Juve, mercato a saldo zero: Giuntoli e l’equilibrio finanziario
Djalò e Alcaraz i rinforzi per Allegri, ma con Dragusin l’impatto del calciomercato invernale è sostanzialmente a costo zero: Giuntoli riesce a coniugare rinforzi ed equilibrio finanziario
Torino, 2 febbraio 2024 - Un mercato sostanzialmente in equilibrio e a costo zero. O giù di lì. La Juventus ha chiuso così la sua sessione invernale con due acquisti: Tiago Djalò e Carlos Alcaraz. Il primo è arrivato a titolo definitivo dal Lille, era anche in scadenza di contratto, mentre l’argentino in prestito con diritto di riscatto. Operazioni importanti ma in termini economici poco onerose come impatto a bilancio. Di fatto il saldo è vicino allo zero e anche a bilancio le operazioni sono ampiamente sopportabili.
I numeri
A livello di cartellini la Juventus ha imbastito un mercato morigerato, senza particolari sussulti o passi più lunghi della gamba. Tiago Djalò è stato pagato 3.6 milioni di euro, a titolo definitivo dal Lille, mentre Carlos Alcaraz è stato acquistato in prestito oneroso a 3.7 milioni con diritto di riscatto a 49. Chiaramente, a bilancio ci finisce solo la quota del prestito e solo a giugno, eventualmente, si valuterà se sborsare il resto per acquistarlo definitivamente (molto difficile). Così, solo di cartellini la Juventus ha speso 7.3 milioni di euro, cifra sostanzialmente tutta rientrata con le uscite di Huijsen, circa 600mila euro di prestito oneroso, Filippo Ranocchia ceduto al Palermo per 4 milioni, più la quota derivante dalla cessione di Dragusin, il Genoa lo ha venduto al Tottenham e i bianconeri avevano una percentuale, di circa 4 milioni. Di fatto, sui cartellini, il saldo è zero. Per quanto riguarda la contabilità a bilancio, invece, secondo le stime di Calcio e Finanza, contando cartellini, ammortamenti e stipendi, la Juventus avrà un impatto a bilancio di 7.4 milioni di euro, sempre in riferimento alle operazioni in entrata per Djalò e Alcaraz, mentre l’impatto positivo per quelle in uscita, appunto Huijsen e Ranocchia, è di 3.7 milioni di euro. Di fatto, la Juve ha coperto la metà dell’impatto degli acquisti, producendo un costo a bilancio sostenibile e inferiore ai 4 milioni di euro. Insomma, il direttore Giuntoli è riuscito nella missione di provare a rinforzare la rosa senza svenarsi, mantenendo un equilibrio sostanziale a bilancio sul mercato di gennaio, aspetto basilare per rimanere dentro ai parametri e con gli organi di controllo ancora focalizzati sui dati juventini. Serviva non sforare e non esagerare ed è stato fatto. Dal punto di vista tecnico, invece, solo il tempo dirà ad Allegri se i due innesti saranno stati utili oppure no alla causa Scudetto.
Ora caccia a Felipe Anderson
Ma se la sessione invernale è appena terminata c’è quella estiva da pianificare e la Juve punta a un parametro zero succoso. Il laziale Felipe Anderson non ha ancora rinnovato con il suo club di appartenenza e la Juve punta al grande colpo. L’offerta biancoceleste è fino al 2028 a 3 milioni di euro più bonus, ma la Juve ha proposto 4 milioni più bonus ed è in vantaggio. Primi colloqui da novembre, con il favore del giocatore e del suo agente e ora si tratta di chiudere definitivamente il potenziale affare. Se la Lazio non produrrà un rilancio sensibile ci sarà spazio per trovare la fumata bianca. Juve al lavoro. Non solo Anderson. Come scritto ieri, per l’estate ci sono altri due obiettivi importanti. Uno a centrocampo, ovvero Teun Koopmeiners, servono 50-60 milioni, uno in difesa, ovvero Riccardo Calafiori del Bologna, servono 30-40 milioni di euro. Cifre difficili per la Juve: serviranno plusvalenze in uscita.
Alcaraz: intelligenza fuori dal comune
Tante aspettative invece su Carlos Alcaraz, che è già a Torino ed è pronto a mettersi a disposizione di Max Allegri in vista delle prossime sfide. Il mediano è arrivato in bianconero dal Southampton in prestito oneroso da 3.7 milioni di euro e riscatto molto alto a 49 milioni di euro. Il club inglese ha voluto una cifra alta, contando sull’esplosione del giocatore che era stato pagato circa 15 milioni di euro dal Racing. Alcaraz stesso vuole rimanere oltre giugno e spera di convincere Allegri e società, ma quasi certamente, per poter proseguire assieme, servirà ridiscutere i termini dell’accordo (difficile per la Juve investire 50 milioni di euro a giugno). Intanto dall’Argentina arrivano le prime relazioni sul giocatore, che è già noto al calcio europeo ma forse un po’ meno a quello italiano. A disegnarne un profilo è stato Daniel Martinez di Espn Argentina intervistato da Radio Bianconera: “E’ un giocatore forte e a 21 anni passare dalla b inglese alla Juventus è un salto importante - le sue parole - Ha saputo cogliere la chance, anche se ha tanto da dimostrare. La sua scuola, il Racing, è eccellente e Alcaraz sa leggere molto bene i momenti della partita. Lo considero estremamente eclettico”. Ciò che colpisce di Alcaraz è sicuramente la sicurezza e l’intelligenza calcistica, aspetto fondamentale nel tattico calcio italiano. Allegri, poi, ha bisogno di giocatori che sappiamo abbinare bene entrambe le fasi di gioco. Per Martinez non ci saranno problemi: “Alcaraz ha fatto tutto, oltre al centrocampista ha giocato esterno di centrocampo e anche alcune gare da attaccante. Gli allenatori lo posizionano in diversi ruoli, significa che sono consapevoli della sua duttilità. Questo implica una intelligenza calcistica fuori dal comune”. Intanto Allegri ragiona sulla formazione da schierare contro l’Inter, soprattutto in avanti. Il ballottaggio sembra essere tra Federico Chiesa e Kenan Yildiz come supporto a Dusan Vlahovic. Nelle ultime ore le quotazioni dell'azzurro sono in rialzo, ma molto dipenderà dal tipo di partita che avrà impostato Allegri dal punto di vista tattico. Si parla ovviamente del lato sinistro dell’attacco juventino, dove cioè si andranno ad incrociare probabilmente Pavard braccetto di destra e Darmian quinto di centrocampo. Due giocatori molto solidi e molto fisici. La coppia Lautaro-Thuram dovrà invece essere arginata dal terzetto Danilo, Bremer, Gatti.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su