Juve, Koopmeiners e Calafiori solo con contropartite: Atalanta e Bologna resistono
Giuntoli, su indicazione di Motta, lavora a mediano e difensore, ma costano tanto e serve uno sconto: no di Atalanta e Bologna
Torino, 25 giugno 2024 – Due le priorità fissate da Thiago Motta nei colloqui preliminari con Cristiano Giuntoli all’epoca dell’accordo con la Juve: Teun Koopmeiners e Riccardo Calafiori. Sono loro due le figure chiave del nuovo progetto juventino, fatto di possesso palla, calcio totale fin dal portiere, arriverà Di Gregorio al posto di Szczesny, costruzione dal basso e mediani pronti al classico box to box di stampo inglese. I piani tecnici, però, si scontrano con quelli economici visto che la missione di Giuntoli è un mercato sostenibile.
Servono sconti e contropartite, oppure…cessioni
Costruzione dal basso, significa partire dal portiere, prendersi qualche rischio, saper giocare fin dai primi metri. Si parte con Di Gregorio, il nuovo titoalre al posto di Szczesny diretto in Arabia, poi si passerebbe da Calafiori, che ieri sera in nazionale ha fatto vedere di cosa è capace. Usiamo il condizionale perché il giocatore è sotto contratto con il Bologna fino al 2028 e il club rossoblù non ha intenzione di venderlo. I costi si aggirano sui 50 milioni di euro, ma la Juve si ferma alla metà. C’è poi un tema da mettere sul piatto: i brutti rapporti tra Juve e Bologna dopo lo ‘scippo’ di Thiago Motta. Giuntoli, per ora, può mettere sul piatto la metà della cifra più qualche contro partita che però il Bologna rifiuta. Il pressing del direttore tecnico su agente e giocatore è forte, fortissimo, sperando che questo possa portare Calafiori a chiedere la cessione.
Koopmeiners a quota 60
Più o meno lo stesso discorso vale per Teun Koopmeiners, che è l'altro perno della rivoluzione calcistica bianconera. L’asticella fissata dall’Atalanta è di 60 milioni di euro e per ora sconti non ce ne sono. La Juve ne può mettere sul tavolo una quarantina, il resto sono contropartite tecniche. Dean Huijsen piace a Gasperini, ma la Juve lo valuta 30 milioni di euro e quindi significherebbe uno sconto cash della metà e l’Atalanta nicchia. Ci sarebbe anche Matias Soulè, valutato 40, anch’esso gradito al tecnico nerazzurro, ma su questo profilo aleggia la volontà di Motta di testarlo e dargli una chance in un reparto offensivo che dovrebbe vedere l’uscita di scena di Chiesa. Vlahovic sarà il centravanti, Yldiz e Soulè gli esterni più un paio di innesti dal mercato. Ma la Juve non può prendere tutto perché sommando Douglas Luiz, 20 milioni, Koopmeiners, 60, Calafiori, 40, e Adeyemi, circa 30, si arriva ad una cifra di 150 milioni che non è sostenibile a meno di corpose plusvalenze in uscita. Per ora, dunque, su Koopmeiners e Calafiori c’è forte resistenza, ma il mercato è lungo e Giuntoli conta di avere ancora qualche carta da giocare. Piani b? Sì, in difesa ce n’è uno e si chiama Jakub Kiwior ora all’Arsenal ma con un passato italiano a La Spezia. Il giocatore è stato ceduto dai liguri a gennaio 2023 per 25 milioni di euro più bonus.
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