Juve, Tudor vede crescita: “Sono soddisfatto”. Buffon apprezza: “C’è condivisione”

Pareggio a Roma per la Juve e passi avanti sul gioco. Manca ancora un po’ di condizione per le idee di Tudor, ma l’impronta c’è. Buffon vede qualcosa di concreto: "I giocatori vanno dalla stessa parte"

di Redazione Sport
7 aprile 2025
Igor Tudor

Igor Tudor

Bologna, 7 aprile 2025 – La Juve c’è, oltre il pari. La rincorsa Champions non ha portato la seconda vittoria consecutiva, ma Igor Tudor ha visto una buona prestazione con la sua idea di calcio più verticale e aggressiva, soprattutto in un primo tempo ben disputato prima che la partita prendesse le pieghe della prudenza dopo il pari giallorosso. I bianconeri si sono espressi nei primi venti minuti di partita con baricentro alto, riaggressione, buone trame e anche una paratissima di Svilar a negare il vantaggio di Gonzalez, poi concretizzato da Locatelli con un sontuoso destro al volo. Insomma, la transizione dal calcio compassato di Motta a quello più energico di Tudor sta procedendo e il pareggio, in una delle partite più difficili da qui alla fine, può soddisfare.  

Tudor soddisfatto

La Roma era uno degli avversari peggiori per stato di forma, trend positivo, rimonta dalle retrovie e la Juve ha retto la scena, approcciandola nel migliore dei modi. E successivamente avrà partite in teoria molto più semplici, a eccezione della trasferta di Bologna. Il pareggio, dunque, tiene i bianconeri in corsa e lascia fiducia al neo tecnico che ha apprezzato la prestazione dei suoi: “Mi è piaciuto molto il primo tempo, abbiamo spinto e fatto cose interessanti – le sue parole – Nel secondo loro hanno cambiato sistema e abbiamo preso gol su un piazzato, che non è un dettaglio, ma la squadra ha finito bene la partita, con voglia di vincere. Sono contento”. Si intravede, dunque, un barlume, un fiammella di dna Juve con energia, pressing, giocatori più coesi e consapevoli in campo. L’idea di Tudor è chiara: mettersi nell’altra metà campo e comandare il gioco. I suoi hanno risposto molto bene in avvio, schiacciando la Roma che non poteva uscire, ma per reggere questi ritmi per novanta minuti serve anche un miglioramento sotto il profilo della condizione: ci vorrà tempo. Nel frattempo si vede il cambio di rotta e l’ambiente lo chiedeva. Gonzalez e Yildiz sotto punta e in zona più centrale si esprimono meglio, dietro la retroguardia a tre sembra funzionare e in mezzo la coppia Thuram-Locatelli svolge bene entrambe le fasi. Ora serve solo il ritmo partita per più tempo e per essere aggressivi dall’inizio alla fine.

Buffon: “Vedo maggior condivisione”

Una Juve diversa, più uguale al suo dna, alla sua storia, e quindi più connessa e collegata in campo l’ha vista anche il grande ex Gugi Buffon, oggi con un ruolo importante in nazionale. L’ex portiere era ospite degli studi di Dazn nel post partita e ha notato giocatori con maggior condivisione in campo, con un obiettivo tecnico-tattico e, di conseguenza, le prestazioni sono migliori. Dalla squadra slegata di prima si è passati a qualcosa di più concreto: “Vedo una Juve che scende in campo con qualcosa da dire, quindi i giocatori hanno una condivisione, un legame che li porta nella stessa direzione – le sue parole – Prima vedevo maggiori difficoltà e non vedevo la squadra pensare allo stesso modo. Ognuno dava una interpretazione delle cose e questo faceva apparire i giocatori slegati”. A favore della Juve ora c’è il calendario con due match contro squadre in lotta salvezza (Lecce in casa sabato e a Parma il 21), poi tre punti in teoria facili col Monza prima dello scontro diretto di inizio maggio col Bologna. La rincorsa continua.

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