Thiago Motta nel mirino per i cambi: “Li rifarei”. Ma la pazienza sta finendo

Juve, il tecnico sotto accusa per il cambio di Vlahovic, da lì il Milan ha preso il volo: Juve fuori anche dalla Supercoppa e i tifosi sono in subbuglio

di MANUEL MINGUZZI
4 gennaio 2025
Thiago Motta durante Juve-Milan di Supercoppa

Thiago Motta durante Juve-Milan di Supercoppa

Riyadh, 4 gennaio 2025 – Una clamorosa stecca sul primo trofeo stagionale. La Juve di Thiago Motta proprio non riesce a decollare e dopo aver accumulato un discreto ritardo in campionato è uscita, malamente, in semifinale di Supercoppa contro il Milan. Determinante la rimonta in pochi minuti nella ripresa dopo un primo tempo comandato, a causa di una sciocchezza di Locatelli, rigore causato, e una deviazione fortuita di Gatti con Di Gregorio inopinatamente fuori dai pali. I tifosi potrebbero imprecare contro la sfortuna, in realtà nel mirino c’è finito Thiago, per i cambi nella ripresa che hanno spento la squadra ridando fiato al Milan. Soprattutto la sostituzione di Vlahovic.  

Motta: “Rifarei tutto”

Alla Juve vincere non è importante, ma l’unica cosa che conta. Per ora, in questa prima metà di stagione 2024/2025 la Juve di Thiago Motta sta vincendo poco. In campionato, la sfilza impressionante di pareggi ha fatto scappare Atalanta, Napoli e Inter, mentre nel primo trofeo annuale, storicamente la Supercoppa, che era stata dichiarata obiettivo dal direttore Cristiano Giuntoli, è arrivata una clamorosa stecca e l’eliminazione in semifinale con il Milan. Un passo falso che incrina ulteriormente la fiducia dell’ambiente verso questo nuovo corso, che già aveva avuto un momento difficile dopo il pari con il Venezia e relative polemiche con Dusan Vlahovic. Proprio il serbo, oltre a Motta, è nel mirino. Si è inceppato, non segna e non incide, ma la sua sostituzione contro i rossoneri è quella incriminata, perché da lì in avanti la squadra di Conceicao ha preso il sopravvento. La Juve era in controllo per oltre un’ora di gioco, ma i cambi di Motta sembrano aver rimesso in gioco il Milan che si è preso la rimonta con un rigore e un autogol. Fortuna, certo, xG bassissimo, ma anche un cambio di inerzia evidente nel corso della partita. Motta sotto accusa, dunque, ma il tecnico rimanda al mittente tutto: “I cambi li rifarei, le decisioni si prendono in funzione di come si vede la squadra e a volte va bene e vinci, altre volte perdi”. E’ una difesa d’ufficio che non convince il tifo, ormai scottato da una prima parte di stagione difficile, che sembra aver tolto la Juve dai giochi Scudetto e ora pure dalla Supercoppa, non a caso Giuntoli, due settimane fa, ha riportato tutti sulla terra parlando di ‘obiettivo primi quattro posti’. Ma ottenere una qualificazione in Champions è obiettivo minimo rispetto agli investimenti di mercato e quanto fatto l’anno scorso da Allegri, che qualcuno inizia a rimpiangere. Motta ha ora due fronti di coppa, Champions e Coppa Italia, ma per arrivare fino in fondo avrà bisogno di ben altre letture e ben altre prestazioni. In mezzo c’è il mercato di gennaio, ulteriori investimenti per rinforzare una rosa debole in difesa, causa infortuni, e che necessita di attaccanti. Zirkzee, non a caso, è il primo nome. In ogni caso, per Thiago ora parte un lungo percorso per riguadagnarsi la fiducia della piazza, scesa ora ai minimi termini…

Leggi anche - Supercoppa, Conceicao ferma Motta: buona la prima

Continua a leggere tutte le notizie di sport su