Juve, l’eroe Rugani ancora senza rinnovo. L’agente: “Ci chiameranno?”

Il difensore match winner con il Frosinone è in scadenza, l’agente chiede che la Juve alzi la cornetta per non avvicinarsi troppo al mercato estivo. Intanto Giuntoli sonda il mercato dei mediani. E Chiesa potrebbe partire

di MANUEL MINGUZZI -
27 febbraio 2024
Daniele Rugani

Daniele Rugani

Torino, 27 febbraio 2024 - Un gol salvifico quanto importante, in primis per rintuzzare l’assalto del Milan e poi per arginare il momento di crisi. Il guizzo da attaccante di Daniele Rugani, mestiere difensore, vale tanto nella corsa Champions della Juventus e vale tanto nel percorso di uscita da un tunnel arredato di 2 punti in 4 partite, che aveva sancito la fuga dell’Inter, ora a più 9, e l’avvicinamento pericoloso del Milan. Davanti ai bianconeri si staglia ora il match di Napoli, contro un’altra squadra in crisi, ma Allegri e Giuntoli puntano forte al secondo posto, che garantisce soldi in più e il ritorno in Champions League, con annessi 50-60 milioni di possibili ricavi aggiuntivi. Per fare mercato in entrata serviranno come il pane e in ottica programmazione futura potrebbero servire anche per proseguire con Max Allegri. Intanto, però, l’eroe di domenica è in scadenza di contratto e per ora la Juve deve ancora farsi viva nella trattativa per il rinnovo.  

L’agente di Rugani: “Ci chiameranno?

Chissà che quel gol a 95’, che può valere anche milioni in più a bilancio, non acceleri la trattativa per il rinnovo di contratto di Daniele Rugani, in scadenza a giugno e desideroso di restare a Torino con i colori bianconeri. Il suo agente Davide Torchia più volte nell’ultimo periodo ha mandato segnali alla dirigenza bianconera e vorrebbe arrivare ad una firma in tempi brevi per non avvicinare troppo il mercato estivo e la scadenza a giugno. La posizione dell’entourage è stata ribadita anche a Tv Play: “La Juve ci ha sempre dato positività nei suoi confronti e da parte nostra c’è totale apertura. La domanda è: ci chiameranno? - le sue parole. D’altronde, Rugani è uno di quei giocatori che fa sistema, che fa comodo dentro le rotazioni di una squadra di livello, perché lavora sempre, non crea problemi se non gioca e aspetta diligentemente il suo turno. Un giocatore che tutti vorrebbero avere: affidabile e pronto alla bisogna. Lo ha dimostrato proprio contro il Frosinone, mostrando un fiuto da prima punta nonostante sia un difensore: “E’ stato lucido perché per un difensore non è facile segnare allo scadere - ancora Torchia - Magari ti viene voglia di tirare una cannonata e invece ha fatto infilare la palla nell’unico pertugio. Era un momento delicato e mi auguro che questa vittoria sia uno snodo importante per la Juve”. E si sa che spesso che le stagioni svoltano sui dettagli, come successo all’Inter secondo Torchia: "Prima dello scontro diretto i nerazzurri hanno beneficiato di due rigori sbagliati nei minuti finali nelle partite contro Verona e Fiorentina. I dettagli fanno la differenza”. Intanto, la Juve deve guardarsi le spalle dal Milan piuttosto che guardare davanti all’Inter, che è uscita indenne da Lecce e mercoledì gioca il recupero con l’Atalanta e con la possibilità di salire a più dodici. Per Torchia, tra l’altro, i bianconeri non sono così superiori ai rossoneri: “Non voglio difendere Allegri che non ne ha bisogno, ma non è facile tenere saldo un gruppo di lavoro - ancora l’agente - La Juve spesso gioca sui nervi e i difensori hanno segnato molto, mi riferisco a Gatti, Bremer e gli altri. In generale penso che la Juve non sia così tanto superbirò al Milan e il secondo posto non è così scontato”.  

Soulé per Koopmeiners

Ma c’è un mercato da imbastire nell’ottica di un ritorno in Champions League ed è soprattutto a centrocampo dove si concentreranno gli sforzi di Cristiano Giuntoli. Piace Teun Koopmeiners, valutato circa 60 milioni dall’Atalanta, difficile per la Juve raggiungere quelle cifre, così il direttore tecnico pensa di inserire una contropartita, valutata circa 30 milioni, come Matias Soulè. Ma l’Atalanta potrebbe decidere di cedere solo per cash e il piano dovrà prevedere anche qualche cessione, che vedremo nel capitolo successivo. Koopmeiners è comunque il sogno di Allegri perché da solo ha segnato di più di tutto il reparto juventino messo assieme. In mezzo piace anche Lewis Ferguson del Bologna, ma Sartori lo valuta 40 milioni e anche in quel caso Giuntoli dovrà lavorare sulla sostenibilità di bilancio, senza dimenticare che i rossoblù sono in corsa Champions e con gli introiti dalla Uefa potrebbero decidere di tenere duro sul mercato in uscita. E molto dipenderà anche dal futuro di Rabiot, che è in scadenza e con cui trattare non è facile a causa della madre-agente che potrebbe richiedere cifre di ingaggio fuori mercato. Altri nomi sono Samardzic dell’Udinese e Sudakov dello Shaktar.  

Occhio a Chiesa

Ecco, la sostenibilità a bilancio significa anche in parte rifondare l’attuale ciclo tecnico con qualche cessione mirata che possa produrre un gruzzoletto da reinvestire. Oltre a Iling Junior, e forse Mathias Soulè, in casa Juve dovrà essere affrontata la situazione relativa a Federico Chiesa. Il rendimento del figlio d’arte non decolla e in ballo c’è anche il rinnovo del contratto in scadenza nel 2025. Chiesa potrebbe chiedere un adeguamento ma, a fronte di questa scarsa continuità e i numerosi acciacchi fisici, la Juve potrebbe rimanere ferma sulle sue posizioni e mantenere l’attuale cifra. Su Chiesa, allora, potrebbe muoversi la Premier League, magari sfruttando il palcoscenico dell’Europeo per alzare un po’ il prezzo. Si potrebbero incassare circa 40 milioni di euro, che consentirebbero alla Juve di investire altrove, puntando sulla titolarità di Kenan Yildiz. E sugli attaccanti c’è un nome che stuzzica la mente di Giuntoli e Allegri, ovvero Alfred Gudmundsson che ha già segnato 11 volte in stagione. Poi c’è sempre la chance a parametro zero di Felipe Anderson dalla Lazio, se non rinnovasse, e occhio anche a Zaccagni che potrebbe essere in uscita da Roma. Insomma, il futuro è già oggi nonostante la Champions sia ancora da certificare, ma nove punti di vantaggio sul Bologna sono un buon margine.

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