Juve, Chiesa o Yildiz per l’Inter: Allegri cerca la quadra nello scontro diretto

I bianconeri lasciano sul piatto due punti pareggiando con l’Empoli e l’Inter sfrutta l’occasione a Firenze: Allegri punta il turco per vincere lo scontro diretto, Chiesa ci prova

di MANUEL MINGUZZI -
29 gennaio 2024
Federico Chiesa

Federico Chiesa

Torino, 29 gennaio 2024 - Quello che sembrava un turno favorevole si è invece trasformato in un boomerang. La Juve ha mancato una occasione in casa con l’Empoli, espulsione di Milik e gol ingenuo del pareggio preso da Baldanzi nel finale, così l’Inter ne ha approfittato a Firenze, vincendo una trasferta ostica senza Hakan Calhanoglu e Nicolò Barella e con solito gol di prestigio di Lautaro Martinez. Nerazzurri ora in testa con un punto sui bianconeri e una partita in meno, si recupera il 28 febbraio contro l’Atalanta, e il match del 4 febbraio a San Siro può rappresentare un primo importante spartiacque: una vittoria bianconera riaprirebbe i giochi, un pareggio lascerebbe le cose invariate, la Juve potrebbe poi cercare di rientrare completamente in gara sfruttando le fatiche europee dell’Inter, mentre una vittoria nerazzurra complicherebbe quasi definitivamente la lotta Scudetto. Insomma, una partita che vale una stagione, soprattutto se si tratta del derby d’Italia.  

Yildiz in vantaggio su Chiesa

La scelta di Arek Milik contro l’Empoli non ha pagato. Max Allegri aveva optato per il polacco alla ricerca dei tre punti contro l’Empoli, lasciando fuori l’imprevedibilità del turco Yildiz, tra i migliori del recente periodo, ma la soluzione si è ritorta contro ai bianconeri per l’ingenuità dell’ex Napoli che si è fatto espellere per un brutto intervento da tergo a gamba alta. Eppure, nonostante l’inferiorità numerica, la Juve aveva trovato il vantaggio con il solito Dusan Vlahovic, ormai implacabile in area di rigore, ma stavolta la proverbiale tenuta difensiva ha vacillato su una innocua azione fuori area che ha portato Baldanzi, poco contrastato, a infilare l’angolino di Szczesny. Un pareggio che sa di beffa in un turno sulla carta più semplice. Invece di mantenere la testa, e con anche speranze di allungare, la Juve ha invece lasciato due punti all’Inter, cinica, un po’ in stile Allegri, nella trasferta di Firenze. Il successo al Franchi vale la nuova vetta per la banda Inzaghi con un punto di vantaggio e una partita in meno. Questo, però, non significa che la Juve debba obbligatoriamente vincere a San Siro. Anzi, per Allegri, ne siamo sicuri, un pari sarebbe utile a tenere la porta aperta in vista della primavera, se non altro perché a febbraio riparte il tour de force nerazzurro con la Champions League e una durissima doppia sfida con l’Atletico Madrid. Per una volta, i tifosi juventini saranno forse contenti di un avanzamento interista in Europa per accumulare, successivamente, nuove fatiche. Il tecnico bianconero deve però trovare la quadra in attacco, perché Milik sarà squalificato, Kean è ormai promesso sposo all’Atletico Madrid e Chiesa non è al meglio. Ad oggi difficile pensare una coppia diversa da quella composta da Vlahovic e Yildiz, con Chiesa possibile arma dalla panchina quando potrà spaccare la partita per tecnica, gamba e velocità. Qualche problema anche a centrocampo dove McKennie è in dubbio per un fastidio alla caviglia mentre Adrien Rabiot dovrebbe rientrare per dare equilibrio alla mediana. Il francese è reduce da un inizio di 2024 difficile a causa di un affaticamento al polpaccio e ad Allegri è mancata la pedina chiave del centrocampo, ovvero l’uomo in grado di dare qualità e inserimenti in avanti ma anche copertura nella fase di non possesso.  

Soulè: no all’Arabia. Juve su Zaccagni

Ma c’è ancora il mercato aperto e la Juve ragiona sulle strategie presenti e future. Intanto, nei giorni scorsi c’era stato un interessamento della Saudi League per Soulè, talento juventino ora in prestito al Frosinone. Soulé potrebbe essere uomo da plusvalenza per Giuntoli ma per ora non si muoverà: il giocatore avrebbe rifiutato la corte dell’Al Ittihad in Arabia. Vuole rimanere a Frosinone fino a fine stagione e contribuire alla salvezza della squadra di Di Francesco. A giugno, poi, si vedrà quale strada percorrere anche di comune accordo con la Juve, la quale potrebbe sacrificarlo per reinvestire in entrata sugli obiettivi più sensibili. In uscita attenzione anche a Federico Chiesa, che ha mercato in Premier League e non ha ancora rinnovato il contratto: pure lui potrebbe diventare uomo plusvalenza. Per fare cosa? Prendere un centrocampista di livello e un attaccante. Sul primo ruolo l' obiettivo di Cristiano Giuntoli è chiaro, per non dire chiarissimo: Teun Koopmeiners. Il mediano olandese dell’Atalanta è il prescelto per giugno, ma la volontà tecnica della società bianconera si scontra, per ora, con i costi dell’operazione. La Dea chiede circa 60 milioni di euro per Koopmeiners mentre la Juve imbastirà i primi colloqui a febbraio sulla base di 40. C’è tanta differenza e qualche plusvalenza a giugno potrebbe aiutare a muovere margine di manovra per Giuntoli. Non solo centrocampo, perché la Juve vuole fare qualcosa anche davanti, proprio nell’ottica di qualche possibile uscita e comunque per migliorare il reparto. Si guarda con interesse in casa Lazio. Prima idea Felipe Anderson, che resta in piedi, ma non c’è accordo sull’ingaggio, ora invece occhi su Zaccagni, che non sta rinnovando il contratto con il club biancoceleste. Il giocatore va in scadenza nel 2025 e la Juve si è inserita allacciando i primi colloqui nell’ottica di una potenziale cessione di Chiesa. Nulla di deciso, sia chiaro, semplicemente una pista da perlustrare in caso di eventuali evoluzioni sul mercato in uscita estivo. Infine, Dusan Vlahovic. Da tempo si parla del suo rinnovo di contratto, ma ancora la trattativa deve entrare nel vivo e probabilmente lo farà solo a fine mercato invernale, presumibilmente a febbraio. In ballo c’è un prolungamento del suo contratto in scadenza nel 2026, ma con l’esigenza di provare a ridurre il suo impatto a bilancio spalmando l’ultimo anno di ingaggio. Da questa trattativa passerà molto del futuro del serbo che a fronte del mancato rinnovo potrebbe essere messo sul mercato. Ma proprio ora che ha ripreso a segnare con costanza c’è tutta la volontà della società di raggiungere un accordo e trattenerlo.

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