Juve, parla il presidente Ferrero: “Rispettiamo le sentenze”. Bilancio a -120 milioni
La Juve approva il bilancio di esercizio, ma è pronta la ricapitalizzazione. Il presidente Ferrero si difende dalle critiche di arrendevolezza: “Rispettiamo le sentenze”

Il presidente Juve, Gianluca Ferrero
Torino, 23 novembre 2023 - La vicenda plusvalenze, le indagini sulla manovra stipendi: l’annata Juve è stata vissuta più nelle aule di tribunale che in campo. Infatti la squadra di Allegri è stata esclusa dalle coppe, ma ora lotta di nuovo per lo Scudetto nonostante un bilancio ancora da risanare. Approvato oggi dall’Assemblea degli azionisti, il bilancio di esercito bianconero presenta ancora 120 milioni di perdite, ma è già pronto l’aumento di capitale da 200 milioni di euro. L’Assemblea è stata ovviamente opportunità per gli azionisti di interloquire con i dirigenti e il presidente bianconero Gianluca Ferrero, il quale si è dovuto difendere dalle critiche di eccessiva arrendevolezza sulle vicende processuali che hanno coinvolto il club.
Ferrero: “Rispettiamo le sentenze”
Non è stato facile il primo anno da presidente di Ferrero: appena insediato ha dovuto affrontare due filoni processuali sul modus operandi del club sotto la gestione di Andrea Agnelli. Prima la vicenda plusvalenze, con un meno 15 in classifica poi ridotto a meno 10, poi l’indagine sulla manovra stipendi allo scoppio della pandemia dove la Juve se l’è cavata con 700mila euro di multa. Insomma, c’è stato meno utilizzo dei ricorsi da parte dei legali bianconeri e questo sembra non essere stato gradito da qualche azionista. Ma Ferrero si è difeso: “Mi hanno sempre insegnato a rispettare le sentenze - le sue parole in Assemblea - Appena nominato abbiamo avuto un processo a Milano dove usciamo con 15 punti di penalità e ci siamo difesi di fronte alle sedi competenti come il Collegio d iGaranzia del Coni. Combattiamo e arriviamo a 10 punti di penalità”. La penalizzazione fa rientrare la Juve in lotta nella zona Europa ma i processi proseguono: “Siamo arrivati all’ultimo grado possibile e ci siamo fermati, poi c’è stata la vincerà stipendi e abbiamo patteggiato. Mi sono calato le braghe? Abbiamo pagato 700 mila euro ed è finito tutto. Poi la Uefa, ma in quel caso non potevamo permetterci di stare fuori due o tre anni dalle coppe. Anche lì una sorta di patteggiamento e l’esclusione dalla Conference”. Insomma, il male minore per restare a galla e oggi i risultati si vedono con la Juve seconda in scia all’Inter. C’è stato anche modo di confrontarsi sulle vicende che hanno riguardato Niccolò Fagioli e Paul Pogba; questa la linea societaria. “Siamo molto dispiaciuti - ancora Ferrero - Su Fagioli c’è il massimo sostegno della società come già precedentemente espresso. Supportiamo il ragazzo nel suo percorso terapeutico. Su Pogba invece rimaniamo in attesa degli sviluppi del procedimento”. L’amministratore delegato Maurizio Scanavino ha fatto invece il punto sui conti bianconeri, frutto di un mercato all'insegna del rigore: “La campagna acquisti 2022/2023 è stata all’insegna dell’equilibrio finanziario cercando di mantenere la competitività della rosa - la sua analisi - Le operazioni più significative sono state gli ingressi di Kostic, Bremer, Milik e Cambiaso i cui costi sono stati recuperati dalle cessione di De Ligt e Kulusevski”. In ottica futura ci sarà probabilmente anche un cambio sponsor, con la parte amministrativa che cercherà un incremento ulteriore dei ricavi commerciali. Jeep è in scadenza e la dirigenza è già in trattativa con diversi brand per la sostituzione come main sponsor di maglia.
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