Juve, Allegri in o Allegri out? I viking si schierano: “Non vogliamo Motta”

Da mesi il tifo juventino è diviso sulla figura di Allegri. Molti lo contestano, una parte dello Stadium lo difende. I Viking si schierano: ‘Max portaci la Coppa’

9 maggio 2024
Massimiliano Allegri

Massimiliano Allegri

Torino, 9 maggio 2024 - Il tema del giorno non sembra più essere la Coppa Italia, la Juve può riportare un trofeo in bacheca dopo tre anni, bensì il futuro di Max Allegri. Allegri in o Allegri out? Ormai tutti rispondono a questa domanda e, se tanti tifosi bianconeri risultano stanchi del lavoro del tecnico livornese, una parte di Juventus Stadium continua ad andare in direzione contraria. Nelle ultime partite casalinghe si sono sentiti cori in sostegno di Max, una parte dello Stadium ha fischiato, mentre nei giorni scorsi il gruppo dei Viking si è espresso in maniera chiara con un post su Instagram. La posizione è netta: avanti con Allegri. Anzi, nel messaggio viene proprio espresso il totale no verso Motta e Conte. ‘Roma, finale Coppa Italia e Bologna ci saremo per vincere e dire che Motta e Conte non li vogliamo! Max portaci la coppa Italia!’ Il messaggio dei Viking che dunque non passa inosservato. Dall’altra parte c’è la dirigenza, che mai e poi mai può prendere una decisione influenzata dal parere del tifo e andrà avanti per la propria strada. A oggi la scelta sembra essere quella di un cambiamento nonostante l’anno di contratto rimasto a Max Allegri fino a giugno 2025. I candidati per la sostituzione sono noti. Il primo è Thiago Motta, per molti già della Juve, ma il tecnico del Bologna vuole decidere il suo futuro a obiettivo raggiunto. Parlerà con i rossoblù e capirà se ci sono margini di manovra, ben sapendo che Giuntoli ha già pronto un contratto per lui che è solo da firmare. Ma attenzione ad Antonio Conte, che vorrebbe tornare e continua a tenere allacciati i contatti. Il tecnico salentino è il preferito di un’ala del Cda, anche per il suo dna bianconero e la capacità di aver riportato la Juve a vincere dopo Calciopoli. Ha il pregio di saper ricostruire ovunque, lo ha fatto anche a Milano, ma anche il difetto di lasciarsi sempre in attrito con la società di appartenenza (e alla Juve ne sanno qualcosa). Bisognerà aspettare ancora qualche giorno, perché da un lato il 15 maggio c’è la finale di Coppa Italia e fino ad allora Giuntoli non farà mosse, e dall’altro Motta vuole portare il Bologna in Champions senza distrazioni.  

Il mercato di centrocampo

Poi c’è il mercato estivo, che invece Giuntoli sta già portando avanti da tempo. Sarà rivoluzione a centrocampo, perché rientrerà Fagioli dalla squalifica e si andranno a cambiare alcune pedine, soprattutto quelle in scadenza che rischiano di non rinnovare come McKennie e Rabiot. Piace ovviamente Teun Koopmeiners, ma c’è la Premier e costa 60 milioni, così la dirigenza guarda anche ad altri profili, partendo da Martin Zubimendi e Mikel Merino della Real Sociedad, oppure Manuel Ugarte del Psg. Attenzione invece a Lazar Samardzic di cui si parla meno ma che è sempre un obiettivo di Giuntoli e potrebbe anche essere il meno costoso del lotto. A livello di costi molto dipenderà anche dalla salvezza o meno dell’Udinese.

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MANUEL MINGUZZI

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