Juve, ostacolo De Laurentiis su Di Lorenzo. Rinnovo Rabiot: si decide

Motta vuole il terzino ma il Napoli fa muro, Conte compreso. A centrocampo ore calde per il rinnovo di Rabiot: palla alla mamma agente

14 giugno 2024
Giovanni Di Lorenzo

Giovanni Di Lorenzo

Torino, 14 giugno 2024 – Thiago Motta vuole fortissimamente Giovanni Di Lorenzo e Riccardo Calafiori, ma per ora i rispettivi club di appartenenza fanno muro. Nella mente di Thiago e Giuntoli la futura difesa titolare sarebbe Di Lorenzo a destra, Calafiori, che Motta ha lanciato da centrale a Bologna, in coppia con Bremer, in mezzo e Cambiaso a sinistra, che il neo tecnico ha già avuto in rossoblù due anni fa. Due quarti sono già della Juve, appunto Cambiaso e Bremer, ma l’altra metà no e i costi delle operazioni sono alte per il bilancio juventino.  

De Laurentiis fa muro

L’asse Juve-Napoli va avanti a suon di rumors di qua e di là. Ci sarebbe stata una apertura di Giovanni Di Lorenzo alla Juve, unita al suo desiderio di lasciare Napoli a ciclo concluso, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo la realtà, che è rappresentata da Aurelio De Laurentiis e Antonio Conte. Da un lato c’è Motta, che vorrebbe Di Lorenzo, si narra anche di una telefonata tra i due, dall’altro c’è Conte, che vorrebbe tenere il terzino e lo ha fatto presente al suo agente. Poi c’è il Napoli, che chiederà una certa cifra e la Juve, che invece ne proporrà un’altra. Trovare una quadra e un accordo in queste condizioni non è facile. Di sicuro, il patron De Laurentiis non si priverà di Di Lorenzo a cifre di sconto, anzi. La Juve, inoltre, è impegnata su diversi fronti, partendo da Douglas Luiz, 20 milioni, passando da Teun Koopmeiners, almeno 60, e chiudendo con Calafiori, circa 40. Acquistare tutto non è possibile e in questo si inserirebbe Di Lorenzo con il Napoli che offre una valutazione tra i 40 e i 50 milioni di euro. A livello di bilancio e senza plusvalenze in uscita corpose, la Juve non può permettersi una tale asticella di investimento. Non a caso, il più vicino di tutti è Douglas Luiz grazie all’apertura dell’Aston Villa a una cifra di 20 milioni più Iling e McKennie. Ma lo schema contropartite può aver convinto i villans, ma non Atalanta, Bologna e Napoli. Giuntoli vorrebbe scontare Koopmeiners con Huijsen, vorrebbe scontare Calafiori con Nicolussi Caviglia e vorrebbe scontare Di Lorenzo con Barrenechea. Per ora è no su tutti e tre i fronti. La Dea continua a chiedere 60 milioni per l’olandese e anche il Bologna si è irrigidito su Calafiori ‘non vogliamo cederlo, abbiamo informato il suo agente’ Fenucci dixit ieri, con una valutazione da 40 milioni di euro in su.  

Rinnovo Rabiot: palla all’agente

Non solo acquisti ma anche rinnovi. I casi più delicati sono quelli di Adrien Rabiot e Federico Chiesa. Sono situazioni diverse. Il francese è in scadenza, l’esterno ha ancora un anno di contratto. Il rapporto tra Motta e Rabiot è molto solido e il tecnico vorrebbe continuare con il centrocampista della nazionale, ma ora la palla passa alla mamma Veronique che dovrà dare, o meno, il suo benestare alla proposta di rinnovo della Juve alle stesse cifre di prima. La possibilità che sul tavolo esistano proposte più remunerative in giro per l’Europa c’è, ma Rabiot potrà godere a Torino del ritorno in Champions League e della possibilità di tornare ai vertici con un calcio offensivo e propositivo, che esalti le qualità di tutti, soprattutto le sue che lo farebbero diventare il Lewis Ferguson della Juve. Thiago ha fatto faville con lo scozzese, il tuttocampista, e potrebbe fare esattamente la stessa cosa con il francese, seppur con due motori diversi e caratteristiche tecniche diverse. Tutta da verificare la posizione di Federico Chiesa. Il suo ultimo anno di contratto impone una riflessione: o rinnovo o cessione. Si dice che non sia più centrale nei piani della Juventus dopo l’arrivo di Motta e potrebbe diventare pedina da plusvalenza per reinvestire sul mercato in entrata. Su di lui c’è forte la Roma, contatti con l’agente, più del Napoli, ma i costi si scontrano con i parametri a bilancio dei giallorossi. Per il cartellino servirebbero almeno 30 milioni di euro e per l’ingaggio almeno 5 all’anno. Una terza via, per la Juve, potrebbe essere quella di rinnovare e poi cedere il giocatore, magari all’estero dove possono arrivare le offerte migliori dal punto di vista economico.  

Pasqualin: “Chiesa destinato alla cessione. Motta? Allenatore giusto”

Proprio di Federico Chiesa ha parlato un grande protagonista della storia del calciomercato, ovvero l’ex agente Claudio Pasqualin. Senza un rinnovo e con la scadenza contrattuale così vicina, la cessione del numero sette appare quasi inevitabile per la Juve che dovrà assolutamente evitare un parametro zero. Il tutto forse agevolato dal fatto che tatticamente Chiesa non rappresenta l’esterno ideale per Motta: “Io aspetterei l’Europeo, se fossi il suo agente – le parole di Pasqualin a Radio Bianconera – Se farà una buona manifestazione il mercato su di lui si accenderà e sarà più facile. Mi sembra probabile un trasferimento dato che non si è riusciti a rinnovare il contratto e la scadenza è tra un anno. Immagino poi che a livello tattico Motta non contempli un esterno con quelle caratteristiche”. E poi c’è proprio Motta, designato da Giuntoli come perno del nuovo corso juventino post Allegri. Per tanti, quasi tutti, e anche per Pasqualin, è lui l’uomo giusto: “Per moda si fanno le divisioni dei tecnici tra giochisti e risultatisti, sicuramente quella di Allegri non era una rosa di grande qualità e va sottolineato, ma sono convinto che Motta sia un profilo da Juve. Parla per lui il recente passato. Il suo Bologna giocava a memoria”. Ora toccherà a Thiago far giocare a memoria la Juve, con l'idea di tornare competitiva in Europa e in Italia, per giocarsi i campionati e le Champions. Ma servirà, ovviamente, un mercato di grande qualità.

MANUEL MINGUZZI

Continua a leggere tutte le notizie di sport su