Lazio-Empoli 2-0: Patric e Vecino regalano alla Lazio un posto in Europa
Il successo rende aritmetica la qualificazione continentale per i biancocelesti
Roma 12 maggio 2024 - Una rete per tempo ed Europa assicurata. La Lazio supera l'Empoli per 2-0 nel giorno del cinquantenario del primo scudetto e festeggia la qualificazione aritmetica almeno alla prossima Conference League. Patric e Vecino schiantano la squadra toscana, autrice di una partita organizzata, coraggiosa e tutt'altro che demeritevole, ma al tempo stesso poco incisiva negli ultimi metri. Ora Nicola ha il solo dovere di preparare lo scontro diretto con l'Udinese della prossima giornata: una sfida che potrebbe valere la salvezza con una giornata d'anticipo.
Primo tempo
Tudor conferma in larga parte le sensazioni della vigilia, con Hysaj abbassato sulla linea di difesa e Mandas ancora una volta titolare in attesa del rientro a pieno regime di Provedel. Lazzari sulla fascia prende il posto di Zaccagni, spostato in trequarti al posto di Luis Alberto, insieme a Felipe Anderson, a sostegno di Immobile. Dall'altra parte Nicola aggiunge un centrocampista a discapito di un uomo offensivo. In avanti c'è Caputo sostenuto dal solo Cancellieri, mentre Bastoni è l'uomo in più in mediana con Marin e Maleh. Sulle fasce scelti invece Gyasi a destra e Pezzella a sinistra.
Ritmi blandi nelle prime battute di gara, la Lazio tiene saldamente in mano il possesso del pallone, ma fatica a superare la grande densità che l'Empoli porta nella zona mediana del campo. La pressione e la fisicità dei toscani mette sabbia negli ingranaggi biancocelesti, a cui manca quel qualcosa in più per sfondare negli ultimi venti metri di campo degli azzurri. I capitolini però non si possono esporre troppo in fase di costruzione, gli azzurri puntano forte sulle ripartenze, facendo perno sulle qualità di Cancellieri, il quale ha libertà di inventare quando si tratta della transizione offensiva toscana. Le occasioni da gol dei primi venti minuti sono tutti di marca laziale, ma nessuna di queste sporca i guantoni di Caprile, protetto benissimo dalla propria retroguardia.
Per vedere qualche sortita offensiva consistente da parte dell'Empoli è necessario attendere il ventesimo, quando gli azzurri mettono in leggera apprensione il pacchetto difensivo per diversi minuti. Bastoni infatti viene prima murato dalla difesa al momento del tiro, poi si crea lo spazio per calciare dal limite, ma la sua conclusione è alta di pochissimo sulla traversa. Due lampi azzurri a testimoniare quanto la squadra di Nicola sappia essere pericolosa quando si distende.
Il copione però non cambia, anzi gli spaventi precedenti sembrano dare maggiore convinzione ai padroni di casa. Al 25' infatti è Immobile a tentare di fare male alla retroguardia avversaria con un'ottima doppia occasione sui servizi rispettivamente di Kamada e di Zaccagni, ma in entrambi i casi il capitano laziale sbatte contro la difesa avversaria: prima è un super Ismajli a chiudere lo specchio al bomber di Torre Annunziata, in seguito è lo stesso attaccante a non riuscire a raccogliere il pallone dopo aver dribblato sull'esterno l'uscita di Caprile.
Sembrano avvisaglie di una partita pronta a decollare, ma la realtà è che l'incontro resta molto bloccato tra il possesso sterile della Lazio e le ripartenze poco precise dell'Empoli. Serve un errore per sbloccare l'incontro e l'Empoli sembra trovare l'occasione giusta: Guendouzi, nel tentativo di tenere in campo la palla dopo uno stop sbagliato, lancia il contropiede di Bastoni. Cancellieri si destreggia in area, saltando due uomini e poi servendo a Caputo un rigore in movimento dal limite dell'area piccola: miracolo di Mandas, il quale si tuffa di puro istinto sulla sua destra e intercetta il tiro a botta sicura del numero 9 toscano. La risposta della Lazio arriva tre minuti più tardi, precisamente al 38': Immobile taglia bene in area, poi aspetta un taglio dei compagni, che non arriva, allora calcia forte sul primo palo quasi sorprendendo Caprile, il quale con il riflesso riesce a deviare in corner il tiro del capitano capitolino.
