Juventus, le ore di Thiago Motta: incontro con Saputo. Incombe Giuntoli

Lo spettacolo del Dall’Ara ha fatto vedere il gioco di Motta sotto gli occhi di Giuntoli: l’incontro con Saputo per dirimere il futuro

di MANUEL MINGUZZI -
21 maggio 2024
Thiago Motta

Thiago Motta

Bologna, 21 maggio 2024 - 75 minuti di calcio spettacolo, con un Bologna avanti 3-0 davanti agli occhi di un ammutolito Cristiano Giuntoli in tribuna al Dall’Ara. Thiago Motta ha fatto vedere che tipo di calcio è in grado di costruire con una squadra non allestita per la Champions, ma che ora è a pari punti con la Juve. Il tre a tre finale non sporca il lavoro del tecnico italo-brasiliano, corteggiato da Giuntoli da tempo per il dopo Allegri. Il segreto di Pulcinella. Motta non ha firmato il rinnovo con il Bologna nonostante la volontà del club emersa già dall’autunno scorso, ma tutto sarà sancito una volta che il mister avrà incontrato patron Saputo tra martedì e mercoledì, prima della festa in pullman per le vie della città.

Motta entro 48 ore

Il Bologna vuole tentarle tutte per tenerlo. ‘Lo legherei alla sedia’, la battuta scherzosa dell’Ad Claudio Fenucci, ‘proveremo a fare di tutto’ il commento del presidente Saputo al fischio finale di Bologna-Juve. Qualunque siano i requisiti di Motta, il Bologna vuole provarci in tutti i modi. Maggiore centralità sul mercato, innesti utili per la Champions e rinforzare una squadra forte ma migliorabile, rapporti interni con la dirigenza: tutto sul piatto tra oggi e domani quando Thiago e Joey si incontreranno e comunicheranno assieme quello che sarà. Addio, ipotesi più probabile, permanenza, più remota, ma i due vogliono eventualmente concludere con buoni rapporti per non sporcare e rovinare una annata attesa da 60 anni. La Juve attende, perché Motta è l’erede designato di Allegri e sul piatto c’è un biennale con opzione da 4 milioni di euro a stagione. C’è grande voglia in casa bianconera di dare vita al nuovo corso, ma di certo non si può annunciare Motta prima del dovuto, avendo l’allenatore contratto fino al 30 giugno e dovendosi appunto incontrare con Saputo in questi due giorni. Non sembrano esserci piani b alla Continassa e solo a fronte di una clamorosa decisione di Motta, cioè restare, si aprirebbero altri scenari. C’è chi dice ci sia già un accordo tra Motta e Giuntoli, anche chi sentenzia di una firma su un pre-contratto, tutte ipotesi negate dallo stesso Thiago alla vigilia del match con la Juve. Tutto sarà più chiaro tra 48 ore anche se dalla Spagna si mormora di un Barcellona interessato visti i continui dietrofront della dirigenza blaugrana con Xavi. Dopo l’allenatore, prima ipotesi dunque Thiago Motta, sarà tempo di mercato con due obiettivi principali. C’è ovviamente Teun Koopmeiners dell’Atalanta, che costa 60 milioni e con la concorrenza Premier che incombe, mentre in difesa si punta con decisione a Riccardo Calafiori, autore di una doppietta proprio contro la Juve. I prezzi lievitano, anche perché il Bologna dovrà girare il 40% al Basilea, a maggior ragione se il difensore dovesse andare agli Europei con minutaggio, ipotesi non più così remota dato che Spalletti ieri sera era in tribuna al Dall’Ara. Dai 30 milioni attuali si rischia di andare fino ai 40. La Juve, che avrà budget ma dovrà fare plusvalenza, è chiamata e centellinare al meglio le risorse nel solco di un calciomercato sostenibile e sano a bilancio. Non sarà facile.

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