Inter-Lazio 1-1: Kamada prova a rovinare la festa scudetto, Dumfries pareggia nel finale

A San Siro un punto a testa tra nerazzurri e biancocelesti

di FILIPPO MONETTI -
19 maggio 2024
Inzaghi con la coppa: festa scudetto dopo Inter-Lazio (© Roberto Garavaglia/ag. Aldo L)

Inzaghi con la coppa: festa scudetto dopo Inter-Lazio (© Roberto Garavaglia/ag. Aldo L)

Milano 19 maggio 2024 - Un punto a testa, onori inviolati, ma una squadra è decisamente meno soddisfatta dell'altra per il punteggio finale. A San Siro l'Inter pareggia con la Lazio per 1-1 nella sfida che precede la cerimonia di consegna del trofeo per questo campionato, mentre i biancocelesti si disperano per aver sprecato l'occasione di vincere e superare la Roma in classifica. Al vantaggio di Kamada risponde Dumfries, in una sfida divertente e ricca di emozioni.

L'Inter festeggia lo scudetto, la consegna al termine della partita contro la Lazio (Ansa)
L'Inter festeggia lo scudetto, la consegna al termine della partita contro la Lazio (Ansa)

Primo tempo

Per la sfida di San Siro Inzaghi non fa sconti alla sua ex squadra e si presenta con in campo la miglior formazione possibile. Davanti a Sommer, ci sono Pavard, Acerbi e Bastoni, con Dimarco e Darmian a occupare le corsie esterne. Barella, Çalhanoglu e Mkhitaryan occupano la linea mediana, mentre Thuram e Marttinez formano la coppia d'attacco. Tudor invece conferma quanto detto in conferenza stampa alla vigilia e si affida a Provedel tra i pali, con Patric, Casale e Gila a comporre la difesa a tre uomini. Marusic e Pellegrini sono gli uomini sulle corsie mentre Rovella e Vecino sono i due mediani. Kamada e Zacagni agiscono invece alle spalle del Taty Castellanos.

Emozioni a San Siro fin dalle primissime battute. Le due squadre si affrontano a viso aperto e forniscono subito spettacolo a uno stadio in festa e in febbrile attesa del trofeo di questa stagione di Serie A. Thuram dopo nemmeno 3 minuti si trova tra i piedi la verticalizzazione perfetta di Lautaro, ma solo davanti a Provedel si fa ipnotizzare dal portiere biancoceleste, il quale respinge il tiro in corner. La risposta biancoceleste è affidata a Castellanos, lanciato in profondità filtrante con l'esterno di Kamada. L'argentino sfila sulla sinistra, poi rientra per calciare con il piede forte dal cuore dell'area di rigore, trovando il fondo della rete. Festeggia il Taty, ma la gioia dura poco perché il fuorigioco semi-automatico rivela l'offside in partenza del sudamericano sul lancio del giapponese e comanda la punizione per l'Inter, annullando il vantaggio ospite.

Una partenza shockante in termini di occasioni da gol, che però non continua allo stesso livello di intensità. O meglio i duelli in campo sono tutti intensi e le due squadre non mostrano timidezza quando si tratta di attaccare, le difese però salgono di qualità e le occasioni da gol si riducono. Dopo l'occasione per Castellanos al 14', disinnescata bene da Sommer, dopo l'errore in palleggio di Acerbi, è necessario aspettare quasi un quarto d'ora. Al 28' infatti Dimarco apre un duello personale con Provedel: prima l'esterno sfila sulla sinistra e sfruttando l'imbucata di Acerbi riesce a calciare dal cuore dell'area di rigore, ma si distende il portiere laziale a deviare in corner; pochi secondi più tardi invece sugli sviluppi del tiro dalla bandierina l'esterno nerazzurro ci riprova con un sinistro da posizione centrale, vola ancora l'estremo difensore a respingere in corner l tentativo dell'avversario.

Lo spavento ridesta la Lazio, brava a rispondere ai Campioni d'Italia trovando anche a sorpresa il gol del vantaggio. Ci pensa Kamada a siglare lo 0-1 in favore dei biancocelesti, mettendo il punto decisivo al termine di una lunga azione, conclusasi con il dribbling di Rovella, poi lo scarico verso il giapponese, bravo con il mancino a trovare il fondo della rete alla destra di Sommer. Minuto 32 e risultato di 0-1 a San Siro per i capitolini, i quali sfiorano il raddoppio tre minuti più tardi, ma il tiro di Zaccagni da buona posizione colpisce solo l'esterno della rete.

