Juve, 300 vittorie di Allegri in Serie A: “Mantenere la pressione e vincere le partite”

Il tecnico taglia il traguardo delle 300 vittorie in Serie A, davanti a lui solo Nereo Rocco con 302 e Giovanni Trapattoni con 352: sono 200 con la Juve

di MANUEL MINGUZZI -
22 gennaio 2024
Max Allegri

Max Allegri

Torino, 22 gennaio 2024 - Tripla cifra tonda per Massimiliano Allegri in Serie A. Il netto successo di Lecce, oltre a regalare la momentanea vetta alla Juventus, ha portato il tecnico livornese a raggiungere la quota di 300 vittorie in Serie A. E’ il terzo allenatore più vincente di sempre in Italia alle spalle, per ora, di due mostri sacri come Nereo Rocco e Giovanni Trapattoni. Il primo è vicino, a quota 302, il secondo un po’ più lontano ma non irraggiungibile a quota 352. La gran parte di questi successi, come ovvio, sono arrivati con la Juventus, dove anche lì Allegri è arrivato a cifra tonda con 200 vittorie in 287 partite a fronte di 48 pareggi e 39 sconfitte. Insomma, Allegri vince e tanto, lo fa a modo suo, con la sua idea di calcio, che può piacere o no, ma che spesso ha dato risultati nonostante le critiche. E anche ieri, a chi gli ha chiesto conto del gioco della Juve, ha risposto così: “Mi rifaccio ad una frase di Lippi che diceva che quando sei alla Juve, al Milan o all’Inter è normale essere criticati. Alla Juve ancora di più. Bisogna solo lavorare a mantenere la pressione cercando di vincere partite”. E quest’anno la Juve in Serie A vince tanto, con 16 successi, al pari dell’Inter, una sola sconfitta, il famoso 4-2 col Sassuolo, e 4 pareggi, risultati che la pongono, con una partita in più, in testa alla classifica in attesa del recupero tra Inter e Atalanta del 28 febbraio. I bianconeri, dunque, potrebbero arrivare allo scontro diretto di San Siro del 4 febbraio in testa alla classifica considerando che nel prossimo turno il calendario è favorevole con l’impegno interno contro l’Empoli mentre la squadra di Inzaghi sarà messa alla prova nella difficile trasferta di Firenze.  

Percorso nato nel 2021

Dopo i grandi trionfi con gli Scudetti in serie, Max Allegri è tornato alla Juve dopo la difficile annata di Pirlo, in un percorso medio lungo che ora sta ricavando i frutti della risalita. Smaltite le vicende extracampo che hanno inficiato la stagione scorsa, anche se le indagini a Roma sono ancora in corso, la Juve ora ha ritrovato serenità nel lavoro, ritmo, rendimento e di nuovo una difesa di ferro con 12 gol subiti in 21 partite, solo due in più dell’Inter che deve ancora recuperare una partita. I bianconeri segnano meno dei nerazzurri, ma è comunque un rendimento sufficiente per tenere il passo Scudetto: “Abbiamo iniziato un percorso nel 2021 e andiamo avanti - ancora Allegri - Ringrazio tutti per il lavoro svolto e per quello che stanno continuando fare. Il gruppo lavora bene e si sta zitti perché nel calcio si viene smentiti facilmente. Ora cerchiamo di vincere più partite possibili”. Con una Juve tornata competitiva ai vertici si può sbloccare qualche operazione in entrata, tornare cioè attrattivi sul mercato in vista di una estate che dovrà essere incentrata anche sul ritorno nel palcoscenico europeo. Nel frattempo, nessun proclama da parte di Allegri sullo Scudetto: “Primo posto? Dobbiamo continuare a lavorare e cercare di rendere possibili le cose impossibili. Cercheremo di fare il massimo e se qualcuno arriverà sopra di noi gli faremo i complimenti”. E a trainare questa Juve c’è un ritrovato Dusan Vlahovic, autore di un’altra doppietta: “Aveva bisogno di recuperare perché veniva da un infortunio - ancora Max - La scorsa stagione aveva sofferto molto e faceva fatica a livello psicologico. Ora è più sereno e alleggerito”.

Vlahovic: “Sto meglio”

Sei gol in cinque partite. Con questo bottino Dusan Vlahovic si è ripreso la Juve e dato una bella accelerazione alla lotta Scudetto che coinvolge la Vecchia Signora. Gol peraltro tutti decisivi, partendo da quello di Frosinone, poi quello di Salerno allo scadere e infine le due doppiette decisive contro Sassuolo e Lecce: fanno undici gol in diciannove partite di campionato. La Juve ha ritrovato il suo bomber: “Sono contento per aver aiutato la squadra - l’umiltà di Dusan nel post partita al Via del Mare - Le mie doppiette non sarebbero possibili senza l’aiuto dei compagni e quindi li ringrazio”. Vlahovic ha dunque ritrovato forma, fiducia e serenità: a livello psicofisico ora è al top. “Cosa è cambiato? Sto bene fisicamente, non ho cambiato nulla e ho continuato a lavorare come sempre. Cerco di prendermi cura del mio corpo e dormire bene, ma sono cose che facevo anche prima. La vera differenza è che sto bene dal punto di vista fisico”. In generare con la Juve sono 34 gol in 84 partite.

Mercato: tutto su Koopmeiners

 

C’è poi il mercato di gennaio. La Juve ha piazzato il colpo Tiago Djalò, giocatore a Torino per visite e firma, ma andrà aspettato perché di ritorno da un infortunio al ginocchio, poi sul resto con molta probabilità si resterà così, valorizzando ciò che c’è. In uscita resta invece Moise Kean con cui si cerca una quadra con l’Atletico Madrid che prima deve cedere Correa per far posto al nazionale azzurro. Dovrebbe essere l’ultima operazione della sessione invernale. Il grosso, invece, si farà a giugno. Soprattutto a centrocampo dove Giuntoli punta ad un grande colpo in entrata. L’obiettivo numero uno è Teun Koopmeiners dell’Atalanta, ormai uomo mercato corteggiato da mezza Europa, per cui potrebbero servire circa 40-50 milioni. Cifra alta, molto, per le casse bianconere ancora sotto osservazione, motivo per il quale potrebbe servire una plusvalenza per finanziare l’operazione oppure scontare il prezzo con una contropartita tecnica. In questo caso si parla di un possibile inserimento di Soulè, in questa stagione in prestito al Frosinone. La pista Samardzic, invece, sembra essere decisamente più fredda: se la Juve dovrà indirizzare delle risorse lo farà sull’olandese della Dea. Leggi anche - Super Vlahovic: 0-3 al Lecce e Juve in testa

 

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