Juve, mercato o forze interne per sostituire Bremer: la strategia

Il difensore brasiliano starà fuori per mesi, Giuntoli e Motta studiano il da farsi: sostituti interni o mercato?

di MANUEL MINGUZZI -
4 ottobre 2024
Jakub Kiwior

Jakub Kiwior

Torino, 4 ottobre 2024 – Rimanere così, e puntare sulle forze interne, oppure ricorrere al mercato? Enigma in casa Juve dopo il brutto infortunio di Gleison Bremer, lesione del crociato e operazione chirurgica, che rappresenta una brutta botta visto che priva il tecnico Thiago Motta del miglior difensore della squadra. Per ora sembra che la strategia sia non ricorrere agli svincolati, troppe incognite dal punto di vista fisico e non è che ci siano garanzie assolute di rendimento, mentre per gennaio qualcosa potrebbe muoversi quando riaprirà il calciomercato. Diversi i nomi sul taccuino tra possibili ritorni, difficile, e vecchi e nuovi obiettivi, alcuni molto costosi.  

Di nuovo Kiwior. Uno tra Djalo e Rugani torna?

Per ora si ragiona con le forze interne. La Juventus non è intenzionata a ricorrere al mercato e verrà utilizzato Cabal, che può fare anche il centrale, e alla bisogna qualche giovane della Next Gen, senza dimenticare che in mezzo può giocare anche Kalulu e che Danilo è tornato a mettere piede in campo dopo una serie di esclusioni iniziali. Si andrà avanti così. Per gennaio, invece, non è escluso un colpo in entrata per allungare le rotazioni, soprattutto se la Juventus dovesse andare avanti in Champions League fino a primavera. Piace sempre Jakub Kiwior, già cercato in estate dopo che era sfumato Calafiori in direzione Arsenal. Il polacco non è però l’unica soluzione al vaglio. Si potrebbe pensare al rientro di qualche ex che già conosce l’ambiente, anche se le opzioni sembrano difficili da praticare. Tiago Djalo, ceduto in Portogallo, potrebbe tornare buono, così come Daniele Rugani che in estate ha scelto l’Ajax e non l’Arabia Saudita. Un’altra opzione, molto complicata per gennaio, è Sam Beukema del Bologna. Thiago Motta lo conosce bene per averlo allenato in rossoblù e il difensore olandese, da due anni al Bologna, è stato prelevato per circa 9 milioni di euro dal campionato olandese dove giocava con la maglia dell’Az Alkmaar. Perché difficile? Perché il Bologna non cede a basso costo, lo ha dimostrato con Riccardo Calafiori, e soprattutto non lo farà a gennaio per un titolarissimo della difesa. I rossoblù, nonostante le cessioni di Calafiori e Zirkzee, vogliono riconquistare una qualificazione europea e difficilmente si priveranno di un titolare a metà stagione. E il prezzo, in ogni caso, con la ribalta della Champions League, è in costante crescita e già oggi può arrivare a 30 milioni di euro. Ci si penserà a tempo debito, perché la settimana termina con il Cagliari, poi sosta di campionato e successivamente di nuovo rumba con settimane da tre partite. Vietato distrarsi con questioni extracampo. La Juve, intanto, vince e convince. Angelo Di Livio, a Radio Bianconera, è soddisfatto del lavoro fatto fino a qui da Motta: “Serviva un allenatore con mentalità diversa e coraggio e Thiago era così anche quando giocava – le sue parole – Lui sorprende sempre a livello di formazione ma alla fine ha ragione. Ora i giocatori devono crederci, soprattutto dopo Lipsia. Sono convinto che Motta sia l’uomo giusto”.

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