Juve, rapporti freddi col Bologna: no a Calafiori, inserimento su Holm
Giuntoli non trova sbocchi per Calafiori, nemmeno con Kean, allora si inserisce su Holm: è tensione con Sartori. Capitolo Koopmeiners: c'è il sì del giocatore
Torino, 22 giugno 2024 – Bologna e Juve ai ferri corti. La vicenda Thiago Motta, che ha lasciato il rossoblù per la Juve, ha inasprito i rapporti tra i due club. Se non altro perché una delle prime richieste del neo tecnico bianconero è stata Riccardo Calafiori. La Juve ha immediatamente allacciato i rapporti con il suo agente e provato a prenderlo a prezzo di saldo, circa 25 milioni di euro, ma il club rossoblù, scottato dall’addio di Thiago, si è messo di traverso. Soprattutto a certe cifre. A oggi non c’è margine per trattare e i rapporti sono freddi, per non dire tesi visto che nelle ultime ore c’è stato un inserimento Juve per Holm.
Calafiori costa caro: nemmeno Kean serve
Cristiano Giuntoli ha provato a trovare un accordo per Riccardo Calafiori, ma una volta trovata la porta aperta presso il suo agente Lucci si è poi scontrato con il muro eretto dal Bologna. L’amministratore delegato Claudio Fenucci è stato chiaro ‘abbiamo informato il suo agente che non intendiamo muovere il giocatore’, e infatti la valutazione è schizzata tra i 40 e i 50 milioni di euro. Cifra irraggiungibile per la Juve che ci ha provato con Nicolussi Caviglia, Barbieri e anche con Moise Kean, ma si è sempre sentito rispondere no. La posizione da Bologna è netta: mai alla Juve. L’uscita di scena di Thiago Motta è stata giudicata rivedibile nei modi dalla dirigenza felsinea e questo ha posto un ulteriore veto sulla cessione del difensore, che peraltro è titolare agli Europei con Spalletti. Motta, di fatto, si è negato all’ipotesi di rinnovo e ha tenuto sulla corda il Bologna fino alla fine, mentre dall’altro l’entourage stava lavorando sotto traccia per trovare un accordo con la Juve. Nell’ultimo incontro tra Motta e Saputo, in cui il tecnico ha informato il presidente della sua decisione, probabilmente sono volati anche gli stracci e il rapporto si è chiuso nella maniera peggiore. Nel frattempo, consapevole che sotto qualcosa si stesse muovendo, il Bologna aveva iniziato a sondare Vincenzo Italiano che poi effettivamente ha firmato con il club. La strada per Calafiori, dunque, è parecchio in salita e non a caso Thiago Motta avrebbe fatto il nome di Kiwior che ha già allenato a La Spezia.
Mossa su Holm
Un puzzle strategico che si è composto di una ulteriore tessera nelle ultime ore. Il Bologna è forte su Emil Holm, tanto che ha già un accordo con il calciatore e ragiona per un prestito oneroso con riscatto con lo Spezia, cifra totale 8 milioni, ma Giuntoli prova a scardinare gli equilibri inserendosi in collaborazione con il Genoa. La Juve tenta di rompere le uova nel paniere al Bologna per cercare di arrivare a una apertura su Calafiori, con una manovra di disturbo che potrebbe portare lo svedese in bianconero per poi girarlo un anno al Genoa. Holm, però, si è già incontrato con i rossoblù tramite il suo agente e vuole la Champions dopo il mancato riscatto dall’Atalanta, ma questa ulteriore mossa denota i rapporti frizzanti tra Juve e Bologna dal post Motta in avanti. Holm non sarebbe infatti un obiettivo primario di Giuntoli e Motta che puntano su Di Lorenzo, bensì una manovra per sparigliare le carte e che potrebbe ridisegnare nuovi equilibri.
Koopmeiners: tentativo con Huijsen
L’altro grande obiettivo è Teun Koopmeiners, che dovrebbe andare a completare la mediana assieme a Douglas Luiz, Manuel Locatelli e Nicolò Fagioli, con il punto interrogativo rappresentato da Adrien Rabiot. L’olandese costa caro, circa 60 milioni di euro, cifra non sostenibile per il bilancio bianconero a meno di clamorose plusvalenze in uscita, così la strategia è sempre rappresentata dall’inserimento di qualche contropartita tecnica. Il nome è quello di Dan Huijsen, che per età e caratteristiche piace a Gasperini ma la valutazione di 30 milioni di euro è ritenuta alta dall’Atalanta, che si vedrebbe decurtare della metà il costo di Koopmeiners. La Juve è forte di un accordo con il giocatore, che dopo le piste inglesi dell’inverno scorso può rimanere in Italia con un progetto rinnovato e vincente a Torino. Tutto si gioca sulle decisioni dell’Atalanta: se resterà la richiesta di 60 milioni cash l’affare sarà quasi impossibile, se invece dovesse esserci una apertura a Huijsen ci saranno grandi possibilità di fumata bianca. Più facile, invece, la pista Douglas Luiz che è stata risolta grazie all’inserimento di Enzo Barrenechea al posto di Weston McKennie, che non ha trovato l’accordo per l’uscita dalla Juve e l’ingaggio all’Aston Villa. Conguaglio da 24 milioni di euro circa più Iling e Barrenechea e assieme a Douglas Luiz dovrebbe arrivare anche la compagna Alisha Lehmann che andrà a giocare nella squadra femminile bianconera. Infine, c’è il nodo Adrien Rabiot. Il francese per ora non ha firmato il rinnovo di contratto a 7 milioni l’anno, la stessa cifra di prima, e il mercato si muove con Bayern Monaco e Real Madrid potenzialmente interessate. Tutto si giocherà sulle offerte che arriveranno sul tavolo della mamma agente che potrebbe strappare contratti più vantaggiosi altrove. Rabiot si è trincerato dietro un ‘vedremo’ dal ritiro della nazionale e Giuntoli ha capito che è meglio cautelarsi. Sondato dunque Kephren Thuram del Nizza che costa tra i 25 e i 30 milioni di euro. Cifra comunque ragguardevole. Come noto, il club bianconero dovrà procedere a qualche cessione, partendo da Huijsen, valutazione 30 milioni, passando per Soulè, valutazione 40 e forse Chiesa, ancora 40. Nulla di nuovo nemmeno sotto il profilo dello sponsor. Il 30 giugno si chiude il rapporto con Jeep, 40 milioni l’anno, e la Juve non ha fretta. Lo scopo è recuperare almeno la stessa cifra e Riyadh Air si era spinta solo fino a 20 milioni l’anno per sei anni: no dei bianconeri. Se ne riparlerà in futuro. Leggi anche - Euro 2024, Neri Marcorè: "Calafiori stia tranquillo"
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