Vlahovic il trascinatore: con lui è un'altra Juventus

Il serbo è in grande forma, sono già sedici i gol in stagione, e ora parte la caccia al primo trofeo con la Coppa Italia. Ma il rinnovo è da discutere

di MANUEL MINGUZZI -
4 aprile 2024
Dusan Vlahovic, attaccante della Juve

Dusan Vlahovic, attaccante della Juve

Torino, 4 aprile 2024 – C’è una Juve con Vlahovic e una Juve senza Vlahovic. Lo si è visto nelle ultime partite. Nelle ultime sette l’attaccante serbo ne ha saltate tre, una per infortunio e due per squalifica, e in quei match la Juve non ha mai vinto perdendo in casa con l’Udinese, pareggiando con l’Atalanta e perdendo all’Olimpico con la Lazio. Quando invece Dusan ha giocato sono arrivate due vittorie e due pareggi, considerando anche il match di Coppa Italia con la Lazio dell’altra sera. In totale sono 16 i gol di Vlahovic, già due in più di quelli segnati la scorsa stagione: il peso specifico della punta nel gioco di Allegri è fondamentale. Insomma, club e allenatore, se rimarrà perché incombe Motta, vogliono ripartire da lui e infatti da qualche settimana è partita la trattativa per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2026. Non sarà facile, perché gli ultimi due anni sono con ingaggio a salire sopra i 10 milioni e la Juve vuole spalmare l’ultimo per abbattere i costi a bilancio. Dusan accetterà? Forse sì, anche perché con l’agente i colloqui sono stati fino a qui proficui. Più di ogni altra cosa, però, conta il finale di stagione.

Vlahovic vuole un trofeo

La qualificazione in Champions League è fondamentale per la Juve che anche grazie a questo avrà più facilità a trattenere i big, in questo caso proprio Vlahovic e Rabiot, entrambi con un rinnovo da ottenere, ma senza coppa dalle grandi orecchie sarà più complicato. Poi c’è la rincorsa alla Coppa Italia che significa tanto per Dusan, alla caccia del primo trofeo in Serie A. Se in Serbia ha vinto una coppa nazionale e un campionato, da quando è sbarcato in Italia Vlahovic ha sollevato solo una Coppa Italia Primavera, perdendo invece le due finali giocate con la Juve in Coppa Italia e Supercoppa nella stagione 2021/2022. Vuole dunque il primo trofeo tra i grandi e la Coppa Italia sanerebbe in parte la crisi acuta di risultati avuta dalla Juve in campionato. Poi la Champions, palcoscenico naturale per un attaccante così e che potrebbe determinare il futuro tecnico ed economico della Juve. Non un aspetto secondario. Sotto questo punto di vista, per rintuzzare l’avanzata del Bologna, con anche Roma e Atalanta pericolose, le prossime due partite saranno determinanti. Si parte domenica quando allo Stadium arriva la Fiorentina di Italiano, che forse è più concentrata sulle coppe ma può ancora rientrare in un piazzamento europeo, e soprattutto il 13 aprile quando i bianconeri andranno all’Olimpico Grande Torino per il derby contro i granata di Juric, in forte risalita per le zone europee. Per la stracittadina Allegri dovrebbe riuscire a recuperare pure Milik, un’arma in più per un attacco sorretto quasi esclusivamente da Vlahovic e con un Chiesa che viaggia ancora di alti e bassi. Anche sul numero sette andrà trovata una quadra sul rinnovo del contratto in scadenza nel 2025: lui punta a restare, la Juve vuole confermarlo ma probabilmente senza adeguamento. Si tratterà. E chissà che in futuro Allegri non possa varare il tanto atteso tridente con Yildiz e Chiesa ai lati e Vlahovic punta centrale…

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