Lazio: lo spogliatoio può diventare un problema, cresce la lista degli scontenti

I risultati latitano e in molti cercano più spazio, vacilla la leadership di Sarri

di FILIPPO MONETTI -
25 settembre 2023
Manuel Lazzari

Manuel Lazzari

Roma 25 settembre 2023 - Su una cosa tutto il popolo biancoceleste era concorde lo scorso anno: Sarri è il perfetto skipper e timoniere della barca laziale. Oggi però, dopo un avvio di campionato tutt'altro che entusiasmante, la stessa leadership del tecnico toscano, che sembrava intoccabile fino alla stagione scorsa, oggi appare quanto più in discussione che mai. Non solo i risultati non sono dalla parte dell'allenatore laziale, ma molti giocatori chiedono spazio e sono molto scontenti delle rotazioni ridotte operate fin qui da chi dovrebbe gestire al meglio le loro energie, capacità, ma anche emozioni e umore.

Tutti in queste ore si stanno chiedendo che fine abbia fatto la macchina perfetta che lo scorso anno aveva portato i capitolini fino al secondo posto, miglior risultato di sempre della presidenza Lotito. Probabilmente i malumori interni, stanno rendendo palese la disarmonia interna alla squadra. Il malcontento di pochi sta mettendo a rischio la sinergia il gruppo. Stando a quanto filtra da Formello, tra i meno soddisfatti di questo inizio di campionato ci sarebbe Manuel Lazzari. Alla sua quinta stagione in maglia laziale, il terzino si aspettava una considerazione maggiore da parte del proprio allenatore, così dopo l'esclusione in Champions League, si aspettava un'occasione di riscatto in campionato contro il Monza, ma così non è stato. Sarri non solo ha schierato nuovamente Marusic, ma a gara in corso ha preferito affidarsi a Pellegrini, relegando l'ex Spal a osservare dalla panchina. Una decisione che ha alimentato ulteriormente il malumore del giocatore, che ieri è stato convocato addirittura dalla società per qualche atteggiamento fuori posto. Se non dovesse esserci una raddrizzata nei suoi comportamenti, il calciatore rischia provvedimenti anche a lungo termine.

Il terzino non è però il solo laziale con il "mal di pancia" causato dalla gestione di Maurizio Sarri. Pedro tra i dolori alla caviglia e il richiamo del Tenerife, squadra della sua città natale, non è minimamente avvicinabile al giocatore ammirato nella sua prima stagione laziale. A loro vanno aggiunti anche Gila e Basic, il cui minutaggio sommato non raggiunge quello di uno dei titolari, mentre scalpita anche il Taty, Valentin Castellanos. L'argentino arrivato dal New York City per ben 15 milioni di euro non si aspettava certamente di prendere il posto di capitan Immobile, ma neanche nelle sue previsioni più pessimistiche si poteva auspicare appena 35 minuti di utilizzo in ben 6 gare ufficiali. Lo stesso Lotito in questo caso specifico richiede al tecnico una maggior tutela dell'investimento compiuto dal club.

A tutti questi casi critici si può aggiungere anche l'insoddisfazione di Vecino dopo la sua mancata cessione al Galatasaray e la prima panchina per Kamada che è coincisa con un mancato utilizzo in toto del nipponico ex Francoforte. Problemi in paradiso per Sarri, che sperava di essere diventato ormai condottiero unico del club e si ritrova invece a dover fronteggiare un possibile ammutinamento. Battere il Torino mercoledì all'Olimpico sarà fondamentale per ridare tranquillità all'ambiente e allontanare, almeno per ora, tutti i malumori del caso. Macinare punti e risalire la china in campionato è la cura migliore per tutti i "mal di pancia" che possono affliggere i giocatori.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su