Juve, emergenza per Motta: fuori in sette. Vlahovic e il rinnovo: avanti

Il tecnico senza l’attacco contro la Lazio, forse Cambiaso esterno alto con Yldiz centrale. Dietro le quinte si lavora al rinnovo di Vlahovic

di MANUEL MINGUZZI -
11 ottobre 2024
Thiago Motta

Thiago Motta

Torino, 11 ottobre 2024 – Rischio emergenza per Thiago Motta contro la Lazio alla ripresa del campionato dopo la sosta nazionali. Le assenze sono tante e pesanti tra infortuni e squalifiche. Fuori certamente ci sono Nico Gonzalez, Arek Milik, Vasilje Adzic, Gleison Bremer infortunati, e Francisco Conceicao, espulso col Cagliari e fermato dal Giudice Sportivo. A questi si vanno ad aggiungere anche Timothy Weah, oggi in dubbio, e soprattutto Teun Koopmeiners, che ha patito una lieve frattura scomposta della costa destra. Il totale fa sette se nessuno recupererà per i biancocelesti.  

Motta studia le soluzioni alternative

Se in difesa, per sopperire all’assenza di Bremer, ci sono maggiori soluzioni, in avanti serve sostituire due cardini del gioco offensivo come Teun Koopmeiners e Francisco Conceicaco. Una possibile soluzione può essere lo spostamento in avanti del jolly Cambiaso, in gol in nazionale e capace di giocare anche esterno d’attacco, magari con l’accentramento di Kenan Yldiz in veste di trequartista con Mbangula a completare il tridente con l’immancabile Dusan Vlahovic. Se davvero Motta non si fida ancora completamento di Douglas Luiz, ancora in fase di ambientamento, spostare il turco in una zona di campo più centrale può dare alla manovra juventina imprevedibilità tra le linee. A meno che non riesca a recuperare in extremis Timothy Weah che per velocità e guizzi può creare superiorità numerica in fascia. Per quanto riguarda Koopmeiners il comunicato di ieri non ha specificato i tempi di recupero, che saranno basati sulle sensazioni del giocatore e sui successivi controlli. Una situazione analoga l’ha vissuta Manuel Locatelli l’anno scorso e qualche settimana, per rivederlo in campo con un tutore, ci è voluta. Insomma, per i bianconeri, contro una Lazio in forma, si preannuncia una gara difficile, forse più del dovuto.  

Vlahovic e il rinnovo: si procede

Non solo campo, perché alla Continassa si lavora anche dietro le quinte e dietro le scrivanie per programmare il futuro, che nella mente di Cristiano Giuntoli contempla ancora Dusan Vlahovic. La situazione è nota, il contratto dell’attaccante scade nel 2026 e presenta un ingaggio a salire fino a 12 milioni di euro, cifra che la Juve vuole spalmare per abbattere i costi a bilancio. Di fatto, si tratta di diluire i premi su due stagioni e tentare un rinnovo fino al 2028. La trattativa è partita, ma non è ancora entrata nel vivo, perché ora come ora la massima concentrazione è sul campo e non si vuole distrarre Dusan proprio adesso che ha ripreso a segnare con continuità. Ma Giuntoli vorrebbe provare a chiudere entro dicembre, anche per mandare un segnale al mercato, ipotesi tuttavia difficile e che sembra richiedere tempi più lunghi. Inutile nascondere come da questa trattativa dipenda il futuro strategico dell’attacco. Se Vlahovic non dovesse rinnovare si potrebbe prendere in considerazione la cessione nell’estate 2025, a un anno dalla scadenza, per evitare ogni rischio di parametro zero ed è per questo che il direttore tecnico tiene caldi nomi altisonanti di mercato in caso di sostituzione. Attenzione allora a Victor Osimhen ora al Galatasaray ma ancora di proprietà del Napoli e Jonathan David, che non sembra intenzionato a rinnovare con il Lille.

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