Lazio-Bologna 1-2: i rossoblu continuano a volare, ribaltati i biancocelesti all'Olimpico

La squadra di Thiago Motta vince in rimonta grazie al gol vittoria di Zirkzee

18 febbraio 2024
Bologna, l'esultanza per il gol di Zirkzee (Ansa)

Bologna, l'esultanza per il gol di Zirkzee (Ansa)

Roma 18 febbraio 2024 - Era una partita tra due squadre in salute, entrambe vincenti durante la settimana, e la sfida non ha disatteso le aspettative. Il Bologna vince in rimonta contro la Lazio al termine di una partita emozionante, giocata ad altissimo livello tecnico, tattico e fisico, degno della posta in palio in campo: un posto nella prossima Champions League. Alla rete iniziale di Isaksen, risponde prima El Azzouzi, poi è il talento di Zirkzee a mettere il sigillo che vale i tre punti per gli ospiti. I felsinei volano così a quota 45 e tronano a contatto con l'Atalanta quarta, la Lazio invece resta ancorata a quota 37 e vede la zona Champions allontanarsi a quota 8 lunghezze.

Primo tempo

Maurizio Sarri conferma le impressioni della vigilia e schiera Patric al posto dello squalificato Romagnoli in difesa al fianco di Gila. Cataldi c'è al posto di Rovella come vertice basso del centrocampo, mentre in avanti è confermato il tridente che ha regalato il successo in Champions League contro il Bayern. Sorpresa invece in casa rossoblu, con l'assenza di Freuler per squalifica, Thiago Motta rinuncia ad Aebischer dal primo minuto e schiera El Azzouzi come unico mediano, con Fabbian e l'irrinunciabile Ferguson al centro della linea a quattro alle spalle di Zirkzee. In difesa ancora Lucumí titolare al fianco di Beukema, mentre parte dalla panchina Calafiori.

Il Bologna parte forte con la propria manovra avvolgente e un palleggio insistito a cercare lo spazio per i propri solisti offensivi Zirkzee e Orsolini, ma la retroguardia biancoceleste regge bene l'urto. L'unico tentativo pericoloso degli emiliani è un destro dal limite dell'area di Ferguson, che sibila di poco alto sulla traversa della porta di Provedel. La Lazio invece è più diretta nella propria manovra e predilige una rapida verticalizzazione del proprio gioco, cercando di approfittare anche degli errori in costruzione dei rossoblu. Proprio su un'uscita sbagliata arriva il primo tentativo in porta del match per Immobile, il cui destro da ottima posizione, trova l'opposizione di Skorupski.  

Continua però il momento no in casa biancoceleste dal punto di vista fisico dei propri giocatori. Rientrato da poco dopo un problema fisico, deve alzare nuovamente bandiera bianca Patric per un problema all'apparenza muscolare. Lo spagnolo è costretto a lasciare il campo, al suo posto torna in campo Casale. Gli errori in palleggio del Bologna restano però il grande tallone d'Achille della squadra di Thiago Motta e sul secondo grave pallone perso nella propria metà del terreno di gioco, la Lazio passa in vantaggio. Passaggio di Lucumí impreciso e intercettato da Isaksen, il quale lancia subito Immobile sulla profondità. Il capitano biancoceleste è bravissimo a temporeggiare e invece di puntare la porta, serve nuovamente il danese. Il compagno ringrazia e solo davanti a Skorupski firma il gol dell'1-0 in favore dei padroni di casa, quando il cronometro segna il minuto 16.

Il Bologna prova a reagire, ma la pressione dei biancocelesti lascia poco spazio alla manovra della squadra felsinea. Al contrario sono i padroni di casa ad essere sempre pericolosi, quando schiacciano il piede sull'acceleratore. I ragazzi di Thiago Motta accusano anche un pizzico di nervosismo e al 25' trovano il primo cartellino giallo dell'incontro, con una sbracciata di Fabbian a colpire il volto di Cataldi. Minuto 30 ancora Lazio pericolosa, guidata da un Isaksen in forma strabiliante. L'attaccante danese semina la difesa avversaria e dal limite cerca il mancino a giro sul palo lontano: intervento prodigioso di Skorupski con la punta delle dita a deviare sul palo esterno il tentativo dello scandinavo biancoceleste.

