Inter-Sassuolo 1-2. Bajrami e Berardi rimontano e conquistano San Siro
Dumfries illude nel primo tempo, poi Bajramo e Berardi firmano la vittoria di Dionisi
Milano, 27 settembre 2023 - Prima sconfitta in campionato per l’Inter. La squadra di Inzaghi viene punita ancora una volta da Mimmo Berardi, ottavo gol in carriera contro i nerazzurri, per uno a due: rimonta neroverde, dopo l’iniziale vantaggio di Dumfries, con Bajrami e con il numero dieci grazie a uno splendido tiro a giro. Inter molto buona in avvio e anche fino a oltre il vantaggio, poi la partita è girata improvvisamente nella ripresa e dopo il gol di Berardi il Sassuolo ha addomesticato alla grande la contesa, infliggendo la sconfitta alla capolista pochi giorni dopo essersi preso lo scalpo della Juventus. Sei gol in due partite contro le grandi della Serie A. Dionisi sugli scudi e il Sassuolo si rilancia. Per l’Inter di Inzaghi primo stop e classifica che si accorcia con il Milan che riaggancia in vetta e la Juve che risale a meno due appena davanti all’Atalanta. Napoli a quota undici a meno quattro.
Dumfries allo scadere del primo tempo sembra lanciare l'Inter
Inzaghi non dà vita al turnover, in mezzo c’è Calhanoglu, ai suoi fianchi Mkhitaryan e Barella, davanti Lautaro e Thuram. Frattesi dalla panca. Dionisi con il 4-2-3-1 classico con Berardi, Bajrami e Lauriente dietro all’ex Andrea Pinamonti Parte forte l’Inter che accende San Siro con un destro di Barella, ormai si può dire alla Dimarco, che però trova sulla sua traiettoria Dumfries. Il ritmo dei nerazzurri è forsennato nei primi minuti e Acerbi, in proiezione offensiva, viene anticipato all’ultimo secondo da Viti su fendente di Barella. San Siro apprezza e applaude. L’Inter tiene il possesso e riaggredisce alto un Sassuolo inizialmente troppo sotto ritmo per evitare guai. Infatti Consigli deve metterci una pezza sulla fuga in velocità di Thuram che aveva seminato Viti. Il Sassuolo riesce a reggere e a trovare pian piano migliori trame offensive, anche con l’abbassamento dell’intensità dell’Inter che non può continuare così per 90 minuti. La sveglia è un destro dalla distanza di Lauriente di poco alto. L’Inter però continua ad attaccare, prendendosi anche il rischio di sbilanciarsi per il contropiede altrui ed è allora Darmian a essere provvidenziale, con rischio fallo, su Pinamonti lanciato a rete. A metà tempo, con una Inter sempre in proiezione offensiva, c’è un cross di Dumfries per la girata aerea di Thuram: palla alta. Il finale di tempo, invece, sempre sorridere maggiormente agli ospiti che hanno due occasioni. Prima c’è un contropiede condotto da Berardi per il destro di Toljan, vola Sommer, poi è Bajrami a tentar fortuna dalla distanza ma il portiere svizzero è attento. Tutto appare destinato alla zero a zero del 45’ ma l’Inter ha un sussulto quando Dumfries si traveste in Messi, salta Viti e deposita il sinistro a giro nell’angolino basso: 1-0. Finita? No. Calhanoglu nel tentativo di chiudere un contropiede del Sassuolo effettua un retropassaggio corto verso la porta su cui si inserisce Bajrami, ma Sommer salva tutto in uscita disperata. Inter avanti all’intervallo.
Bajrami, errore di Sommer, e Berardi condannano l'Inter: Sassuolo in festa
Dionisi sceglie Pedersen per Vina, evidentemente scottato dopo il gol preso allo scadere, ma il Sassuolo approccia in sofferenza anche il secondo tempo, perché l’Inter è sempre lì, in pressione, soprattutto sfruttando sempre bene la verticale verso Lautaro e l’ampiezza su Dimarco e Dumfries. Ma improvvisamente la partita cambia, e lo fa prima con una occasionassima di Erlic, messo in porta da Berardi, ma la girata di testa è fuori, poi con il gol del pari, che nasce sempre dal numero dieci che stavolta serve Bajrami in area per il destro con l’incertezza di Sommer: 1-1 al 54’. Dionisi è il primo a cambiare e sceglie Castillejo e Tressoldi per Bajrami e Viti. Poco dopo la rimonta è completata, stavolta Berardi fa tutto da solo, salta Mkhitaryan e scarica il sinistro a giro imprendibile per Sommer: 1-2 al 63’ e ottavo gol del numero dieci contro l’Inter. Inzaghi impreca in panchina su un movimento evidentemente studiato al video e concesso dai suoi, così ordina il quadruplo cambio per Inzaghi, dentro De Vrij, Sanchez, Carlos Augusto e Frattesi. Proprio quest’ultimo, da ex, ha l’occasionassima immediata con Augusto che lo pesca in area ma Consigli mura tutto. La partita diventa più masticata per l’Inter al cospetto di un Sassuolo più prudente, più dedito alla copertura degli spazi e al contropiede piuttosto che al pressing alto e al gioco offensivo. Ci sono meno varchi per i nerazzurri e la manovra ne risente, con Sanchez che prova a cucire gioco ma c’è scollamento tra attacco e gli altri reparti. Dionisi sceglie i contropiedisti, dentro Defrel per Pinamonti, e i difensori, Ferrari per Erlic, mentre l’Inter reclama un rigore per un tocco di mano in area, che c’è, di quest’ultimo su tiro di Lautaro ma precedentemente c’era fallo di Sanchez. I nerazzurri si espongono al contropiede e Lauriente spreca il tris a cinque dalla fine. Sono di più le occasioni per il tris ospite rispetto a quelle per il pari nerazzurro e infatti poco dopo Sommer compie un miracolo su Lauriente innescato dal solito Berardi. L’unica vera occasione nerazzurra è in pieno recupero quando Dumfries sfrutta un errore di Laurientè e serve Lautaro in verticale, ma il sinistro sfila a lato. Il Sassuolo, dunque, in tre giorni batte Juventus e Inter e infligge la prima sconfitta ai nerazzurri in campionato. A castigare sempre il solito e immarcescibile Mimmo Berardi.
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