Juve, l’opzione tridente diventa praticabile: Chiesa subito in gol

Momento difficile per i bianconeri, ma il nuovo assetto tattico rivitalizza Chiesa: una idea per l’Atalanta? Senza Vlahovic servirà l'apporto del numero sette, magari con Yildiz

di MANUEL MINGUZZI -
4 marzo 2024
Federico Chiesa

Federico Chiesa

Torino, 4 marzo 2024 – La seconda stella è sempre più cucita sulle casacche interiste, soprattutto se stasera la capolista dovesse salire a quindici punti di vantaggio. La sconfitta con il Napoli acutizza ancora di più la crisi di risultati della Juve, che si è salvata solo in extremis con il Frosinone, ma il bilancio delle ultime cinque è disastroso con tre sconfitte, un pari e una sola vittoria. Il Milan, infatti, è risalito a meno uno, mentre il Bologna dista sei lunghezze e la Roma quinta è a meno dieci. Insomma, la Champions sembra ancora al sicuro ma il 10 marzo c’è Juve-Atalanta e passi falsi la squadra di Allegri non ne può più fare. Il problema è che contro la Dea non ci sarà Dusan Vlahovic, squalificato, ma chissà che il tecnico livornese non possa ripartire dal tridente che si è visto nel finale di partita al Maradona.

Chiesa più incisivo, Milik prima punta?

Nella partita in cui la Juve ha creato più occasioni è arrivata la sconfitta. Qualche imprecisione, qualche errore difensivo, una sciocchezza di Nonge appena entrato e alla fine la squadra di Calzona ha portato via tre punti che la rilancia nella lotta Champions League, grazie ad un tap in di Raspadori dopo che Szczesny aveva parato il rigore di Osimhen. La Juve prova però a ripartire dalle note positive, cioè una partita giocata con coraggio nonostante due assenze importanti a centrocampo come Rabiot e McKennie, con i giovani Miretti e Alcaraz a cercare di fornire le due fasi di gioco, soprattutto un po’ di qualità davanti. Sono mancati i gol, considerando le occasioni avute da Vlahovic, almeno tre, e quelle clamorose di Cambiaso e Rugani, ma il finale di match ha ridato vivacità a Federico Chiesa, finalmente incisivo nel suo vecchio ruolo di attaccante esterno. Il figlio d'arte aveva approcciato bene la stagione con quattro gol nelle prime cinque partite, poi è rimasta a digiuno tre mesi segnando solo a dicembre con il Genoa e a gennaio con il Sassuolo, da qui altre quattro partite senza segnare prima del diagonale ficcante al Maradona, maturato da una pozione più esterna che lui preferisce. E chissà che Allegri non possa dare vita a un cambio tattico, rispolverando il tridente in vista del match con l’Atalanta che tra l’altro non avrà bomber Vlahovic (era diffidato ed è stato ammonito). Servirà trovare nuove soluzioni e una di queste, forse la più efficace, può essere riportare Chiesa nel suo vecchio ruolo, meno imbrigliato nell’imbuto nella zona centrale di campo e più libero di esprimersi in fascia con gamba e tecnica per concludere a rete o assistere i compagni. Uno sprazzo del vecchio Chiesa si è visto ieri in un tridente con Yildiz che potrebbe essere una soluzione contro la Dea, in uno scontro diretto assolutamente da non fallire. Dusan, che non ci sarà, ha parlato chiaro ieri nel post match ‘contro l’Atalanta dobbiamo tornare a vincere’: serve alla Juve per non compromettere la Champions e ad Allegri per non compromettere la sua posizione dopo una stagione disputata ottimamente per trequarti. E poi c’è anche una Coppa Italia da provare a vincere, magari con il tridente

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