Italia, Spalletti: “Molti israeliani contro la guerra, convinciamone altri. Giochiamo con questa speranza”

Il ct parla in vista della sfida di Nations League in programma lunedì sera: “Affrontiamo una squadra imprevedibile”. Formazione: diversi i ballottaggi. Udine blindata

13 ottobre 2024
Luciano Spalletti, ct dell'Italia

Luciano Spalletti, ct dell'Italia

Coverciano, 13 ottobre 2024 – "Prevedere cosa farà Israele è difficile: alternano due sistemi di gioco, qualche volta dall'inizio, altre a partita in corso. Bisogna essere pronti, hanno molte qualità. Hanno tecnica in mezzo al campo, hanno palleggiatori e il rischio di subire delle ripartenze è molto alto". Il ct dell’Italia Luciano Spalletti tiene alta l’attenzione degli azzurri in vista della sfida di Nations League in programma lunedì sera alle 20.45 a Udine (diretta tv su Rai 1, in streaming su RaiPlay).

La nazionale va a caccia di quella vittoria che le è sfuggita giovedì a Roma con il Belgio, quando in vantaggio di due reti si è vista raggiungere sul 2-2, complice anche l’espulsione di Pellegrini. "Un aspetto in cui possiamo migliorare – sottolinea il tecnico – è capire che a volte gli episodi possono buttare all'aria la qualità di gioco. Bisogna sapere che c'è anche questo rischio".

I dubbi sulla formazione

Per quanto riguarda la formazione, il tecnico continua a mischiare le carte prevedendo alcuni cambi rispetto a giovedì. I ballottaggi riguardano tutti i reparti, dalla difesa (fra Buongiorno e Bastoni) alla corsia destra (fra Bellanova e Cambiaso) mentre Raspadori appare favorito per supportare Retegui nel 3-5-1-1. Possibile chance per Udogie, Fagioli, Pisilli e Daniel Maldini. Il ct comunque deciderà all'ultimo momento considerando l'importanza della partita.

Spalletti: “Tanti israeliani contro la guerra, convinciamone altri”

Contro Israele, in questo momento storico, è sempre partita particolare. Così il ct: “Si va a giocare la partita con la speranza di convincere sempre qualcuno in più, perché io penso che ci siano molti israeliani che non vogliono la guerra e noi dobbiamo convincere sempre qualcuno in più che questa è una cosa che deve finire”.

Udine blindata

Intanto Udine si prepara: la zona attorno allo stadio sta cambiando volto. Iniziate le operazione di montaggio di barriere alte oltre due metri che renderanno invalicabile l'accesso alla zona antistante l'impianto. In questo modo sarà possibile procedere con una serie di prefiltraggi – con la minuziosa verifica dei supporter, alla presenza di 450 steward – prima di giungere ai classici tornelli del Bluenergy Stadium, dove i circa 7mila spettatori, che finora hanno acquistato il tagliando, potranno utilizzare il loro codice a barre. Per scongiurare qualsiasi tipo di azione, tanto vandalica quanto terroristica, si stanno allestendo anche enormi dissuasori, che hanno lo scopo di evitare che veicoli possano essere scagliati a velocità sulla folla, come accaduto in alcune azioni drammatiche, ad esempio a Barcellona e a Nizza.

Per vigilare sulla partita sono in arrivo reparti mobili da tutto il Nord Italia. Agli artificieri è stato invece affidato il compito di bonificare la zona rossa. Quanto all'eventualità di infiltrati alla manifestazione pro Palestina, che sfilerà per le vie del centro nel tardo pomeriggio di lunedì, dalle forze dell'ordine non filtrano particolari preoccupazioni. In ogni caso, sarà impossibile, per chi si reca al corteo, varcare il sistema di sicurezza disposto nei tanti chilometri che separano lo stadio Friuli dal centro cittadino, dove si concluderà la manifestazione di protesta.

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