Juventus, parla l’agente di Di Gregorio: “Arriva per vincere”

Il portiere punta alla titolarità e ai trofei dopo tanta gavetta, già a settembre 2023 c’era l’idea di approdare in bianconero. In attacco occhio agli esterni

di MANUEL MINGUZZI -
13 luglio 2024
Michele Di Gregorio

Michele Di Gregorio

Torino, 13 luglio 2024 – Michele Di Gregorio sarà il nuovo portiere titolare della Juve. Questo è il suo scopo. Il secondo obiettivo? Vincere e alzare trofei. L’ex portiere del Monza sostituisce Wojciech Szczesny, corteggiato proprio dal condor Galliani per i brianzoli. Operazione intelligente per la Juve che prende un portiere italiano di grande livello, a una cifra non onerosissima e con una formula dilazionabile. Nessun sovraccarico a bilancio e ottimo estremo difensore per il nuovo corso di Thiago Motta. L’agente di Di Gregorio parla chiaro: è alla Juve per i trofei.

Belloni: “Dopo Monza-Juve è nato tutto”

Tanta gavetta per Michele Di Gregorio, partito dai dilettanti, dalla Serie D e ora arrivato, dopo tanto lavoro, alla Juventus. La squadra più importante d’Italia. E sarà cardine del progetto rivoluzionario di Thiago Motta che punta sul possesso palla, sulla costruzione dal basso, aspetto che Di Gregorio sa eseguire molto bene. Poi, e non è di certo secondario, para e para tanto, anche con interventi difficili. Può ricordare un po’ Angelo Peruzzi e la Juve conta di poter sollevare con lui tanti trofei. Anche l’agente è convinto della scelta ed è arrivata la maturità giusta per tentare il salto in un top club. Non ci ha messo molto Di Gregorio a decidere. Il racconto del suo agente Carlo Alberto Belloni a Tuttojuve: “Credo che per Michele sia il coronamento di un percorso e l’obiettivo era arrivare in una squadra come la Juve per vincere. Non ci nascondiamo nel dirlo”. Parole chiare e inequivocabili e che lasciano intendere grande ambizione. E con Thiago Motta potrà trovarsi molto bene anche se c’è la concorrenza di Mattia Perin dato che a Bologna il tecnico italiano brasiliano ha messo in concorrenza Skorupski e Ravaglia. Tutto nasce fin da settembre 2023 e poi dopo Monza-Juve si sono intensificati i contatti: “Di Di Gregorio ho parlato con la Juve prima del match contro il Monza e a gennaio ci siamo incontrati diverse volte. A fine mese c’è stata la stretta di mano e abbiamo rispettato fino alla fine la volontà di andare alla Juve”. Già dall’autunno 2023 l’agente aveva fiutato la possibilità di un domino di portieri e si è attivato. Per Di Gregorio è il sogno di una carriera: “A settembre 2023 ho detto a Michele di andare forte perché probabilmente sarebbe stato l’anno giusto per andare in un top club. Diciamo che avevo intravisto un potenziale giro di portieri alla Juve e abbiamo iniziato a impostare la cosa”. Così è andata, con un altro anno a Monza per completare la gavetta e arrivare pronto in bianconero: “Abbiamo condiviso la scelta di rimanere un altro anno a Monza – il racconto di Belloni – C’era la possibilità per Michele di alzare il livello e ora siamo felici della scelta. L’obiettivo adesso è dare una grossa mano alla Juve per tornare a vincere di nuovo. L’obiettivo è sollevare trofei”. Grande carica, non c’è dubbio.

Il Leicester fa sul serio per Soulè

Avevamo raccontato nei giorni scorsi l’interessamento del Leicester neo promosso per Matias Soulè, una situazione che è oggetto di valutazione da parte della dirigenza juventina. A Thiago Motta il giocatore piace e l’idea di testarlo c’è tutta, ma a fronte di una offerta importante emergerebbe per la Juve l’occasione di una plusvalenza da reinvestire sul mercato. Le Foxes non sono arrivate ad una cifra superiore ai 30 milioni di euro, ma se dovessero proporla nei prossimi giorni, con bonus, Giuntoli aprirebbe la porta per un incasso da circa 35 milioni poi riutilizzabile per l’assalto a Teun Koopmeiners. L’Atalanta non scende da 60 milioni, ma con un incasso la Juve punta a salire verso i 45 più bonus e conta di convincere la Dea, magari mettendola alle strette con la volontà del giocatore che ha già detto sì al quadriennale in bianconero da 4.5 milioni.

Concorrenza sugli esterni

Dopo aver sistemato il centrocampo con Douglas Luiz e Thuram, con Rabiot probabilmente in uscita e Koopmeiners sostituto, i bianconeri potrebbero adesso concentrarsi sull’attacco e la difesa. Sugli esterni offensivi, sempre con il punto interrogativo di Federico Chiesa, piace Jadon Sancho per cui si attende una apertura del Manchester United al prestito con riscatto. Il giocatore apprezza la destinazione ma se il costo del cartellino dovesse rimanere di 30 milioni per la Juve si farebbe dura. Da valutare poi se i red devils decideranno di puntare su Sancho, nel frattempo ha ripreso ad allenarsi con la squadra, o se resterà pedina sacrificabile. Più complicata la pista Mason Greenwood dato che sull’attaccante dello United, ultimo anno in prestito al Getafe, si sono mosse Napoli, Marsiglia e soprattutto Lazio. Attenzione anche ad Alexis Saelemaekers, fedelissimo di Motta al Bologna e ora rientrato al Milan dopo il mancato riscatto rossoblù, con Sartori che ha deciso di investire quei soldi su Niccolò Cambiaghi. Per quanto concerne la punta centrale, con Dusan Vlahovic che dovrebbe rimanere, Thiago Motta ha chiesto un vice al posto di Arek Milik. Prima era salita agli onori della cronaca una pista Alvaro Morata, ma ora c’è il Milan che ha perso Zirkzee e ha bisogno di un titolare, così non si trascura la soluzione Tammy Abraham, rientrato sul finire della scorsa stagione dopo un lungo infortunio. Su di lui proprio il Milan che oltre al titolare, cioè eventualmente Morata, cerca anche un vice. Duello di mercato tra Torino e Milano. In uscita, invece, restano cedibili Kostic, Rugani, De Sciglio e Miretti, mentre Gatti, che ha ricevuto un paio di accostamenti dalla Premier League, dovrebbe rimanere a Torino, probabilmente con un ruolo iniziale di prima riserva vista la pista Todibo in entrata, ma con tre competizioni da giocare ci sarà spazio per tutti. Su questo aspetto sarà da capire la strategia di Motta, che a Bologna più volte ha affermato di volere rose corte, per non avere scontenti, ma con oltre 50 partite da giocare, che possono anche diventare di più, un minimo di rotazioni le dovrà imbastire.

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