Lautaro risponde a Vlahovic, poi la noia: Juve-Inter è 1-1

I bomber non steccano il derby d’Italia, apre Vlahovic ma impatta Lautaro: pareggio allo Stadium con evidente noia nel secondo tempo

di MANUEL MINGUZZI -
26 novembre 2023
Juve-Inter

Juve-Inter

Torino, 26 novembre 2023 - Pareggio tra Juve e Inter, vince la prudenza. Sono i bomber ad entrare nei taccuini con il gol di Dusan Vlahovic a cui ha risposto, sempre nel primo tempo, Lautaro Martinez. Uno a uno tra Juve e Inter e un secondo tempo giocato evitando rischi piuttosto che alla ricerca della vittoria. Il pareggio lascia tutto immutato e per le due squadre può andare bene così, anche se da dietro qualcuna si avvicina. Molto tatticismo nel secondo tempo e anche noia: Sommer e Szczesny inoperosi.

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La cronaca

Allegri sceglie Chiesa in coppia con Vlahovic, in mezzo Nicolussi Caviglia al posto di Locatelli. Inzaghi non deroga dalla coppia collaudata composta da Thuram e Lautaro, in difesa senza Bastoni giocano Darmian, De Vrij e Acerbi. Partita molto intensa e fisica nei primi minuti, Guida cerca di lasciar giocare il più possibile per non interrompere il ritmo, ma la tensione c’è ed è palpabile allo Stadium. Le squadre si equivalgono e alternano momenti di buon calcio tra una sfuriata e l’altra, anche se per quindici minuti non ci sono occasioni e la prima è un sinistro in mischia di Chiesa che sibila a lato. L’Inter risponde poco dopo con una botta di Calhanoglu che mette paura allo Stadium. Serve un episodio per sbloccare la partita e accade al 27’. Su una innocua palla lunga juventina, c’è un erroraccio di Dumfries con uno stop a inseguire che consegna palla alla ripartenza Juve, bastano due passaggi per mettere in porta Vlahovic: piatto destro e 1-0. Boato dello Stadium. Ma il vantaggio dura poco perché l’Inter confeziona l’azione perfetta sei minuti più tardi. Ripartenza nerazzurra di qualità, stavolta avviata bene da Dumfries, poi Barella allunga per Thuram che scappa a Bremer e serve per la girata di Lautaro a centro area: 1-1 al 33’. La partita un po’ si ravviva ma altre occasioni non ce ne sono, anche perché l’Inter si è trovata sotto e il pari agguantato poco dopo è una notizia positiva, mentre la Juve si riorganizza su qualche uscita difensiva non ben letta dal centrocampo. All’intervallo è 1-1. La ripresa si apre a scartamento ridotto. I ritmi sono inferiori rispetto alla prima frazione e anche le azioni da gol latitano. Il primo squillo è interista con Mkhitaryan che serve al centro per Thuram: sinistro ciccato che agevola la parata di Szczesny. La Juve sceglie una tattica più attendista e lascia all’Inter il possesso del pallone, ma ci sono pochi spazi e la squadra di Inzaghi fatica a sfondare, così ne esce una partita più monotona e con meno sussulti offensivi. Allegri apre i cambi e sceglie Locatelli dopo un’ora di gioco al posto di Nicolussi Caviglia che ha fatto il suo. Inzaghi opta invece per Carlos Augusto e Cuadrado, con il colombiano bersagliato dai fischi dei suoi ex tifosi. Per il resto, non esageriamo nel sottolineare che per oltre mezz’ora nelle due aree non succede nulla di particolare, tantomeno nulla di pericoloso. Da segnalare ancora cambi, con Kean e Milik dentro per i dieci minuti finali: Allegri cerca vigore in attacco. Non succede. L'unico pathos viene dato da qualche scorribanda di Cuadrado sotto le lamentele di avversari e pubblico per il suo classico modo di giocare sempre alla ricerca del fallo: si è ribaltata la situazione. Le due squadre, però, preferiscono portare a casa un punto che lascia tutto aperto ma fa avvicinare Milan e Napoli. Evidentemente per Max e Simone va bene così.

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