Juventus, non è finita con Koopmeiners. C’è Sancho se esce Chiesa

Giuntoli ancora al lavoro dopo l’acquisto del centrocampista olandese: si punta a Sancho se Chiesa va al Liverpool. Intanto Motta ha numeri da scudetto

di MANUEL MINGUZZI -
28 agosto 2024
Jadon Sancho

Jadon Sancho

Torino, 28 agosto 2024 – Assalto allo Scudetto. Assalto al mercato. Assalto alla diligenza. La Juve sembra tornata prepotentemente se stessa, ovvero aggressiva, tenace, dentro e fuori dal campo, ma stavolta con una filosofia calcistica moderna, che sradica un vecchio dna che poco aveva dato nell’ultimo periodo. Giuntoli e Motta guidano la risalita e oggi sembra essere tornato, in tutti i sensi, il derby d’Italia. L’Inter dovrà guardarsi bene dal nuovo corso juventino, a maggior ragione con un mercato scatenato che ha portato in poco tempo Gonzalez, Conceicao, oggi Koopmeiners e forse porterà pure Sancho.

Se esce Chiesa c’è Sancho

Due giorni di mercato caldi, caldissimi. La Juve cerca l’ultimo colpo, ma prima ha bisogno di una cessione: Federico Chiesa. Il figlio d’arte è in uscita, ma la pista Barcellona pare essersi bloccata per problemi di fair play finanziario e così si è aperta quella che porta al Liverpool. Dall’Inghilterra potrebbe arrivare nelle ultime 48 ore una proposta da 12 milioni di euro, cifra che la Juve riterrebbe congrua vista la difficile situazione contrattuale dell’attaccante. Chiesa si è svalutato, è un dato di fatto, ma piuttosto che il parametro zero anche 12 milioni vanno bene. Soprattutto, la sua cessione permetterebbe un altro innesto in avanti. Se davvero da Liverpool dovesse arrivare una offerta formale le possibilità che l’affare vada in porto sono alte, anche perché Chiesa è propenso ad andare in Premier avendo capito che il suo ciclo alla Juve è terminato. E dunque Giuntoli potrebbe buttarsi a capofitto su Jadon Sancho. Non è decollato lo scambio con il Chelsea con Sterling, così l’apertura alla Juve c’è e si parla di un prestito di un anno in diritto di riscatto, probabilmente senza obbligo, con una parte dell’ingaggio pagata dallo United. Una ‘bazza’ per la Juve che porterebbe a termine una operazione sostenibile a bilancio. Il giocatore apprezza la destinazione italiana e sarà una giornata di ulteriori contatti con l’Inghilterra per portare avanti la duplice operazione. In uscita c’è anche Filip Kostic per cui proseguono i dialoghi con la Fiorentina. Con due cessioni c’è ampio margine per chiudere Sancho.

Una Juve da Scudetto

Sono solo le prime due giornate, ma la Juve ha approcciato come meglio non avrebbe potuto. Sei gol fatti, zero subiti e un solo tiro in porta ricevuto. Certo, avversari non di primissima fascia, con la Roma test più probante, ma una filosofia di gioco già chiara, propositiva ma equilibrata, offensiva ma solida. Thiago Motta rules. A Bologna ha costruito la terza difesa della Serie A e alla Juve può fare ancora meglio, sfruttando davanti l’inventiva di un attacco che avrà un Vlahovic finalmente rifornito al meglio e il talento di Yldiz e Gonzalez ai lati. Insomma, c’è di che ben sperare per i tifosi juventini, anche coloro che avevano accolto con scetticismo la sostituzione di Max Allegri. Poi ci sono i primi dati, dopo le sensazioni. La Juve non aveva questo rendimento da Maurizio Sarri, sono passati 4 anni, e non manteneva la porta inviolata dopo due partite da dieci: è cambiato tutto. L’ulteriore dato ottimista è che Motta non ha praticamene utilizzato i nuovi innesti, soprattutto quelli da centrocampo in su. Due più due non fa sempre quattro e non è detto che il rendimento migliori immediatamente, ma di sicuro aver mostrato questo tipo di calcio, e questa concretezza, senza sfruttare il mercato e valorizzando i giovani è un altro dato interessante a supporto del nuovo tecnico. Il prossimo passo sarà inserire i nuovi, partendo da Koopmeiners in mezzo, il tutto campista al posto di Rabiot, e poi gli esterni e i fantasisti come Conceicao e Gonzalez, che dovranno non solo dare qualità in fase di possesso ma aiutare in quella di non possesso. Sacro mantra di Motta: equilibrio. Una Juve dunque diversa dal suo passato, ma con un percorso identitario ben tracciato, basato sull’atteggiamento e la mentalità a supportare uno stile di gioco di possesso, di costruzione da basso, pazienza e, soprattutto, grande attenzione difensiva. La prossima partita sarà la prima prova del nove contro un avversario di maggior rango, ma c’è la sensazione che il progetto sia nato sotto i migliori auspici e le migliori idee. E’ convinto della bontà della filosofia juventina Gigi Maifredi, un altro che fece il salto da Bologna a Torino, ma con poco successo. La storia di Thiago può essere ben diversa e anche Maifredi lo conferma: “Motta è molto abile, sta lanciando giovani talenti e non guarda all’età. Sono tutti calciatori da Juve e anche Thiago è un allenatore da Juve. Mi aspettavo potesse fare bene e dopo questo mercato è una Juve da Scudetto”.

Rabiot, ci prova il Milan

Novità anche per Adrien Rabiot, che ha rifiutato la proposta di rinnovo della Juve ed è tuttora senza squadra. Ultimate le vacanze post europeo, la mamma agente Veronique sta cercando squadra per il suo assistito, ma ancora non si è sbloccato niente. Rabiot cerca un club di respiro internazionale, europeo e di vertice, ma appare tutto abbastanza bloccato. Nelle ultime ore, però, emergono delle voci in orbita Milan, alla ricerca di un centrocampista di gamba e qualità che fornisca palleggio ed equilibrio. Il club rossonero dovrebber fare spazio al francese con una cessione, si pensa a Bennacer su cui c’è l’interesse dell’Arabia, ma in ogni caso ci sarebbe un innalzamento del monte ingaggi pur a fronte di un parametro zero. Rabiot guadagnava alla Juve circa 7 milioni e la mamma è a caccia di un contratto più remunerativo, aspetto abbastanza difficile in Serie A al Milan.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su