Lazio-Juventus 1-0: Marusic all'ultimo secondo regala a Tudor il primo successo da laziale

Il montenegrino regala ai suoi compagni i tre punti sull'ultimo cross di Guendouzi

di FILIPPO MONETTI -
30 marzo 2024
Lazio vs Juventus

Lazio vs Juventus

Roma 30 marzo 2024 - Un colpo di testa all'ultimo secondo e Tudor può bagnare il debutto sulla panchina della Lazio con il successo. Marusic regala al suo nuovo allenatore un successo last minute cotnro la Juventus e ridà quota alla formazione capitolina. Un successo per 1-0 che permette ai biancocelesti di superare il Napoli in classifica, tornando così settimi a -8 dal quarto posto del Bologna. Parlando proprio dei rossoblu invece scricchiola il terzo posto dei bianconeri, i quali si ritrovano i felsinei a -5 con questi ultimi che devono ancora scendere in campo per il loro trentesimo turno di Serie A.

Primo tempo

Tudor conferma il passaggio alla difesa a tre e schiera una formazione completamente nuova. Davanti a Mandas ci sono Gila, Romagnoli e Casale nella nuova linea a tre. A centrocampo Felipe Anderson e Marusic a tutta fascia, mentre Cataldi e Kamada sono i due mediani. Zaccagni e Pedro a sostegno dell'unica punta Castellanos. Allegri risponde con un 4-3-3 dagli interpreti molto difensivi. Davanti a Szczesny ci sono Danilo, Bremer, Rugani e De Sciglio. A centrocampo Locatelli è il vertice basso con Rabiot e Miretti a fornirgli supporto come mezzali. A destra nel tridente a sorpresa c'è Cambiaso, mentre Kean è la punta centrale, con Chiesa sul lato opposto.

Le due squadre si studiano nei primi minuti, con la Lazio a trovare maggiore confidenza nelle prime battute: palleggio più fluido e insistito, utile anche a prendere confidenza con i nuovi dettami tecnici di Tudor. La Juventus invece più attendista, accetta il possesso dei padroni di casa nel tentativo di ripartire. Non solo questo, i bianconeri provano fin da subito a sfruttare le occasioni da fermo e proprio da calcio di punizione sono gli ospiti a costruire la prima occasione dell'incontro. Cross dalla trequarti sul centro sinistra del fronte offensivo da parte di Chiesa, perfetto per l'inserimento sul palo lontano di Bremer. Il brasiliano prende il tempo agli avversari e schiaccia di testa verso la porta, la sfera non trova però lo specchio della porta laziale.

L'occasione juventina sembra però solo un episodio estemporaneo, la Lazio cresce e comincia a far fruttare il proprio palleggio e il proprio pressing, mettendo Castellanos nelle condizioni di pungere gli avversari. L'argentino prima sfrutta l'errore in palleggio dei bianconeri e dal cuore dell'area prova a calciare in porta, non centrando però lo specchio della porta per una questione di centimetri. Ventesimo di gioco e nuova gigantesca azione da gol costruita dai laziali: passaggio filtrante geniale di Felipe Anderson per Castellanos. L'ex Girona riceve, stoppa e calcia sul primo palo dal cuore dell'area, ma la sfera da solo l'impressione di insaccarsi, colpendo solo l'esterno della rete. 

La squadra di casa insiste e tre minuti più tardi ci riprova, con Pedro, bravo a strappare il pallone a Szczesny dopo un eccesso di confidenza in palleggio del portiere polacco. Lo spagnolo scarica su Zaccagni, il quale tocca su Kamada, ma i capitolini perdono il tempo per calciare in porta e il tentativo viene ribattuto dalla difesa in rientro. Errore però ininfluente, perché l'aggressività dei biancocelesti non cala. Siamo al 26esimo e la Lazio costruisce la terza occasione nel giro di poco più di cinque minuti. Questa volta è Felipe Anderson a ricevere la rapida verticalizzazione in area e a cercare la girata sul primo palo. Questa volta è attento l'estremo difensore juventino, bravo a respingere il tentativo insidioso del fantasista brasiliano. 

