Inter, Lukaku può rimanere con ingaggio decurtato. L’agenzia: “Decideremo a fine stagione"
Big Rom più vicino alla permanenza se gli incastri economici andranno a buon fine. Avvocato e agenzia al lavoro per soddisfare la volontà di Lukaku
Milano, 19 maggio 2023 - Romelu Lukaku all’Inter anche nella stagione 2023/2024? Salgono le possibilità e le probabilità. Big Rom è tornato in forma e il tenore delle prestazione è salito notevolmente, tanto da risultare impattante e decisivo in questa risalita nerazzurra in campionato e in Champions League.
Ed è questa versione di Lukaku che è mancata a Simone Inzaghi per quasi tutta la stagione, ma siccome il tecnico è tornato saldo in panchina, con tanto di conferma di Steven Zhang dopo la vittoria nel derby col Milan, le strategie di mercato potrebbero convergere verso il belga. Se un paio di mesi fa era quasi certa la separazione, oggi la situazione è profondamente cambiata e ci sono margini per trattenere Romelu, anche perché lo stesso giocatore è intenzionato a rimanere a Milano. Dall’altra parte ci sono le esigenze economiche del Chelsea, basate sull’ammortamento a bilancio del cartellino.
L’agenzia: “Decideremo a fine stagione”. Big Rom vuole restare
L’idea di Romelu Lukaku è restare a Milano, ma è consapevole del fatto che l’Inter potrà farlo solo a determinate cifre. Per questo gli intermediari, soprattutto il suo avvocato Ledure, sono al lavoro per capire i margini di manovra con il Chelsea. Lukaku ha una volontà chiara e ferma di rimanere a Milano, troppo scottato l’anno scorso dall’annata al Chelsea, in un club che gli vuole bene e in un tessuto cittadino che lo adora e in cui si è inserito benissimo. Romelu è talmente convinto della sua scelta che è disposto a venire incontro alle esigenze economiche dell’Inter, soprattutto in termini di ingaggio. Dei circa 11 milioni a stagione firmati con il Chelsea, Lukaku dovrà accettare una corposa decurtazione come già fatto l’anno scorso, in parte, per ritornare in nerazzurro. Su questo si lavorerà successivamente perché prima ci sarà da parlare con il Chelsea, che ha requisiti chiari a bilancio sull’ammortamento del cartellino. La conferma costerebbe circa 8 milioni euro, che sommati all’ingaggio fa più o meno 16-18 milioni di euro di investimento per l’Inter, forse troppi nella mente di Zhang e per il bilancio amministrato dai dirigenti. Servirà uno sconto. Ed è per questo che gli intermediari sono al lavoro alla ricerca di una riduzione dei costi, per scendere da 8 a circa 4-5 milioni di euro, i quali uniti alla decurtazione dell’ingaggio di Big Rom renderebbe più accessibile l’investimento. Nel frattempo ha parlato al Telegraph il presidente dell’agenzia che cura gli interessi di Lukaku: “Romelu è in finale di Champions e siamo molto contenti - le parole di Michael Yormark, capo di Roc Nation - Ora c’è concentrazione massima su questo poi a fine stagione valuteremo il da farsi e quali opportunità ci saranno. Siamo entusiasti che sia in salute e che stia giocando bene, poi decideremo il futuro al termine della stagione”.
Paolillo: “Zhang e la cessione, la Champions aiuterà”
Ma a livello societario cosa accadrà nel futuro? Steven Zhang sembra intenzionato a rimanere in sella nonostante i rumors degli ultimi dodici mesi, ma il prossimo anno ci sarà la scadenza del prestito di Oaktree, lievitato oltre i 300 milioni di euro con gli interessi. Serve una ridiscussione dei termini oppure restituirlo ed evitare che Oaktree possa rivalersi sulle quote del club. Suning ha allertato il mondo finanziario su due fronti: trovare un socio che possa dare una mano in termini economici, oppure vendere alle cifre stabilite (circa un miliardo di euro). La famiglia Zhang, per restare in sella, non ha altra possibilità che chiudere il discorso prestito, oppure di ridiscuterlo nei termini. Se non accadrà questo l’ipotesi cessione dell’Inter rischia di diventare rilevante e probabile, ne è sicuro Ernesto Paolillo, ex dirigente di vertice dell’Inter negli anni di Massimo Moratti: “Lo scenario di vendita per me non cambia - le sue parole a Tmw - Di sicuro aumentano le possibilità di vendere bene l’Inter con la finale di Champions League raggiunta”. A livello di bilancio, il percorso in Champions garantirà buoni introiti, tutto utile per risanare ulteriormente i conti e avere maggior margine di manovra sugli investimenti sportivi. Oltre ai ricavi dalla Uefa per il raggiungimento della finale, ci sono poi anche grandi dati sugli incassi di San Siro: “Aver ottenuto la finale è un risultato importantissimo - ancora Paolillo - E’ fondamentale perché ci sono gli incassi dello stadio, gli sponsor che saranno maggiormente attratti dopo risultati del genere e il bilancio avrà dei benefici. Ci sono stati anni di grande fatica a causa dei debiti e questa finale sposta non poco”. Nel frattempo, il presidente Zhang guarda ai suoi dipendenti, sulla scia di quanto fece ai tempi anche Massimo Moratti. In occasione della finale di Coppa Italia contro la Fiorentina di mercoledì all’Olimpico, il presidente nerazzurro ha invitato tutti i dipendenti dell’Inter che dunque potranno seguire l’ultimo atto della coppa nazionale. Un regalo per il lavoro svolto, con grande rispetto e stima. La stessa cosa avvenne anche l’anno scorso con il successo per 4-2 sulla Juventus con doppietta di Perisic. Fu quello il terzo trofeo dell’era Zhang dopo lo Scudetto 2021 e la Supercoppa 2022. In tutto questo Simone Inzaghi deve invece gestire i giocatori in vista dei prossimi 20 giorni. Domenica l’impegno a Napoli contro i neo campioni d’Italia, ma con un occhio, appunto, alla finale di Coppa Italia. In attacco ipotesi di una coppia composta da Romelu Lukaku e Joaquin Correa, con Dzeko e Lautaro inizialmente preservati per l’Olimpico. Non ci sarà Mkhitaryan dopo il lieve stiramento patito nel match di ritorno contro il Milan, per lui si proverà il recupero in extremis per la finale di Champions League il 10 giugno e per far rifiatare qualcuno non è escluso l’impiego di Asllani e Gagliardini, con Calhanoglu, Brozovic e Barella da gestire per il finale di stagione.
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