Juve, Koopmeiners vuole lasciare l’Atalanta: ma incombe la Premier. In difesa piace Calafiori

Il mediano olandese esce allo scoperto: vuole lasciare i nerazzurri. La Dea continua a chiedere 60 milioni e la Premier può offrire cifre interessanti. La Juve è in corsa

di MANUEL MINGUZZI -
21 marzo 2024
Teun Koopmeiners

Teun Koopmeiners

Torino, 21 marzo 2024 – Dieci gol in venticinque partite, una doppietta allo Stadium pochi giorni fa e in totale ventisei marcature in 114 partite con la maglia nerazzurra. Teun Koopmeiners è il top player dell’Atalanta e su di lui si stagliano da tempo gli occhi del mercato, che erano già partiti l’estate scorsa con l’interessamento del Napoli, e proseguono ora con la Juventus in Serie A ma anche diversi club inglesi di Premier League. Una concorrenza spietata per i bianconeri che rischiano di avere meno argomenti economici rispetto ai club d’oltremanica. Ma Koopmeiners vuole cambiare aria dopo tre stagioni in nerazzurro, arrivò nell’estate 2021 dall’Az Alkmaar, e ha scelto i media olandesi per svelare le sue intenzioni. In una intervista al Telegraaf, Koopmeiners ha ammesso di voler lasciare Bergamo in estate, nella speranza di potersi trasferire in un club con cui fare un ulteriore step in carriera nel pieno della maturità a 28 anni.

Koopmeiners: “Ho detto tutto all’Atalanta”

Molto chiaro Koopmeiners nelle sue decisioni. Il mediano olandese ha già informato il suo attuale club della volontà di trasferirsi altrove, che sia Italia o Premier League, svelando anche come un anno fa fu il Napoli ad affacciarsi a lui ma senza trovare un accordo con la Dea. Sentite Koopmeiners: “Ho detto all’Atalanta che in estate voglio trasferirmi - le sue parole - Già l’anno scorso c’era stato un interesse concreto del Napoli, ma i club non hanno trovato una intesa. Spero che in estate si presentino le condizioni su cui riflettere”. Su di lui c’è forte la Juve, ma Koopmeiners costa tanto e le società di Premier League sembrano avere argomenti migliori a livello economico: “Io e la mia compagna stiamo molto bene in Italia, ma per certi club inglesi sopporterei anche la pioggia. Juve? Mentirei se dicessi che non mi arrivano notizie in tal senso, naturalmente leggo quello che si scrive in giro”.

Costi elevati

Per l’Atalanta è comunque prossima una corposa plusvalenza. Arrivato nel 2021 per 14 milioni di euro, già in parte ammortizzati, Koopmeiners oggi vale circa 50-60 milioni ed è una cifra proibitiva per i bianconeri che devono salvaguardare la sostenibilità a bilancio. Un investimento di quel tipo, senza una plusvalenza in uscita o con una contro partita tecnica, è praticamente impossibile anche a fronte dei possibili ricavi da Champions. Anche perché i club di Premier League hanno maggiori disponibilità economiche e in caso di asta partirebbero avvantaggiati. Ed è per questo motivo che Cristiano Giuntoli, nonostante le dichiarazioni di Koopmeiners, segue altri profili che corrispondono ai nomi di Merino e Zubimendi della Real Sociedad, a Lewis Ferguson del Bologna ma anche all’ex viola Sophyan Amrabat. Per la Juve è una missione molto complicata arrivare a Koopmeiners, perché dovrebbe sacrificare un giocatore in uscita o provare a convincere l’Atalanta con l’inserimento di Soulé, ma da Bergamo difficilmente ci sentiranno da questo punto di vista.

Soulé: “Non so se resterò”

Proprio Matias Soulè ha recentemente parlato a DSports, in una intervista tradotta da Tuttojuve, affermando come il suo futuro sia tutto da decidere. A gennaio, inoltre, c’era stata l’ipotesi Arabia, ma Soulè, dopo la salvezza con il Frosinone, punta con decisione alle Olimpiadi estive: “Olimpiadi di Parigi? Sono un sogno, ma non ho ancora parlato con la Juve e non so se resterò o meno. Quando arriverà il momento valuteremo”, le parole dell’argentino. E su gennaio Soulè ha parlato così: “L’Al Ittihad? Dopo il match con il Cagliari ne ho parlato con il mio agente e con il diesse della Juve, ma fin dal primo momento ho capito che non c’erano possibilità. Il futuro? Mi piacerebbe restare alla Juve”.

Riscatto Alcaraz: cifre alte

Sono tanti i fronti su cui deve lavorare la Juventus, compresi quelli interni non solo sui rinnovi, Adrien Rabiot la situazione più urgente, ma anche le eventuali conferme. Per esempio, su Carlos Alcaraz, prelevato a gennaio dal Southampton, balla un riscatto elevato di 49 milioni di euro, cifra che i bianconeri non avranno intenzione di spendere. Molto dipenderà dal finale di stagione della squadra ora in b inglese, perché a fronte di una mancata promozione si potrebbe aprire lo spiraglio di un nuovo prestito per l’argentino e la Juve sarebbe in pole position. In caso contrario, difficilmente Giuntoli investirà 50 milioni su di lui si proverà a ridiscutere l’accordo.

Occhio alla difesa: piace Calafiori

Non solo a centrocampo ci saranno innesti di mercato. La dirigenza valutare anche cosa fare della difesa, dove qualche pedina potrebbe uscire per cercare di produrre un sensibile miglioramento anche nell’ottica di un ritorno in Champions League. Se da un lato Daniele Rugani dovrebbe arrivare al rinnovo di contratto, lui è felice di restare e l’agente da tempo spinge in questa direzione, Alex Sandro quasi certamente lascerà Torino aprendo la porta a un nuovo innesto, possibilmente titolare e da affiancare a Bremer, Danilo e Gatti. Piace molto Riccardo Calafiori, classe 2002 ora al Bologna e cresciuto nelle giovanili della Roma. Con Thiago Motta, dopo l’esperienza a Basilea, Calafiori si è specializzato come difensore centrale con all’attivo 24 partite nell’attuale Serie A e con fondate speranze di rientrare tra i convocati di Spalletti per l’Europeo. Difficile, anche in questo caso, il tema costi, perché il Bologna potrebbe fissare asticelle da 30 milioni di euro e in ogni caso i discorsi saranno rimandati più avanti pere due motivi. Primo, in casa Bologna si vuole restare concentrati sulla volata Champions. Secondo, una eventuale qualificazione alla principale coppa europea darebbe nuove entrate al club di Joey Saputo e maggior forza nel provare a trattenere i propri talenti. Molto dipenderà anche dal futuro di Thiago Motta che ha il contratto in scadenza ed è proprio nel mirino di Giuntoli. Tutto da verificare, infatti, il futuro di Allegri, che ha contratto fino al 2025 ma resta in bilico, soprattutto dopo le recenti prestazioni. E qui bisognerà capire quale tipo di percorso vorranno intraprendere in società, perché da un lato si potrebbe spingere verso la riconferma, anche per motivi economici, oppure nel ritorno graditissimo di Antonio Conte, mentre dall'altro si vorrebbe dare vita a qualcosa di totalmente nuovo e affidarsi a Motta che ha portato il Bologna al quarto posto in classifica. Con Thiago alla Juve potrebbe essere più facile convincere pure Calafiori.

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