Juventus-Lazio, Allegri: "Contento dell'atteggiamento. Il nostro obiettivo è la Champions"

Le parole del tecnico e di Dusan Vlahovic dopo la vittoria. Silenzio stampa per i biancocelesti

di FILIPPO MONETTI -
16 settembre 2023
Il tecnico Massimiliano Allegri

Il tecnico Massimiliano Allegri

Torino 16 settembre 2023 – La Juve festeggia e per almeno un paio d'ore si può godere la prima vetta solitaria di questa stagione. I bianconeri si impongono per 3-1 all'Allianz Stadium sulla Lazio di Maurizio Sarri. Vlahovic la sblocca subito, trafiggendo con il destro Provedel, dopo uno splendido pallone scodellato in area dalla destra. Chiesa raddoppia e poi ancora Vlahovic chiude la pratica, in mezzo a questi due gol, la magia di Luis Alberto, che prova a dare nuova linfa alla squadra, prima di tornare a due gol di distanza.

Nel post-partita di Dazn sono intervenuti per la Juventus proprio il bomber serbo, autore della doppietta e Max Allegri. Il tecnico ha commentato con positività la vittoria, lodando i suoi ragazzi per l'atteggiamento messo in campo, ma senza alimentare sogni scudetto. "Sono contento della prestazione - ha dichiarato il tecnico bianconero - della vittoria e soprattutto dell'atteggiamento di questo gruppo. Oggi è stata una giornata bella, particolare, un'atmosfera positiva anche tra i tifosi. Rimaniamo con i piedi per terra perché il nostro obiettivo è arrivare tra i primi 4 e al momento siamo sopra la media".

Allegri ha poi fatto un rapido paragone con il campionato 2022-23. "L'anno scorso sono stati fatti 72 punti in una difficoltà enorme. Quest'anno avremo più tempo per preparare le partite e noi siamo stati bravi sul piano caratteriale e tecnico. Oggi sapevamo delle qualità della Lazio, scatenarli in velocità sarebbe stato pericoloso e bravi noi. Quando a livello tattico ci siamo un po' abbassati siamo stati uniti, compatti concedendo poco e niente".

È stato poi domandato all'allenatore toscano quale possa essere l'obiettivo di questa squadra. "Dobbiamo sapere - dice Allegri - che arrivare nelle prime 4 è molto difficile, perché Inter, Milan e Napoli sono sopra le altre. Noi cerchiamo di rimanere agganciati fino a dicembre e fare il meglio possibile. Obiettivo 76 punti che a mio avviso porterebbero in Champions. Non farla quest'anno è stata un danno enorme, tecnico per la squadra ed economico per il club".

Il tecnico ha parlato anche d i alcuni dei propri giocatori, come ad esempio l'intesa del duo Chiesa e Vlahovic o della crescita che sta avendo Locatelli, oggi pedina fondamentale della mediana bianconera. "L'intesa è cresciuta molto perché Federico gioca più vicino a Vlahovic e nella zona che predilige. Sulla crescita di Locatelli, posso dire che la convocazione in Nazionale ha dato autostima a Locatelli e la buona prestazione contro l'Ucraina l'ha aiutato".

L'intervista del tecnico si è poi conclusa con una piccola battuta sulle situazioni fuori dal campo che ancora agitano l'ambiente juventino e se possa essere paragonato alla soap opera Beutiful. "Non lo so perché Beautiful dura da quando ero bambino. Diciamo che bisogna pensare a lavorare e stare con i piedi per terra".

Vlahovic: "Questa stagione siamo più arrabbiati"

Non solo Allegri però nel post partita di Juventus-Lazio, anche Dusan Vlahovic, assoluto protagonista del successo bianconero è intervenuto ai microfoni di Dazn per commentare il successo per 3-1 della sua squadra. "Secondo me oggi - afferma il bomber serbo - poteva andare persino meglio se non avessimo preso gol. La vittoria ci dà fiducia e morale. Abbiamo lavorato per questo, era la prima partita dopo la sosta, incontri che non sono mai scontati. Siamo stati solidi, cattivi e compatti, abbiamo meritato di vincere. La Lazio è un'ottima squadra, ma penso che oggi il risultato sia giusto".

Il giocatore ha poi parlato di come la squadra senta di avere dei conti in sospeso rispetto all'anno scorso, per questo giochi con più aggressività. "Secondo me, come sappiamo tutti, l'anno scorso è stato un anno molto difficile sotto tutti i punti di vista. Noi nel complesso non avevamo fatto male, siamo arrivati quarti, sesti o settimi, per altre cose. Questa stagione siamo più arrabbiati, abbiamo dei conti in sospeso e solo con questa compattezza, con questa aggressività e questa unità del gruppo, possiamo ottenere grandi cose. Ragioniamo partita per partita. Abbiamo il nostro obiettivo: arrivare quarti e faremo di tutto per ottenerlo".

Vlahovic ha poi fatto un paragone con il se stesso dell'anno scorso, molto spesso poco convincente nelle sue prestazioni. "Tutta la scorsa stagione - dice il giocatore bianconero - io ho sofferto dal primo all'ultimo giorno. Se scendi in campo però vuol dire che sei pronto per giocare. Io non voglio trovare scuse. La stagione passata è un capitolo chiuso, non voglio tornare indietro, io ragiono solo sul presente e guardo al futuro".

L'ex Fiorentina ha parlato anche dell'intesa con Federico Chiesa, nella coppia d'attacco che sta facendo fin qui la differenza per i bianconeri. "Io e Chiesa in campo assieme? Siamo grandi amici, ci conosciamo ormai da tempo. Abbiamo giocato insieme alla Fiorentina, ora finalmente possiamo fare lo stesso qui. Sono molto contento di averlo accanto. Sotto tanti punti di vista è un giocatore che dà sempre un grande aiuto alla squadra. Siamo davvero contenti di averlo e spero che faremo entrambi benissimo quest'anno".

L'intervista al serbo si è conclusa con una domanda su Paul Pogba, attualmente fuori rosa, in attesa delle controanalisi rispetto al test anti-doping, risultato positivo. "Paul è un mio amico e un grande giocatore. Purtroppo quello che è successo non posso commentarlo. Speriamo che la questione si possa risolvere quanto prima, perché in queste cose non sai mai cosa possa succedere. Posso solo fargli l'in bocca al lupo e vedere cosa succederà".

Lazio, silenzio stampa per protesta contro le decisioni del Var

Non il più disteso degli ambienti invece quello in casa Lazio. La decisione del club è stata infatti quella di non intervenire nel post partita di Dazn. Un silenzio stampa di protesta per il club biancoceleste, che contesta le decisioni del Var durante il match. Ai capitolini in particolare non è andata giù la decisione relativa all'episodio relativo al primo gol, sul quale non è chiaro se la palla fosse o meno uscita. Nelle mire degli aquilotti però non solo questo, ma anche altri episodi, giudicati, secondo i laziali, in malo modo dal direttore di gara Maresca.

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