Juventus-Napoli 1-0, Gatti stende gli azzurri: la Signora torna prima in classifica
L'ennesima rete del difensore goleador firma il momentaneo sorpasso dei bianconeri all'Inter (i nerazzurri giocano sabato sera in casa contro l’Udinese) e l'ennesimo ko pesante per i partenopei, ormai fuori dalla lotta scudetto
Torino, 8 dicembre 2023 - La giornata 15 di Serie A si apre con il mai banale incrocio tra Juventus e Napoli: da una parte il 'risultatismo' e dall'altra il 'giochismo', oltre a una rivalità storica e sentitissima. In effetti il primo tempo, chiuso sullo 0-0 per caso, per gli errori dei rispettivi avanti (in particolare Kvaratskhelia) e per un miracolo di Szczesny su Di Lorenzo, sembrava confermare il trend, con gli azzurri a farsi preferire salvo poi incappare nello scarso cinismo già visto contro l'Inter. Nella ripresa sale in cattedra il 'corto muso' di Allegri e del suo nuovo 'bomber' che non ti aspetti, ma che ormai le difese avversarie si aspettano, eccome: Gatti buca Meret e consegna ai bianconeri un successo sofferto (e non è una novità) ma fondamentale per mettere ulteriore pressione proprio all'Inter, per il momento sorpassata in vetta alla classifica in quella lotta per lo scudetto che sembra aver assunto già le sembianze di un duello dal quale pare tagliato ormai fuori il Napoli campione d'Italia, che curiosamente nello scorso campionato appose un mattone decisivo per la conquista del titolo proprio all'Allianz Stadium. Altri tempi, per entrambe le contendenti.
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Le formazioni ufficiali
Allegri si affida al consueto 3-5-2, aperto da Szczesny, protetto da Gatti, Bremer e Danilo: i quinti sono Cambiaso e Kostic, con McKennie, Locatelli e Rabiot in mezzo al campo e il tandem Chiesa-Vlahovic in attacco. Mazzarri risponde con un 4-3-3 che tra i pali vede Meret: a destra c'è Di Lorenzo, a sinistra Natan, mentre al centro della difesa stazionano Rrahmani e Juan Jesus. La mediana annovera Anguissa, Lobotka e Zielinski, mentre il reparto avanzato è composto da Politano, Osimhen e Kvaratskhelia.
Primo tempo
Il Napoli parte forte e guadagna subito un corner che, tuttavia, non dà esito, con la pressione della Juventus che si rivela perfetta. Gli azzurri collezionano altri due giri dalla bandierina, ma la prima chance è di marca bianconera, con Cambiaso che al 7' scocca un mancino che si spegne di poco fuori. La risposta degli ospiti non si fa attendere e arriva sul ribaltamento di fronte, con Di Lorenzo che spaventa Szczesny con un velenoso tiro-cross intercettato proprio sulla linea di porta. Al 9' è invece imprecisa la mira di Politano, servito da Anguissa. Il copione del match è chiaro e prevedibile: il Napoli controlla il pallino del gioco e la Juventus, sorniona, si chiude e quando può riparte. Al 18' i bianconeri sfiorano il vantaggio due volte nel giro di pochi secondi: prima Natan salva sul tentativo a colpo sicuro di Vlahovic, servito da Chiesa e poi, sul prosieguo dell'azione, McKennie manda alto la palla su rovesciata. Gli azzurri replicano con Kvaratskhelia, che al 24' spedisce fuori la sfera con il destro. E' la spia della voglia del georgiano di entrare da protagonista nella partita: in realtà non ci siamo ancora, perché al 28' il numero 77 sciupa incredibilmente sull'uscita imperfetta di Szczesny sul precedente ottimo suggerimento di Osimhen. Il portiere polacco si riscatta al 38' sulla conclusione a botta sicura di Di Lorenzo, innescato da una deviazione fortuita sulla punizione battuta da Zielinski. E' l'ultima emozione di un primo tempo non indimenticabile ma comunque più frizzante del previsto che ha plasmato un pareggio a reti bianche che mal rispecchia quanto visto tra due squadre vive: meglio il Napoli per la quantità e la qualità delle occasioni create, al netto dei rimpianti per i tanti sprechi fatti, con Kvaratskhelia a finire clamorosamente dietro la lavagna, mentre nel caso di quella confezionata da Di Lorenzo sono da rimarcare i meriti di Szczesny, a dir poco miracoloso.
Secondo tempo
Le due formazioni rientrano con gli stessi effettivi. Non cambia neanche il copione, con gli azzurri sempre più propositivi: al 47' Politano innesca Zielinski, la cui botta sorvola di molto la traversa. Al 49' la Juve reagisce con McKennie, che serve Vlahovic, che di prima intenzione colpisce il palo: il fuorigioco dello statunitense vanifica subito qualsiasi emozione al riguardo. Tra esse ci sono i rimpianti bianconeri, che al 51' vengono clamorosamente cancellati dall'incornata vincente di Gatti, pescato da un gran suggerimento di mancino di Cambiaso. Il Napoli prova a reagire con Politano, che riceve da Zielinski e calcia al volo: la difesa bianconera devia la sfera in corner. L'esterno romano, come sempre, è uno dei più vivaci dei suoi e al 59' arma il colpo di testa di Anguissa dagli sviluppi di una punizione: la palla sfila di poco sul fondo. Mazzarri prova a scuotere i suoi pescando dalla panchina: dentro Elmas per Zielinski, ma al 66' è ancora la Juventus, con un destro di poco alto di Chiesa, a rendersi pericolosa. Anche Allegri mette mano alla panchina ma è obbligato a farlo alla luce dell'infortunio occorso a Vlahovic dopo un contatto in area con Juan Jesus: in luogo del serbo, che a dispetto delle impressioni iniziali sembra essersi fermato per un guaio muscolare, entra il grande ex Milik. Mazzarri cambia ancora: dentro Raspadori per Politano e Zanoli per Natan. Il Napoli alza il forcing ma, a differenza di quanto visto nel primo tempo, si tratta di una serie di attacchi sterili: merito anche della difesa di casa, guidata da un Danilo in serata di grazia in particolare sui palloni alti. Allegri cambia: dentro Kean per un esausto Chiesa e Alex Sandro per Kostic. All'85' Juan Jesus, in proiezione offensiva, colpisce di testa su suggerimento di Kvaratskhelia con la speranza di imitare l'omologo Gatti: niente da fare. Poco dopo ci prova Di Lorenzo su imbeccata di Raspadori, ma la palla colpisce solo l'esterno della rete. Mazzarri pesca di nuovo dalla panchina: scendono Kvaratskhelia e Lobotka e salgono Simeone e Cajuste, con quest'ultimo che, pronti e via e si becca un giallo per un fallo tattico. I 5' di recupero si aprono con due mosse di Allegri, che inserisce Iling-Junior per McKennie e Rugani per Cambiaso: il resto del 'garbage time' scivola via tra il nervosismo del Napoli, che quasi saluta già la lotta scudetto e l'euforia della Juventus, che la accende controsorpassando ancora l'Inter.
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