Juve, Chiesa incontra Motta: si decide. Per Koopmeiners manca l’offerta giusta

Il numero sette è in uscita ma vuole capire da Motta se ci sono margini. Giuntoli preme per Koopmeiners: mancano 15 milioni

29 luglio 2024
Federico Chiesa

Federico Chiesa

Torino, 29 luglio 2024 – Si decide in questi giorni il futuro di Federico Chiesa. Il ritorno della squadra dal ritiro tedesco significa anche ritrovare i nazionali, tra questi Chiesa e i brasiliani. Andrà in scena un confronto tra l’attaccante esterno e il tecnico Thiago Motta, ma sempre con l’idea primario di cederlo a fronte di una buona offerta. Con Soulè diretto a Roma, oggi l’ufficialità, Chiesa pensa di poter trovare spazio nella nuova Juve ma la scadenza contrattuale al 2025 impone una riflessione per evitare il parametro zero. Poi c’è la pista Teun Koopmeiners, per cui ballano circa 15 milioni di differenza tra richiesta e offerta.

Chiesa e Motta: confronto per il futuro

Un rapporto da costruire, oppure da chiudere definitivamente. Federico Chiesa e la Juve sembrano ora due entità separate, ma il numero 7 sta ancora cercando di capire se può ritornare nei progetti tecnici del club e dell’allenatore Thiago Motta. Il tecnico ne ha parlato in maniera sbrigativa anche a margine dell’amichevole con il Norimberga, il giocatore resta in uscita, ma con la cessione di Soulè per Chiesa potrebbe anche esserci spazio nella Juve. E’ questo che vuole capire Federico da Thiago, se cioè esiste una preclusione a livello tecnico-tattico o se c’è margine per trovare minutaggio e importanza. A pesare, però, sono anche le condizioni contrattuali perché Chiesa è in scadenza nel 2025 e di fronte a Giuntoli c’è una scelta: cessione o rinnovo. Assolutamente da evitare un parametro zero. Molto, come sempre, dipenderà dalle richieste. Se arriverà una proposta soddisfacente dal mercato, almeno 20 milioni, la Juve cederà, altrimenti bisognerà trovare il modo di ricucire lo strappo.

Koopmeiners continua a costare 60

Si entra nella fase calda del mercato juventino. Si cerca la chiusura dell’operazione per Jean Clair Todibo, affare in prestito con riscatto, il giocatore ha già detto sì da tempo a Giuntoli, ma è a centrocampo che si cerca il vero colpo. Teun Koopmeiners è ancora una pista, ma il tempo stringe perché l’Atalanta non ascolterà proposte oltre la prima decade di agosto (non ci sarebbe tempo per un sostituto adeguato). Percassi ha ribadito la volontà di non cedere il mediano, che invece andrebbe volentieri alla Juve, ma serve una proposta da 60 milioni. Al momento la Juve è ferma 15 milioni sotto, ovvero a 45 più bonus. Da verificare se le cessioni di Soulè e Huijsen daranno ulteriore benzina al budget di Giuntoli, che peraltro è impegnato anche sugli attaccanti dove serve un esterno (forse due) e un vice Vlahovic al posto di Milik. Serviranno dunque altre cessioni, partendo da Rugani, passando da Szcesny, Kostic e McKennie (su cui la Fiorentina potrebbe dare una mano dopo Kean). Saranno due settimane molto calde quelle che separano la Juve dal debutto in campionato contro l’ambizioso Como di Cesc Fabregas che ieri ha piazzato il colpo Varane in difesa. Leggi anche - Calcio, Barcellona su Nico Williams MANUEL MINGUZZI

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