Se è stato un errore bolognese a consegnare alla Lazio il vantaggio, al 39' è un errore capitolino a rimettere in equilibrio il match. Su un tentativo di uscita dal basso Provedel sbaglia il passaggio finendo col servire Fabbian dentro la propria area di rigore, l'azzurrino intercetta la sfera e serve El Azzouzi il quale gonfia la rete per il pareggio bolognese. Inizialmente la rete non viene convalidata per fuorigioco, ma dalla sala Var arriva invece la conferma del gol, che vale l'1-1. L'ultima emozione del primo tempo è un pallone spiovente nell'area emiliana, bucato completamente dall'uscite di Skorupski, che apre a Guendouzi lo specchio della porta, salvataggio eccezionale di Lucumí di testa sulla linea di porta, a negare al francese la gioia del gol. Un salvataggio che vale al Bologna il pareggio al termine della prima frazione, con Maresca a fischiare la fine del primo tempo dopo 3' di recupero con il risultato di parità, grazie ai gol di Isaksen ed El Azzouzi.

Secondo tempo

Nessuna sostituzione nell'intervallo, con le due squadre a riprendere il terreno di gioco con gli stessi interpreti del finale della prima frazione. Pronti, via e subito arriva un cartellino giallo, per la scivolata irruenta di El Azzouzi su Felipe Anderson e il marocchino a finire sul taccuino dei cattivi di Maresca. Meno emozioni in avvio di ripresa, ma maggiore intensità espressa dalle due squadre. Ogni duello individuale è di alto livello sia tecnico, sia fisico. Squadre molto corrette nel propria opposizione e difese spesso prevalenti sugli attacchi, costringendo così le individualità a dover fare la differenza, senza però risucire né da una parte, né dall'altra a costruire grandi occasioni da gol.

Si crea così una situazione di stallo, con il Bologna a palleggiare per la maggior parte del tempo, senza sfondare, mentre le accelerazioni biancocelesti sono ottimamente contenute dai felsinei. Prova allora Sarri a dare una scossa ai propri ragazzi con due cambi al 65': entrano Castellanos e Pedro, i quali rilevano Immobile e Isaksen, nel tentativo di dare nuovo brio alla manovra offensiva della Lazio. Il primo tiro in porta della ripresa arriva addirittura al 70' di gioco, quando il neo entrato argentino colpisce di testa in area, il suo tentativo però viene facilmente disinnescato da Skorupski.

Al duplice cambio di Sarri, reagisce al 72' Thiago Motta con una tripla sostituzione: entrano Aebischer, Ndoye e Urbanski, al posto di El Azzouzi, Saelemaekers e Fabbian. I movimenti di Castellanos sono però un problema per la retroguardia emiliana. Scatto perfetto dell'argentino in profondità sul filo del fuorigioco, pescato perfettamente dal lancio di Gila. Stop perfetto del sudamericano, il quale però viene anticipato al momento del tiro da un'uscita meravigliosa di Skoupski a sradicargli la sfera dai piedi.

L'intervento del portiere polacco è una sliding door della partita che si apre e porta al vantaggio del Bologna, perché poco dopo gli ultimi due cambi di Sarri, ovvero gli ingressi di Kamada e Pellegrini per Luis Alberto e Lazzari, arriva il raddoppio emiliano. Zirkzee riceve a trequarti campo e apre benissimo per Kristiansen, il danese ha tempo e spazio sulla sinistra per crossare con il suo mancino rasoterra verso il cuore dell'area di rigore. Il pallone è preciso e con i tempi giusti pesca proprio l'olandese, che di prima calcia forte e gonfia la rete per l'1-2 fesineo. I ragazzi di Thiago Motta hanno ribaltato il match, guadagnando anche un cartellino giallo per Marusic, il quale a inizio azione aveva commesso un fallo duro su Ndoye.

Il gol rinnova il vigore degli emiliani, con Thiago Motta a giocarsi i suoi ultimi cambi, nel tentativo di blindare un successo chiave. Entrano così Lykogiannis e Calafiori per Orsolini e Kristiansen. Gli ultimi minuti sono un assalto vero e proprio da parte dei ragazzi di Sarri al castello rossoblu, ma a parte un cartellino giallo per Aebischer, la Lazio ottiene davvero poco, con una difesa, quella emiliana, che regge fino al triplice fischio di Maresca. Il Bologna espugna così l'Olimpico per 1-2 ribaltando il vantaggio iniziale dei capitolini: a Isaksen, rispondono El Azzouzi e Zirkzee. Il Bologna sale così a 45 punti, tornando a braccetto con l'Atalanta al quarto posto, Lazio invece ancora ancorata all'ottavo posto, ferma a quota 37 punti, ora lontana 8 lunghezze dalla zona Champions League.

FILIPPO MONETTI

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