Juve, intrigo Soulè: lui vuole la Roma, ma il Leicester offre di più

L’argentino è in uscita per fare cassa, il Leicester offre trenta milioni ma lui vuole la Roma. Parla Cambiaso: “Motta esigente”

di MANUEL MINGUZZI -
22 luglio 2024
Matias Soulè

Matias Soulè

Bologna, 22 luglio 2024 – Matias Soulè balla tra Leicester e Roma. L’argentino è l’indiziato per fare cassa e reinvestire in entrata, ma se da un lato le Foxes offrono di più dall’altro il giocatore preferisce Roma. Si vive su questo difficile equilibrio la trattativa per l’uscita dell’esterno mancino, al suo posto l’obiettivo è Sancho, ma questo stallo rappresenta un ostacolo e infatti il Psg si è inserito sul giocatore del Manchester United.

La situazione

Trattativa difficile per Matias Soulè. Cristiano Giuntoli cerca di generare una plusvalenza per poi investire in entrata, ma per ora la cessione dell’argentino vive su un sottile equilibrio tra richiesta economica e volontà del giocatore. La Juve voleva incassare almeno 35 milioni, ma a fronte di una offerta di 30 più bonus lo lascerebbe partire. Quella proposta c’è, è arrivata dal Leicester e per Giuntoli ci sarebbe il via libera, ma è il giocatore a frenare almeno per ora. Soulè vuole la Roma perché preferisce rimanere in Italia e apprezza De Rossi, il problema è che i giallorossi non si spingono fino alle cifre delle Foxes. Per ora siamo a 25 milioni di euro più bonus e la proposta per ora non soddisfa la Juve. Attenzione, inoltre, a un possibile rilancio del West Ham che da tempo segue Soulè ma ancora non ha formulato una offerta. Questo stallo in uscita complica i piani verso Jadon Sancho, il primo in lista per l’attacco. Sul giocatore del Manchester United si è inserito il Psg che può offrire condizioni economiche migliori rispetto al prestito con obbligo di riscatto impostato dalla Juve. Insomma, Sancho rischia di sfumare se il Psg promettesse un incasso immediato allo United. Non è un caso, infatti, che la Juve abbia aperto un canale con il Porto per Conceicao, classe 2002 e figlio d’arte. Dal Portogallo si mormora di una possibile offerta bianconera nei prossimi giorni. Il giocatore piace molto a Thiago Motta.

Spine anche da Huijsen

Non solo Soulè. Anche Dean Huijsen è un giocatore in uscita e Motta ha scelto di non puntare su di lui. Escluso dal ritiro in Germania, il giovane classe 2005 sta cercando la miglior sistemazione possibile. Lo cercano in Bundesliga, ma Stoccarda e Wolfsburg non sarebbero di suo gradimento, così si attendono ulteriori mosse dal mercato. Huijsen spera nella chiamata di qualche big ma per Giuntoli è un problema perché la valutazione è di 30 milioni e questa esclusione rischia di abbassare il prezzo. L’asticella minima è di 25 milioni e chissà che ad agosto il mercato non riservi sorprese, magari da qualche club di vertice in Germania o Francia. Non è un lavoro facile per Giuntoli perché fuori dal ritiro sono rimasti fuori anche Wojciech Szczesny, Weston McKennie e Mattia De Sciglio. Il portiere intende rimanere in Italia e aspetta un segnale dal Monza, l’Arabia non è una opzione, l’americano potrebbe invece tornare in patria con una proposta dell’Inter Miami di Messi, ma difficilmente la Juve potrà fare un grande incasso, mentre Mattia De Sciglio ha voluto specificare che l’esclusione non è dipesa da un infortunio ma da una precisa scelta della società. In sintesi: è rottura con questi tre giocatori.

In difesa continua il pressing per Todibo

In difesa, sfumato Riccardo Calafiori in procinto di passare all’Arsenal per 50 milioni di euro, resiste la candidatura di Jean Clair Todibo. Il centrale del Nizza ha già detto sì alla Juve su durata del contratto e ingaggio e attende che i due club trovino un accordo sul cartellino. Muro iniziale del Nizza che ha posto in essere una richiesta di 40 milioni di euro, mentre la Juve punta ad un prestito con obbligo di riscatto. Le cifre. Giuntoli pronto a offrire un prestito oneroso da circa 10 milioni più un obbligo di riscatto la prossima estate a cifre da definire. Non è detto basterà perché il Nizza punta a un incasso corposo immediato. Ci si continuerà a lavorerà nei prossimi giorni. Non ci sono invece novità per Teun Koopmeiners. Giuntoli ha un accordo con il giocatore per un quadriennale da quasi 4 milioni di euro, ma non c’è ancora una fumata bianca con l’Atalanta che continua a chiedere 60 milioni di euro. Giuntoli, una volta sistemate un paio di pedine in uscita, piazzerà una offerta da 45 milioni più bonus, cioè circa 50, sperando di trovare il sì della Dea.

Parla Cambiaso: “Motta molto esigente”

Intanto si suda in Germania dove Thiago Motta, nella sede del ritiro nel quartier generale Adidas, lavora alla Juve che sarà. Sono le prime basi della nuova filosofia calcistica basata sul possesso palla, sulla proposta di gioco offensiva e coraggiosa, con lo scopo di gestire il pallone e di gestire la partita. Si costruirà dal basso, partendo dal portiere e dai difensori. Tra questi ci sarà Andrea Cambiaso che Motta ha già allenato due stagioni fa al Bologna. Proprio il terzino sinistro ha parlato alla stampa dalla Germania. Cosa trapela? Quello che già si sa: ovvero che Thiago Motta è un allenatore esigente. “Motta ha grande mentalità, ha tanta voglia di lavorare ed è molto esigente – le parole di Cambiaso – Siamo una squadra giovane e questo lavoro può aiutarci molto. Ci farà bene”. Cambiaso, dunque, tornerà a fare il terzino ma la sua duttilità lo premierà: “Per ora mi sta usando da terzino, ma vedremo durante l’anno tra tre competizioni e possibili infortuni. Sono a disposizione. La mia fortuna è di essere abbastanza duttile”. Già nel Bologna Cambiaso ha aiutato molto la manovra dal basso, accentrandosi tra le linee interne per fornire soluzioni di gioco non solo in corsia laterale. Questo farà anche Motta che punta molto sullo smarcamento generale di tutti i giocatori in campo per consentire a chi è in possesso di avere più di una soluzione praticabile. Una rivoluzione alla Juventus.   

Continua a leggere tutte le notizie di sport su