, ma partono dalla panchina. Davanti ci sono Ekuban e Gudmundsson. Nell’Inter nessuna sorpresa, con Lautaro fuori gioca Arnautovic al fianco di Thuram, a destra confermato Darmian con Dumfries in panchina, dietro Bisseck preferito a Pavard. Subito ritmi alti, nel primo minuto di gioco ci sono due azioni pericolose da una parte e dall’altra, con le due squadre che iniziano a viso aperto e senza paura. Il Genoa prova a fare la partita, ma l’Inter ha qualità in ripartenza per sfruttare il campo aperto e il primo tiro in porta è un colpo di testa di Thuram, addomesticato da Martinez, su centro morbido di Arnautovic. Il match si placa a metà tempo, perché non ci sono grandi varchi né da una parte né dall’altra e i portieri non sono particolarmente impegnati: la fisicità ha la meglio sulla tecnica. A spezzare la partita anche i fumogeni che trattengono i giocatori fermi per cinque minuti per decisione di Doveri che ha dovuto attendere una visibilità migliore. L’Inter crea una fiammata al 26’ con una buona iniziativa di Darmian che lascia ad Arnautovic, poi centro dalla parte opposta ma la difesa del Genoa si salva in extremis con Carlos Augusto pronto a battere a rete. Si va vedere anche il Genoa attorno al 30’: tiro cross di Strootman deviato che non permette a Bani di arrivare sul secondo palo con la palla che sfiora il palo alla destra di Sommer. La contesa resta equilibrata, ma di fatto le due squadre annullano i punti di forza altrui e per i portieri il primo tempo sembra sfilare via abbastanza tranquillo. Non è così, perché l’Inter passa al 43’ al termine di una azione insistita, da rimessa laterale, che porta Barella a trovare la deviazione di Martinez sul palo, poi tap in facile di Arnautovic che può sfogare la sua esultanza dopo un lungo digiuno. Vantaggio prezioso per gli ospiti. I padroni di casa provano allora a reagire, ma c’è un diagonale di Carlos Augusto che insidia la porta genoana. Al settimo minuto dei nove di recupero, a causa dei fumogeni, impatta il Genoa. Gudmundsson pennella da corner per la testa di Dragusin che pesca impreparato Sommer: 1-1. Gilardino apre la ripresa con Vazquez in campo al posto di De Winter, ma è l’Inter ad avere la prima occasione al minuto 51: lancio di Bastoni, sponda di Barella e sinistro di Arnautovic di poco a lato. Risponde il Genoa con un destro di Vazquez da posizione defilata che costringe Sommer alla deviazione in angolo. Squadre più lunghe nel secondo tempo, con l’Inter che prova a ritrovare il vantaggio ma si espone a qualche ripartenza pericolosa che il Genoa non sfrutta a dovere. Gilardino cambia ancora e mette l’artiglieria pesante con Retegui per Ekuban e Malinovskyi per Strootman; il tentativo è fare male in ripartenza e provare anche a vincerla. La partita diventa ancora più masticata per l’Inter che fatica a trovare fluidità in manovra e smarcamenti per eludere la solidità del grifone, abile a non concedere spazi e a prendersi la maggioranza delle seconde palle. Occasione Inter al 68’: punizione dalla trequarti di Calhanoglu, stacco di Acerbi e mano aperta di Martinez. Ma il grifone è vivo e impegna Sommer con una zuccata di Bani su sviluppi da corner. Inzaghi cambia attorno al 70’ e sceglie Sanchez per Arnautovic con l’intento di dare un po’ di brio all’attacco. I nerazzurri però faticano nella fase di rifinitura e gli spazi sono decisamente pochi, così ci si prova con i cross dalle fasce sperando in qualche ariete, ma il Genoa tiene con ordine ed energia. Tentativi anche da fuori, botta di Calhanoglu dal limite: palla a lato. Altra cartuccia pesante per Gila che lancia in campo anche Messias per dare più spinta in fascia al posto di Martin, Inzaghi risponde con Dumfries e Frattesi per Darmian e Barella. Continuano a non arrivare occasioni da gol e le uniche situazioni potenzialmente pericolose, sia di qua che di là, sono su palle alte o calci da fermo. Gli ultimi cambi di Inzaghi sono Pavard e Klaassen per il finale di partita, ma il risultato non cambia e il Genoa ferma l’Inter esattamente come ha fermato la Juve. I bianconeri, vincendo sulla Roma, potrebbero tornare a meno due.  

Tabellino

Genoa (3-5-2): Martinez, Dragusin, Bani, De Winter (1’ s.t. Vazquez); Sabelli, Frendrup, Badelj, Strootman (15’ s.t. Malinovskyi), Martin (32 s.t. Messias); Gudmundsson, Ekuban (15’ s.t. Retegui). All. Gilardino. A disposizione: Fini, Galdames, Haps, Hefti, Jagiello, Kutlu, Leali, Matturro, Puscas, Thorsby, Vogliacco. Inter (3-5-2): Sommer, Bisseck (45’ s.t. Pavard), Acerbi, Bastoni; Darmian (33’ s.t. Dumfries), Barella (33’ s.t. Frattesi), Calhanoglu, Mkhitaryan (45’ s.t. Klaassen), Carlos Augusto; Thuram, Arnautovic (25’ s.t. Sanchez). All. Inzaghi. A disposizione: Agrume, Asllani, Audero, de Vrij, Di Gennaro, Motta, Sarr, Sensi, Stabile. Marcatori: 43’ p.t. Arnautovic, 53’ p.t. Dragusin Ammoniti: Gilardino (dalla panchina), Gudmundsson, Dragusin, Barella, Mkhitaryan Espulsi:

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