Juve, Tah e Skriniar: Giuntoli a caccia di difensori
Il direttore tecnico sul mercato dei centrali: corposo l’ingaggio dell’ex Inter, più economico Tah ma c’è concorrenza. E Fenucci toglie Lucumi e Beukema dal mercato
Torino, 15 novembre 2024 – Una priorità assoluta, emergenziale, urgente. Juventus a caccia di difensori, con un ragionamento ad ampio spettro. Due gli infortunati, Cabal e Bremer, uno in uscita, probabilmente Danilo, così per gennaio servirebbero due pedine, ma Giuntoli si scontra con esigenze di bilancio e di mercato, dovendosi barcamenare tra quello che vorrebbe fare e quello che potrà fare. Diversi i nomi sul taccuino, ma due davanti agli altri: Jonathan Tah e Milan Skriniar.
Situazioni diverse, entrambe difficili
Cristiano Giuntoli sulle tracce di Tah da diverso tempo. Il direttore juventino segue il centrale già dai tempi del Napoli e il fatto che oggi sia in scadenza al Bayer Leverkusen apre il ventaglio di soluzioni, ma con esse pure la concorrenza. Si potrebbe provare ad anticipare la concorrenza e fare un investimento a gennaio, difficile sia più di 10 milioni (ma il Bayer accetterebbe?) mentre per giugno si stanno muovendo tutti i top club, compreso il Bayern Monaco che aveva provato a prenderlo in estate ma il Leverkusen ha tenuto duro pur con il rischio di un parametro zero. Oltre ai bavaresi ci sono anche Real e Barcellona, insomma difficile battere quel tipo di concorrenza. Poi c’è il solito Milan Skriniar. Lo slovacco sembra deciso a lasciare il Psg, dove è ai margini, e la Serie A è pronta ad accoglierlo e lui apprezza. La Juve c’è da tempo, ma l’ingaggio da 9 più bonus è un ostacolo insormontabile senza un aiuto, o del Psg o del giocatore che dovrebbe decurtarselo. L’ipotesi prestito non sembra così preclusa, i parigini non vorrebbero tenerlo in rosa scontento, ma gli incastri economici sugli emolumenti frenano la trattativa con Giuntoli che non può appesantire il monte ingaggi a metà stagione, soprattutto a quelle cifre. Si può fare qualcosa, considerando la risoluzione con Pogba e i possibili addii di Danilo e Arthur, ma non a quei parametri. Ci sono altre idee, costose. Fenucci ieri ha tolto dal mercato i due centrali del Bologna: “A gennaio non si muoveranno giocatori importanti”, le sue parole a margine di una conferenza di presentazione di una partnership con Banca di Bologna, così Lucumi e Beukema potranno al massimo diventare obiettivi per giugno, ma sempre a cifre sostenute. I felsinei difficilmente scenderanno sotto i 25-30 milioni di euro, cifre comunque importanti e che potrebbero salire data la concorrenza dalla Premier, che ha visto Beukema giganteggiare ad Anfield, mentre su colombiano ci sono le due di Madrid. Resta allora sullo sfondo anche il nome di Jakub Kiwior, già emerso in estate e che Motta ha già allenato a La Spezia.
Canovi: “Juve sfortunata”
Un po’ di sfortuna in casa Juve, soprattutto nei giocatori cardine. Prima Gonzalez, infortunio muscolare, poi Bremer, crociato, poi Koopmeiners, costola, e infine Cabal, ancora crociato, Motta ha di fatto fare di necessità virtù, con la grande capacità di lanciare i giovani bianconeri, Savona in primis, trovando risorse interne laddove gli infortuni hanno falcidiato i top player. La capacità di un allenatore è anche questa, migliorare chi c’è, soprattutto i giovani che rappresentano un futuro tecnico ed economico di una società. Convinto della capacità di Motta è Dario Canovi, il papà di Alessandro che è l’agente dell’allenatore bianconero: “C’è stata sfortuna perdendo due difensori con un crociato, ma Thiago saprà riorganzzarsi e la Juve sta già pensando come intervenire a gennaio con due difensori forti”. Sicuro che la Juve ha intrapreso la strada giusta anche Antonio Caliendo, storico agente in passato di giocatori del calibro di Trezeguet e Boniek. A capo dell’area tecnica c’è uno dei migliori dirigenti in circolazione: “Giuntoli lo conosco fin dai dilettanti, quando era al Carpi – le sue parole a Radiobianconera – Ha fatto gavetta, è uno dei più bravi e di sicuro non ha bisogno di consigli. Skriniar? Per come gioca Motta sarebbe l’ideale”. Semmai, il problema è maggiormente relativo al rinnovo di Vlahovic, che potrebbe impattare sul prossimo mercato estivo. Se il serbo non rinnovasse si procederebbe a una cessione. Il pensiero di Caliendo: “Non so che politica stia attuando il suo agente, se la Juve ha preso Vlahovic significa che lo riteneva all’altezza ma se poi è cambiato qualcosa bisognerebbe fare questa domanda al tecnico”. Caliendo sta poi lavorando a una riforma del rapporto tra agenti e società nel mondo del calcio, forte della sua esperienza in entrambi i settori, essendo stato prima procuratore e poi presidente di un club: “Sarà una vera rivoluzione – le sue parole – Il 90% dei calciatori a fine carriera rimane senza soldi quando smette. Sto lavorando al rapporto tra società e calciatore e tra club e federazione. Sarebbe una svolta epocale”.
Occhio a giugno: piace Urbanski
Si sa, il legame di Motta con il Bologna dell’anno scorso è solido, i giocatori lo adoravano e lui amava la squadra. In estate ci ha provato con Calafiori, ma l’Arsenal ha offerto di più, poi con Ndoye, trattenuto dal Bologna, ora ci sta provando con Lucumi, ma Fenucci non lo cede a gennaio, mentre per giugno occhio a Kacper Urbanski. Il talento polacco classe 2004 piace a Thiago per la sua duttilità di palleggiatore, può giocare in mezzo, mezzala, trequarti e anche attaccante esterno, così gli uomini mercato hanno drizzato le antenne, anche perché Urbanski va in scadenza a giugno. Il Bologna ha una opzione per rinnovare di un anno ma Sartori è intenzionato a blindarlo e da tempo lavora a un prolungamento fino al 2028 o 2029. Molto dipenderà dal giocatore, che vuole avere spazio e ultimamente Italiano gliene ha concesso meno. Giuntoli e Motta lo seguono, ma se ne riparlerà più avanti.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su