Dopo queste rapide accelerazioni targate Lazio, il ritmo cala e la Juventus prova a diventare padrona del campo di gioco. Tanti minuti interlocutori, prima della sgasata bianconera nel finale di primo tempo. Chiesa prova a caricarsi la squadra sulle spalle e al 42' va a saggiare i riflessi di Mandas, con un diagonale molto insidioso al termine di una pregevole combinazione con Rabiot in verticale. Ancora Chiesa due minuti più tardi ci riprova da una posizione analoga, ma il suo tentativo è meno angolato rispetto al precedente e viene bloccato centralmente dal portiere greco della Lazio. È l'ultima occasione del primo tempo, che termina senza minuti aggiuntivi sul punteggio di 0-0.

Secondo tempo

Nell'intervallo opera due sostituizioni Allegri, non contento di quanto visto nel primo tempo: entrano così Iling Jr. e Mckennie, mentre lasciano il campo De Sciglio e Miretti. Torna così sulla linea difensiva Cambiaso, mentre in avanti c'è il giovane talento inglese. I cambi sembrano subito dare l'effetto desiderato, perché dopo appena sette minuti nel second otempo sono i bianconeri a mettere in seria difficioltà la retroguardia laziale. Bellissimo cambio di gioco da sinistra a destra del fronte offensivo, che pesca Cambiaso in area di rigore. L'esterno ex Bologna calcia di prima intenzione verso la porta del portiere avversario: Mandas ancora attento a distendersi e respingere il tiro-cross dello juventino.

Tudor incassa l'occasione subita e ricorre ai cambi per dare nuova verve alla manovra offensiva: arriva il momento di Immobile e Isaksen, i quali rilevano Castellanos e Pedro, senza andare ad alterare la disposizione in campo. La reazione di Allegri con due cambi a propria volta: al 63' entra Weah, dando così riposo a Cambiaso, mentre cinque minuti più tardi è la volta di Yildiz a sostituire Chiesa. Minuto 71, arriva anche il primo cartellino giallo dell'incontro, a riceverla è Iling Jr. il quale ferma la transizione offensiva di Isaksen, atterrando il danese con una trattenuta. Fallo tattico e certellino giallo sacrosanto. La Lazio però torna a crescere e a fare paura e due minuti più tardi sfiora nuovamente il vantaggio. Azione in velocità di Immobile, il quale entra in zona crossa e tocca perfettamente per il rimorchio di Marusic. Il montenegrino da dentro l'area stoppa e calcia di destro, ma una barriera di difensori bianconeri si erge a protezione della porta a deviare il tentativo del balcanico in corner.

Insiste la pressione della Lazio dopo il tentativo respinto, non è casuale infatti che i laziali al 75' si guadagnino anche il secondo giallo del match. Viene infatti ammonito Weah, reo di aver fermato in scivolata fallosamente il contropiede capitolino guidato da Zaccagni. Si riapre in seguito l'ultimo valzer dei cambi, con i due tecnici a esaurire le rispettive sostituzioni. Prima è Allegri a giocarsi la carta Sekulov, al posto di uno spento Kean, poi Tudor cambia in sequenza prima Kamada e Cataldi, con Guendouzi e Vecino, poi arriva il momento di Luis Alberto al posto di uno stanco Zaccagni.

Si entra così negli ultimi cinque minuti di gara, dove la Lazio, spinta anche dagli oltre sessantamila dell'Olimpico, va a caccia del primo successo della gestione Tudor. Prima è Vecino a cercare il destro dal limite, finendo però con lo strozzare troppo il tentativo e calciando largo sulla destra di Szczesny; poi è Luis Alberto a tentare a propria volta da fuori area di rigore, il suo tentativo è deviato da Rugani quanto basta per toglierlo dallo specchio della porta del proprio portiere, una deviazione per altro non vista dal direttore di gara, che assegna il rinvio dal fondo agli ospiti.

La partita sembra pronta per terminare sullo 0-0, ma all'ultimo secondo dei tre minuti di recupero ci pensa Marusic a decidere l'incontro. Palleggio insistito sulla fascia sinistra tra Felipe Anderson, Luis Alberto e Guendouzi. Alla fine è il francese a prendere l'iniziativa e a crossare sul palo lontano dove il montenegrino taglia con i tempi giusti: vinto il duello aereo con Sekulov e il colpo di testa dell'esterno biancoceleste trafigge un incolpevole Szczesny. Esplode la gioia dell'Olimpico, perché il gol coincide con il triplice fischio di Colombo, per una squadra, quella laziale che festeggia il successo last minute contro i bianconeri per 1-0.

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