Nei minuti conclusivi della prima frazione l'Empoli sembra avere qualcosa in più rispetto ai biancocelesti, con incursioni più frequenti nella metà campo laziale, ma al tempo stesso imprecise: nessuna di queste infatti impensierisce Mandas. Il primo tempo sembra destinato a concludersi a reti bianche, ma la Lazio trova il colpo perfetto sulla sirena. Zaccagni batte un corner da sinistra e sul primo palo pesca benissimo il taglio di Patric, dimenticato dalla difesa, il quale da due passi spinge in porta il pallone, trafiggendo Caprile per l'1-0 laziale all'ultimo secondo della prima metà di incontro. Sull'esultanza infatti Aureliano fischia due volte e manda le squadre al riposo.
Secondo tempo
Nessun cambio all'intervallo, per una partita che ha visto il risultato cambiare proprio nei secondi conclusivi del primo tempo, ma di pronta risposta non vede un cambio di copione nei primi minuti della ripresa. La Lazio resta padrona del pallone e dei ritmi dell'incontro, mentre l'Empoli, nonostante l'urgenza di dover recuperare il risultato, continua ad affidarsi alle sole ripartenze, alzando sì il baricentro del pressing, ma non abbastanza per dare costanza alle proprie incursioni offensive. Ne nascono così dei primi minuti di secondo tempo abbastanza sterili in termini di occasioni da gol.
Per dare un pizzico di brio alla manovra offensiva Nicola prova ad affidarsi al talento di Cambiaghi, il quale prende il posto in campo di Bastoni. Il neo entrato prova subito a incidere sull'incontro dando quella fantasia in più alla metà campo offensiva degli ospiti, permettendo così ai compagni di guadagnare metri, ma le occasioni in favore dei toscani continuano a non impensierire Mandas: tutte le conclusioni degli azzurri terminano infatti larghe rispetto ai pali difesi dall'estremo difensore greco.
I ragazzi di Tudor non pungono, ma riescono a gestire il ritmo del gioco, concedendo davvero poco ai rivali. Il tecnico croato è soddisfatto, ma al tempo stesso non rinuncia a dei cambi per preservare questa superiorità in campo. Al 65' arriva infatti il momento di Vecino, Rovella e Castellanos, i quali rilevano Guendouzi, Felipe Anderson e Immobile per una formazione che non varia il proprio assetto, ma vee Kamada alzarsi sulla linea dei trequarti, a dare maggiore visione di gioco in rifinitura. La risposta degli ospiti è affidata agli ingressi di Destro e Cacace, i quali sostituiscono degli spenti Caputo e Pezzella.
Le sostituzioni sembrano ridare un pizzico di vitalità all'incontro e qualche piccola occasione si intravede, ma i portieri restano con i guantoni pressoché immacolati in questa ripresa. Si va a sporcare invece il taccuino di Aureliano, perché al 73' arriva il primo ammonito dell'incontro: finisce sul taccuino dei cattivi Gyasi per un intervento in ritardo su Zaccagni. Primo giallo anche per la Lazio quattro minuti più tardi per Lazzari che stende Cancellieri, fermando il contropiede avversario. I due cartellini intervallati da altri tre cambi, nella Lazio entra Pedro per Zaccagni, nell'Empoli ci sono Fazzini e Shpendi per Maleh e Luperto.
La partita si avvia alle sue battute conclusive, con un Empoli in assetto molto offensivo ora molto sbilanciato a caccia del pareggio. Rovella apre gli ultimi 5' di gioco venendo ammonito, mentre gli ospiti ci provano con il cross di Marin, disinnescato bene da Marusic ad anticipare Ismajli pronto a ribadire in rete il pallone. Poi è lo stesso Mandas a salvare il punteggio, con un'ottima parata in tuffo basso sul colpo di testa molto ben indirizzato da Shpendi. Tudor non vuole un finale di sofferenza, così getta nella mischia anche Cataldi per Kamada e la risposta della squadra è un gol che mette in ghiaccio la partita. Da rimessa laterale in zona d'attacco infatti Pedro scambia con Castellanos, poi è l'ex Barcellona a servire il taglio perfetto di Vecino il quale controlla nel cuore dell'area, prende la mira e insacca il pallone alle spalle di Caprile. Festeggia l'Olimpico per il 2-0 che di fatto chiude le ostilità con qualche minuto di anticipo.
Nel recupero l'Empoli con coraggio e orgoglio ci prova, guadagnando anche il cartellino giallo su Romagnoli, ma anche all'ultimo secondo sbatte sui guantoni di Mandas, bravo a respingere la velenosissima punizione di Cacace per chiudere l'incontro con la rete inviolata. Al 96' Aureliano fischia tre volte e ufficializza il successo laziale per 2-0 grazie alle reti di Patric e Vecino, la Lazio strappa così il proprio pass continentale: qualificazione aritmetica almeno alla prossima Conference League da parte dei biancocelesti. L'Empoli invece torna a casa con una bella prestazione, al netto del risultato negativo e comincia già da oggi a pensare allo scontro diretto con l'Udinese di settimana prossima.
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