Verso Torino-Juve: Allegri conferma la formazione. Il futuro del tecnico è un rebus

Gli undici che hanno battuto la Fiorentina potrebbero essere riconfermati, con Chiesa e Vlahovic davanti

di MANUEL MINGUZZI -
10 aprile 2024
Federico Chiesa e Max Allegri

Federico Chiesa e Max Allegri

Torino, 10 aprile 2024 – Sarà un derby molto importante quello di Torino. Da un lato la Juve vuole blindare la qualificazione in Champions League, dall’altro il Toro vuole rilanciarsi nella rincorsa europea. Reduci dalla sconfitta di Empoli, gli uomini di Juric cercano un riscatto che possa dare un sprint nel finale di stagione, mentre la squadra di Allegri, tornata alla vittoria tra la Coppa Italia con la Lazio e poi con la Fiorentina in campionato, sembra aver chiuso il brutto periodo di crisi che l’ha fatta precipitare a meno venti dall’Inter. Derby dunque per cuori forti e di importanza capitale.

Allegri pronto a riconfermare la formazione

Non ha particolari problemi di formazione Max Allegri, che a parte gli squalificati Pogba e Fagioli non potrà utilizzare Milik infortunato. Per il tecnico bianconero è probabile la conferma dell’undici che ha sconfitto la Fiorentina, quindi con Gatti, Bremer e Danilo in difesa, Cambiaso e Kostic quinti di centrocampo, Locatelli a dare ordine davanti alla difesa con McKennie e Rabiot ad equilibrare la struttura. In avanti, con Chiesa che ha smaltito gli acciacchi, ci sarà ovviamente Dusan Vlahovic. Panchina dunque per Yildiz, che sarà utilizzato a partita in corso, così come Iling e Kean, armi di gamba per il finale di partita. Qualche minuto potrebbe esserci anche per Alcaraz ma l’argentino deve ancora abituarsi del tutto al calcio italiano e su di lui pende un riscatto molto alto che sarà di ridiscusso a fine stagione. In ottica mercato, invece, con Kean e Milik verso l’uscita a giugno, Cristiano Giuntoli avrebbe messo nel mirino Alvaro Morata ora all’Atletico Madrid, per quello che sarebbe un gradito ritorno sia per i tifosi sia per Allegri. Il tecnico lo vede come l’attaccante ideale per i suoi meccanismi offensivi a due punti, cioè uomo di raccordo tra il resto della squadra e la prima punta. Non sarà facile ma Giuntoli ci proverà.

Allegri, Motta e Conte

Non si spengono invece i rumors sulla panchina Juve nel prossimo anno. Tre sono le possibili soluzioni. La prima è la permanenza di Allegri, che ha contratto fino al 2025 ma non ha ricevuto segnali di rinnovo dalla dirigenza. Il rapporto sembra vicino alla chiusura, soprattutto dopo il deludente inverno, ma in ballo c’è un ricco contratto e una proprietà che dovrebbe dare il via libera al cambio in panchina. Nel caso si procedesse su questa pista i nomi per la sostituzione sarebbero due. Cristiano Giuntoli ha ormai da mesi il pallino Thiago Motta. L’allenatore del Bologna è in scadenza di contratto e in questi due anni ha fatto un lavoro eccezionale per risultati, qualità di gioco e mentalità: è il prescelto del direttore in caso di cambio. Ma un’ala societaria terrebbe in caldo anche il possibile ritorno di Antonio Conte, proponibile vista l’uscita di scena di Andrea Agnelli. E’ stato proprio il tecnico salentino ad aprire il ciclo vincente durato poi nove anni e potrebbe essere richiamato per la stessa missione. Anche in questo caso, ci sono paletti economici da affrontare e niente affatto secondari tra l’eventuale chiusura del rapporto con Allegri e l’ingaggio di un nuovo allenatore, senza dimenticare una sessione di mercato estiva che dovrà rinforzare sensibilmente la Juve su tutti e tre i reparti.

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