Juve, si avvicina Todibo: si ragiona sulle cifre. Soulè-Roma: avanti tutta
Il difensore del Nizza può arrivare in prestito con obbligo di riscatto, si discute sulle cifre. Soulè spinge per Roma
Torino, 23 luglio 2024 – Giornata proficua per Cristiano Giuntoli che è in ritiro assieme alla squadra nel quartier generale Adidas. Il direttore tecnico della Juve sta lavorando quotidianamente per regalare le ultime pedine di mercato a Thiago Motta, difensore centrale, mediano e un esterno di attacco, per rendere la rosa sempre più competitiva su tre fronti. Il tutto, ovviamente, passando da qualche cessione (Soulè e Huijsen su tutti, ma occhio anche a Chiesa). Il prossimo tassello, quello più vicino, è Jean Clair Todibo.
Prestito con obbligo, si ragiona sulle cifre
Passi avanti da parte della Juve sulla pista Jean Clair Todibo. Il Nizza ha fissato una asticella sui 40 milioni di euro, chiedendo inizialmente una cessione definitiva, ma la situazione contingente, ovvero un accordo tra il giocatore e la Juve, ha imposto una riflessione in casa francese. Si segnalano dunque aperture dal Nizza, ora più disposto a ragionare sul prestito oneroso con obbligo di riscatto, abbassando anche leggermente la cifra totale sui 35 milioni di euro. Giuntoli potrebbe mettere sul piatto 8-10 milioni di euro di prestito oneroso e chiudere poi l’acquisto tra un anno e ora la partita si gioca sulla cifra del riscatto. Il Nizza intende chiedere cifre superiori ai 20 milioni, ma la Juve è convinta di poter arrivare a dama anche con qualcosa meno. Tutto fatto, invece, col giocatore che ha un accordo con il club bianconero e ha per ora chiuso la porta a ogni possibile alternativa. In definitiva, la Juve si può considerare molto più vicina a Todibo, il piano alternativo di Giuntoli dopo il no del Bologna a Calafiori, diretto a Londra sponda Arsenal per 50 milioni di euro. Con Todibo si chiude il pacchetto dei centrali con Gatti, Bremer e Danilo, mentre resta in uscita Rugani che vede raffreddarsi la pista Bologna (fermamente interessato a Hummels, svincolato dal Borussia, e Coppola del Verona).
Soulè-Roma, si va avanti
Non solo acquisti. La Juve ha bisogno di incassi, di plusvalenze per finanziare il mercato e strizzare l’occhio alla sostenibilità di bilancio. Matias Soulè è l’indiziato principale. Per ora è stallo tra Roma, Leicester e Juventus. Giuntoli preferisce la pista estera, che offre di più – 30 milioni rispetto alla richiesta di 35 – ma il giocatore preme per andare a Roma, con i giallorossi che offrono 25 più 4 di bonus. Anche nei confronti interni il giocatore avrebbe ribadito la sua scelta: rimanere in Italia. E allora Giuntoli non può chiudere totalmente la porta alla Roma e anche un incasso leggermente inferiore, ma comunque importante, può generare il tesoretto utile per il mercato in entrata. Sono i giorni anche di Federico Chiesa. L’attaccante è rientrato a Torino dopo il matrimonio e ha svolto le visite mediche di inizio stagione, per il viaggio di nozze ci sarà tempo più avanti, e ora come ora preme per un confronto interno per capire le strategie societarie. Chiesa non sarebbe centrale nel progetto di rilancio imperniato su Thiago Motta, ma vorrebbe comunque un chiarimento dall’allenatore per capire se ci possono essere margini per rimanere. Se non dovesse essere aria, Chiesa prenderebbe in considerazione una cessione ma con un requisito principale: giocare la Champions League. Servirebbe una proposta convincente dall’estero per battere nuove piste di incasso e fornire a Giuntoli un altro tesoretto da una trentina di milioni di euro.
Cosa succederà in attacco?
Dopo le cessioni la Juve andrà a caccia anche di attaccanti. Sugli esterni piace Jadon Sancho, ma c’è folta concorrenza, così come Adeyemi, e una delle ultime piste porta il nome di Francisco Conceicao, figlio d’arte del Porto. I portoghesi devono vendere e Conceicao può essere ceduto al miglior offerente e questo rischia di far scatenare un’asta, infatti il Lipsia ha già chiesto informazioni. Il costo è elevatissimo, 45 milioni di euro, ma la Juve potrebbe puntare sulla volontà di Conceicao di sbarcare in Italia. Un altro nome interessante da Oporto è quello di Wenderson Galeno, classe 1997 e valutato circa 25 milioni di euro. Il brasiliano viene da una stagione condita da 16 gol in 48 partite su tutte le competizioni. Attenzione anche al vice Vlahovic. Arek Milik è dato in partenza e nelle ultime ore sarebbe emersa una pista Mateo Retegui del Genoa. La Juve potrebbe offrire proprio il polacco, più il giovane Muharemovic, per cercare di ottenere uno sconto sul prezzo di Retegui. Se ne riparlerà più avanti, quando la Juve potrà contare su un budget rimpinguato da qualche altra cessione. Dean Huijsen, escuso dal ritiro tedesco, è fuori dal progetto e attende la proposta di un club di livello europeo. La Juve conta di incassare circa 30 milioni di euro.
Rabiot, si muove il Real
Non sarà un incasso, ma un parametro zero. Adrien Rabiot ha deciso di lasciare Torino e di non firmare il rinnovo di contratto proposto dalla società. Alla base una scelta professionale, forse anche dettata dalla separazione da Max Allegri, con cui ha sempre avuto un grande rapporto. Fatto sta che Rabiot vestirà un’altra maglia e il mercato europeo ha iniziato a muoversi. Lo corteggia il Real Madrid di Carlo Ancelotti, lo ha già avuto a Parigi, ma anche l’Atletico avrebbe sondato il terreno, mentre in Premier League c’è il Manchester United, senza Champions League, e soprattutto il Liverpool. A Rabiot la scelta, anche sulla base della proposta economica che mamma Veronique valuterà. Il suo posto dovrebbe essere preso da Teun Koopmeiners, o almeno questa è l’idea di Giuntoli, ma per ora non ci sono novità nella trattativa con l’Atalanta che non vuole cedere l’olandese e ha fissato un prezzo elevato di 60 milioni di euro. Rifiutate tutte le contropartite tecniche dalla Dea, la Juve medita di spingersi al massimo a 45 più bonus una volta portate a termine un paio di plusvalenze. Basteranno? Di sicuro, Koop ha già detto sì a Giuntoli per un quadriennale da 4 milioni a stagione.
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