Juve, Sancho e Koopmeiners per la felicità di Thiago Motta: ma i costi sono elevati
Si continua a lavorare a Torino con le visite mediche al J Medical. Giuntoli imperversa sul mercato: proverà a regalare altri giocatori al nuovo tecnico
Torino, 10 luglio 2024 – Con l’arrivo di Khephren Thuram a Torino la Juve ha chiuso il primo trittico di acquisti con Michele Di Gregorio e Douglas Luiz, ma di certo il lavoro di Cristiano Giuntoli non è finito. La rivoluzione richiede tempo, anche se tra dieci giorni la Juve partirà in ritiro, e i prossimi due innesti dovrebbero essere in attacco e a centrocampo, dati economici permettendo. Gli obiettivi più sensibili sono Jadon Sancho e Teun Koopmeiners, mentre per la difesa si continua a puntare a Todibo.
Sancho costa 40 milioni
Rivoluzione anche in attacco, ovviamente Dusan Vlahovic escluso. Motta ripartirà dal serbo, ma ai suoi lati è certa la conferma di Yldiz e in più il nuovo mister vorrebbe lavorare con Soulè, ma sulla permanenza dell’argentino peserà il tenore delle offerte. A fronte di proposte succose Giuntoli ci penserebbe per poi reinvestire in entrata, anche se Matias gode dell’affetto del tifo juventino dato che al momento del suo arrivo al JMedical qualcuno si è lasciato andare a un eloquente ‘rimani qui’. Tutto da valutare il futuro di Chiesa, per la Juve può essere ceduto ma il giocatore punta ad andare in ritiro e convincere Motta. La Roma, infatti, ha messo tutto in standby a fronte della decisione di Chiesa di aspettare e valutare. Giuntoli conta di incassare almeno 30 milioni di euro però nessuno si è spinto fino a quella cifra. Insomma, a fronte di un tesoretto il direttore tecnico potrà andare all’assalto di uno degli obiettivi in entrata che corrisponde al nome di Jadon Sancho, inglese classe 2000 di proprietà del Manchester United e reduce dal prestito al Borussia Dortmund. Ceduto in Germania a gennaio, Sancho ha chiuso il girone di ritorno con 14 partite di Bundesliga e 2 gol a cui ha aggiunto 7 partite di Champions con una marcatura. Per ora la valutazione resta elevata, circa 40 milioni di euro, cifra che la Juve non intende pagare, ma si aspetta che i Red Devils possano abbassare le pretese più avanti nel mercato e aprire a un prestito con riscatto a determinati requisiti. Situazione da monitorare ma non certo imminente anche se il giocatore ha già dato il suo sì a Giuntoli.
Koopmeiners: resiste quota 60
L’altro pezzo da novanta che dovrebbe fungere da architrave della costruzione mottiana è ovviamente Teun Koopmeiners. Anche in questo caso, come successo con Riccardo Calafiori e il Bologna, l’Atalanta non abbassa la sua richiesta economica e rimane ferma su 60 milioni di euro. La Juve non può e non vuole pagarli ed è ferma a circa 40, motivo per il quale si cerca una cessione per avere un tesoretto e poter alzare eventualmente l’offerta. C’è il sì del calciatore a un ricco quadriennale, ma senza l’accordo con i club non si può procedere. Per ora la Dea si nega a qualsiasi sconto o contro partita tecnica, compreso Dean Huijsen, e a Giuntoli non resta da capire se continuare a perseguire la pista oppure virare altrove. Ma c’è ancora tempo, perché se la Juve dovesse procedere alla cessione di qualche esubero nelle prossime due settimane poi potrebbe assaltare Koopmeiners con l’avvicinarsi di agosto. Altra situazione da monitorare.
Psg-Huijsen. Todibo resta obiettivo
Dicevamo di Giuntoli in cerca di un tesoretto e una nuova pretendente si è iscritta alla lista per Dean Huijsen. Oltre a Bayer Leverkusen e Borussia Dortmund, anche il Psg ha mostrato interesse per il giovane difensore reduce dal prestito alla Roma. La Juve fissa una asticella di cessione alta, circa 30 milioni, tutto utile per poi reinvestire in entrata. Se non dovesse arrivare una offerta soddisfacente, Thiago Motta sarebbe pronto a valutarlo in ritiro e anche a inserirlo nelle rotazioni. Tutto può accadere. Di sicuro, alla Juve serve un difensore dato che il Bologna, anche con l’Arsenal, tiene duro su Calafiori sulla sua richiesta di 50 milioni, cifra inaccessibile per i bianconeri che hanno virato su Todibo del Nizza. Il difensore vuole lasciare il club, ci sarebbe una promessa di concedere la cessione a fronte di una chiamata importante, e quella della Juve è arrivata ma serve trovare un accordo sulla cifra del cartellino. Anche in questo caso non è facile. Si conta, però, sugli esuberi dato che sono in lista partenti Rugani, De Sciglio, Kostic e Milik. Più spinosa la situazione di Weston McKennie che è fuori dal progetto e dopo il rifiuto all’Aston Villa ancora di più. Il problema è che il suo contratto scade nel 2025 e per ora non sono arrivate offerte essendo accessibile a parametro zero tra qualche mese.
E Rabiot che farà?
Intanto c’è molta attesa sulle decisioni di Adrien Rabiot. Con l’eliminazione in semifinale per mano della Spagna, il centrocampista francese potrà sciogliere le riserve sul suo futuro. Ora per Rabiot ci sarà un periodo di vacanza, ma con la fine dell’Europeo dalla Continassa si aspettano una risposta definitiva sulla proposta di rinnovo fatta recapitare tempo fa sul tavolo della mamma agente Veronique. Proposta da 7.5 milioni di euro all’anno, da sponda Juve il massimo possibile, e la palla è tutta nelle mani del francese che deve scegliere se continuare oppure aprirsi alle offerte che possono arrivare da Inghilterra e Spagna. Saranno giorni decisivi anche perché, dal 30 giugno, Rabiot non è più formalmente un giocatore della Juve. Nel caso il francese non firmasse, come noto, Giuntoli punterebbe forte su Koopmeiners, ma non è da escludere un doppio innesto soprattutto se McKennie trovasse sistemazione assieme a Miretti, cercato dal Genoa e probabilmente in lista partenti. Locatelli e Fagioli, invece, sono destinati a restare. Il mercato entra nel vivo, ma la Juve non potrà fare a meno di qualche uscita programmata e studiata per arricchire il proprio budget.
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