Inter, parla Zanetti: “Lautaro è felice con noi. Messi? Non possiamo prenderlo”

Il vice presidente nerazzurro ai media argentini su Lautaro e Messi: confermato il primo, impossibile il secondo. Qui Pinetina: Skriniar verso il rientro

di MANUEL MINGUZZI -
1 giugno 2023
Javier Zanetti

Javier Zanetti

Milano, 1 giugno 2023 - Lautaro Martinez ancora all’Inter? Sì. Leo Messi pista per l’estate? No. Sentenze e parole di Javie Zanetti ai media argentini. Ventotto gol e undici assist in cinquantacinque partite per il toro argentino, ora più che mai punto fermo e inamovibile dell’attacco dell’Inter presente e futuro. E con un Lukaku sempre di più vicino ai suoi livelli, la Lu-La può davvero far tremare Italia ed Europa. Perché se l’argentino dovrebbe rimanere all’Inter, si parla del Real Madrid, il belga ha espresso il suo desiderio di restare e tutti gli intermediari sono al lavoro per soddisfarlo. Zanetti si gode un attacco ritrovato, che conta anche su un eterno Edin Dzeko, chirurgico nelle partite importanti, e una pista che porta all’oriundo italo-argentino Mateo Retegui, grande obiettivo per l’estate. Serviranno almeno 15 milioni, ma l’Inter è in vantaggio. Niente da fare invece per Leo Messi.  

Zanetti: “Lautaro felice con noi”

Lautaro è ormai una colonna portante dell’Inter. Ha raggiunto oltre 200 presenze in maglia nerazzurra (236 per la precisione) e tripla cifra di gol (102). Segna quasi un gol ogni due partite in media e anche in questa stagione ha confermato la sua consacrazione come leader della squadra e del gruppo. Il toro è ormai nerazzurro dentro, si è sposato con la sua compagna, si trova bene nel tessuto sociale della città e i rischi di cessione non ce ne dovrebbero essere. Che piaccia al mercato è noto, ma passata l’estate in cui il Barcellona tentò l’assalto, primo lockdown Covid, Lautaro è diventato un riferimento dentro e fuori dal campo, uno dei capostipiti della famiglia nerazzurra in spogliatoio. Difficile ipotizzare una separazione nonostante qualche residua voce sul Real Madrid. Lo ha affermato il vice presidente nerazzurro Javier Zanetti a Tyc Sport: “Sul futuro di Lautaro sono tranquillo, lo vedo felice con noi e so cosa rappresenta per l’Inter”. E sul Real Madrid niente di serio: “Non ci è venuto in mente nulla su questa possibilità”, il breve commento di Pupi che poi ha lodato le impressionanti doti mentali di Lautaro - “Ha una grande mentalità, direi impressionante, ed è molto rispettato dentro e fuori dal campo”.  

Non possiamo prendere Messi

Nonostante i contorni economici impossibili da far quadrare, c’è chi ancora accosta il nome di Lionel Messi all’Inter. La pulce lascerà il Psg è ancora non è certa la sua prossima destinazione, ma di sicuro non sarà in nerazzurro. Proprio Zanetti ha voluto negare con fermezza tale ipotesi, non certo per il valore del calciatore ma per l’impossibilità di prelevarlo. Tra fair play finanziario e ingaggio elevato non c’è modo per l’Inter di tentare l’assalto: “L’Inter fa le cose per bene e sta portando avanti un progetto sportivo ed economico sostenibile”, il commento di Zanetti che successivamente entra nel dettaglio - “Il fair play finanziario complica le cose. A chi non piacerebbe avere Messi, ma non possiamo acquistarlo. Tutti lo amano ma sono in pochi quelli che se lo possono permettere, ed è giusto per quello che rappresenta e vale”. E ovunque andrà Messi per Zanetti è importante la felicità: “Dove gli consiglio di andare? Dove potrà essere felice”.  

Skriniar di ritorno

Ultime due partite per salutare i colori nerazzurri per Milan Skriniar. Praticamente fuori da marzo, il centrale slovacco a fine anno lascherà l’Inter per approdare a Parigi a parametro zero, ma probabilmente riuscirà a fare in tempo a strappare un paio di convocazioni per salutare il mondo interista. Sabato con il Toro, dove è previsto ampio turnover, in campo anche qualche primavera, Skriniar dovrebbe rientrare in panchina, stesso discorso per il 10 giugno in occasione della finale di Champions League. Non è certo il suo impiego, ma potrà riassaporare l’odore del campo dopo i problemi alla schiena che lo hanno privato degli ultimi mesi di campionato: ultima apparizione nel ritorno con il Porto a marzo, un quarto d’ora scarso, mentre in campionato l’ultima partita giocata è stata il 13 febbraio con la Sampdoria. Ma considerando che Inzaghi intende far rifiatare praticamente tutta la difesa, Skriniar potrebbe pure avere qualche chance di giocare a Torino, in una formazione inedita con tanti giovani (possibili occasioni per Akisanmiro e Curatolo) e qualche riserva di lusso come Bellanova, Gosens, Asllani e appunto Skriniar. Corsa contro il tempo invece per Istanbul per quanto riguarda Henrikh Mkhitaryan e Joaquin Correa, i quali entrambi dovrebbero riuscire a smaltire i rispettivi acciacchi muscolari almeno per strappare la convocazione.  

Inter forte su Retegui

Prosegue invece la caccia dell’Inter a Mateo Retegui, l’oriundo che ha stregato Mancini. Classe 1999 in forza al Tigre ma di proprietà del Boca Juniors, Retegui è pronto per il grande salto in Europa e l’Inter è forte sulla pista. La partita tra il Boca e il Tigre dell’ultima giornata di campionato argentino è stata utile per gli emissari nerazzurri, che hanno iniziato a tessere una tela ancora più concreta in vista dell’estate. Il club interista si è mosso con grande anticipo su Retegui e dall’Argentina viene considerato in vantaggio, ma servirà una offerta economica convincente anche perché sembra intenzione del Tigre riscattarlo. Ad oggi il valore del giocatore supera i 15 milioni ma rappresenterebbe il profilo giusto per sostituire il possibile partente Joaquin Correa per completare il reparto composto da Lautaro e Dzeko, ai quali si potrebbe aggiungere la conferma di Lukaku. Saranno gli incastri economici a cerfiticare se la pista sarà percorribile, ben sapendo che l’Inter dovrà fare un piccolo sforzo per confermare Lukaku ma con la possibilità di sfruttare i ricavi Champions con quasi 60 milioni in arrivo per essere arrivati in finale. Ma se ne parlerà concretamente dopo il 10 giugno: ora tutti concentrati sulla finale di Champions League contro il Manchester City di Guardiola.

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