Nel finale di primo tempo la reazione dei padroni di casa è ragionata, non impulsiva come ci si potrebbe aspettare. Diverse buone occasioni di marca nerazzurra, ma nessuna in grado di impensierire Provedel, il quale chiude i primi 45 minuti di gioco con la porta inviolata. Finisce così 0-1 per i capitolini il primo tempo a San Siro, con la festa interista al momento rovinata dal gol di Kamada.

Secondo tempo

Nessun cambio all'intervallo la sfida riprende con gli stessi ventidue protagonisti del primo tempo. Parte subito forte l'Inter a caccia del gol del pareggio, Çalhanoglu prima dalla distanza, Lautaro poi in dribbling, mettono i brividi alla difesa biancoceleste, ma il tentativo del turco si spegne alto, mentre è Gila a disinnescare la giocata dell'argentino. Sofferenza per la Lazio che si vede costretta a spendere il primo cartellino della gara con Casale al 54' per fermare la ripartenza nerazzurra guidata da Acerbi.

L'Inter però cresce e al 58' sfiora ancora la rete del pareggio, ma non trovandola in due occaisoni per una questione di centimetri. Prima il colpo di testa di Barella, sul cross dalla destra di Darmian, trova la grande opposizione di Provedel, bravo in tuffo a disinnescare il pallone, deviandolo in calcio d'angolo. Sugli sviluppi del corner però il traversone affilato trova perfettamente lo stacco di Lautaro Martinez, il quale riesce a superare il portiere avversario, ma questa volta il palo gli nega la gioia del gol. Esultanza strozzata in gola per tutto San Siro.

Il vantaggio laziale però resiste e anzi i capitolini tornano a farsi pericolosi dalle parti di Sommer. Aproffittando infatti della leggera passività della retroguardia nerazzurra, Vecino si costruisce infatti lo spazio per un ottimo diagonale da dentro l'area di rigore, ma il tentativo del sudamericano finisce largo di un nulla alla sinistra di Sommer. Inzaghi non è soddisfatto e prova a cambiare qualcosa, effettuando un triplice cambio al 63': dentro Frattesi, Dumfries e Carlos Augusto per Bastoni, Darmian e Mkhitaryan. La risposta quasi immediata di Tudor con gli ingressi di Guendouzi e Hysaj, i quali rilevano Rovella e Pellegrini. Cinque minuti più tardi il tecnico croato manda in campo ulteriori forze fresche, puntando sulla fantasia e il talento di Luis Alberto e Felipe Anderson per Zaccagni e l'autore del gol biancoceleste ovvero Kamada. Valzer di cambi che insiste in questa fase di incontro, spazio infatti nei nerazzurri anche per Buchanan e Sanchez, escono invece Dimarco e Çalhanoglu. Ultima parola a Tudor e all'ingresso di Cataldi per Gila.

Il finale è un vero e proprio assedio da parte dell'Inter, alla caccia quasi dsperata del pareggio. I nerazzurri sprecano tante buone giocate nel finale in una partita che sembra destinata al successo laziale, ma la determinazione dei Campioni d'Italia non viene mai meno e al minuto 88 la loro grinta viene premiata con la rete del pari. Poco dopo infatti il super salvataggio di Acerbi a fermare il contropiede del possibile raddoppio di Castellanos, la punizione di Sanchez dalla trequarti pesca perfettamente Dumfries sul palo lontano, il quale di testa firma il gol del pareggio, esplode la gioia di San Siro per l'1-1 realizzato dall'esterno olandese. Le due squadre si allungano nei minuti di recupero, ma le occasioni non arrivano, così dopo 4' di extratime, Sacchi fischia tre volte e sancisce il pareggio conclusivo tra Inter e Lazio. Tudor non riesce a rovinare la festa scudetto ai nerazzurri e al tempo stesso non riesce nel sorpasso per il sesto posto alla Roma, Inzaghi invece tocca quota 93 punti e insieme ai suoi ragazzi solleva il trofeo della Serie A 2023-24.

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