Juve, sono 76 vittorie per 1-0: Allegri e il suo risultato preferito

Il tecnico torna all’antico corto muso, vince di misura sulla Roma e non prende gol. Bianconeri a meno 2 dalla capolista Inter

di MANUEL MINGUZZI -
31 dicembre 2023
Max Allegri

Max Allegri

Torino, 31 dicembre 2023 - La Juve torna in scia. Di fatto è successo il contrario a due settimane di distanze. Dalle forche caudine di Marassi stavolta è passata l’Inter, che ha lasciato per strada due punti subito raccolti dalla Juventus, concreta, solida e cinica nella vittoria per uno a zero sulla Roma. La sfida tra risultatisti è stata vinta da Max Allegri, di risultatismo puro, con il corto muso e con il classico uno a zero che contraddistingue il tecnico livornese. E’ bastato un gol di Rabiot sul filo del fuorigioco a decidere la contesa che lascia Josè Mourinho fuori dai posti Champions e lancia la Juve di nuovo alle spalle dell’Inter con una partita da giocare al termine del girone di andata. I nerazzurri saranno di scena a San Siro con il Verona, reduce dalla sconfitta interna con la Salernitana, mentre la Juve sarà proprio all’Arechi di Salerno contro la squadra di Pippo Inzaghi. Ma si sa, il corto muso piace a Max Allegri e soprattutto piace tanto, tantissimo, il risultato di uno a zero.

76 volte uno a zero

Il re degli uno a zero. Per tanti allenatori è un risultato perfetto, cioè segnare quello che serve e non prendere gol, vale per Max Allegri che ha portato a termine la sua vittoria numero 76 con questo punteggio. Ed è un vanto: “Spero di vincerne 152 per 1-0 - le parole di Allegri nel post partita - Poi magari si può vincere anche 3-0, ma l’importante è ottenere la vittoria attraverso la prestazione”, l’eloquente commento del tecnico che si gode una Juve che amplia il vantaggio sulle rivali Champions. “Era importante tenere a distanza la Roma e lo abbiamo fatto, battere loro non è mai semplice - ancora Max - La nostra difesa? Il lavoro è iniziato un anno fa, ma la percezione era diversa e c’erano problemi fuori dal campo. Stiamo proseguendo quel lavoro e ora c’è la crescita dei ragazzi e tante vicende sono state risolte. I punti probabilmente li avremmo fatti anche l’anno scorso. Adesso c’è da essere contenti senza esaltarsi”. Insomma, quando si parla di risultatismo si intende proprio questo: capitalizzare al massimo i gol segnati e blindare la difesa. E il gioco? Non è la prima cosa importante, per i risultatisti conta la prestazione, la tenuta mentale e tattica, la difesa che concede poco e strappa clean sheets. i ricami sono per altri allenatori. Si bada al sodo, ai gol chirurgici e poi basta la compattezza generale per tenere il vantaggio. Spesso si dice che bisognerebbe fare il secondo gol e mettere in cassaforte il risultato, ma per tanti l'uno a zero è il miglior risultato ottenibile. E' la specialità del tecnico bianconero. In ogni caso, i due punti dall’Inter non spostano Allegri dalla sua posizione: si parla di qualificazione Champions. Guai a parlare di Scudetto, parola che Max intende non pronunciare: “Inter a due punti? E’ il calendario, per noi era importante vincere, ci siamo avvicinati a loro e ci siamo allontananti dal quinto posto”.

Szczesny: “Non è vietato parlare di scudetto”

Non sembra tanto d’accordo Wojciech Szczesny. Il portiere polacco ha di nuovo portato a casa un clean sheets e con un margine così rilevante sul quinto posto, oltre ad aver accorciato a meno due dall’Inter, non è vietato parlare di scudetto. Dopo una serie di partite giocate prima dei nerazzurri, stavolta la Juve ha approfittato del pareggio a Genova della squadra di Inzaghi e ha accorciato: “Era una opportunità per noi e l’abbiamo sfruttata - le sue parole - Da tanto non giocavamo dopo e siamo riusciti a recuperare due punti. E’ stata una prestazione non brillante ma compatta e abbiamo anche creato in attacco”. Quindi di Scudetto si può parlare. Szczesny lo ha fatto, segno che in spogliatoio il sogno viene cullato, mentre Allegri probabilmente usa una tattica comunicativa diversa: “Non è vietato parlare di titolo, ma è presto - ancora Szczesny - Onestamente non me la gioco per il quarto posto, siamo la Juventus e dobbiamo puntare agli obiettivi massimi. L’Inter è molto forte ma ce la giochiamo”. Una Juve che non esprime un calcio scintillante, ma efficace per tenere viva la lotta Scudetto, a suo modo, con pochi fronzoli e tanta concretezza. Da qui il famoso risultatismo. Szczesny, che dopo la vittoria di Firenze aveva scherzato sulle sofferenze registrate in partita ‘ci sono stati attimi difficili, tipo per 89 minuti’, ha parlato così del successo sulla Roma: “La difesa ha fatto una grandissima partita, c’era grande ordine e attenzione sulle palle inattive. Abbiamo subito pochissimo a parte il palo di Cristante. La nostra base è questa, non giochiamo un calcio bellissimo ma c’è spirito di unione e questo ha fatto la differenza. Dobbiamo continuare così”.

Ancora determinante Adrien Rabiot, con un gol di precisione sul filo del fuorigioco, qualche polemica social sul fermo immagine e ricostruzione Var, ma il francese è ormai arma trascinante della squadra di Allegri e ieri sera ha segnato il primo gol in casa: “Era molto importante vincere dopo il pari dell’Inter - il suo commento - Adesso dobbiamo continuare così e guardare avanti. Primo gol allo Stadium? Bello, sono contento, sto lavorando per migliorare entrambe le fasi e sono felice del gol davanti ai nostri tifosi”. E anche per Rabiot si può parlare di Scudetto. Il francese sembra seriamente determinato a fare uno sgarbo all’Inter che va a caccia della seconda stella: “Crediamo alla Scudetto, ci credevamo prima e ancora di più oggi e nei prossimi mesi. E’ un obiettivo per la squadra, ma la strada è ancora lunga”. Ora si chiude il girone di andata nel prossimo weekend. L’Inter gioca il giorno della Befana in casa con il Verona, la Juve va a Salerno il giorno successivo, poi via al girone di ritorno con l’Inter che andrà a Monza il 13 gennaio mentre la Juve ospita un Sassuolo in difficoltà il 16 gennaio. Verso fine gennaio ci sarà anche la Supercoppa, con l’Inter che rinvia la partita con l’Atalanta al 28 febbraio mentre la Juve sarà in campo a Lecce il 21 gennaio.

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