Lazio, Zaccagni sui social: "Se non fossi stato calciatore, avrei lavorato con i miei"
L'esterno della Lazio protagonista di una divertente intervista sui canali del club
Roma 26 dicembre 2023 – Terminati i giorni dei regali di Natale, ora si torna in campo. Nella giornata di oggi sono infatti ripresi gli allenamenti a Formello dopo i due giorni di stop concessi da Sarri per festeggiare il Natale e la Vigilia ai giocatori. Da oggi prende il via la preparazione per la diciottesima giornata di campionato, che vedrà la Lazio ospitare il Frosinone, in un derby regionale. Alla ripresa dei lavori nel centro tecnico però c'è stato un divertente sipario social pubblicato dal club biancoceleste. Dopo la sessione di allenamento Mattia Zaccagni infatti è stato protagonista di una divertente intervista botta e risposta, in cui ha parlato di se stesso e dei suoi compagni di squadra grazie a diverse domande molto curiose su alcuni aspetti della loro vita e quotidianità. Ecco le parole dell'esterno biancoceleste.
Qual è il tuo soprannome? “Zac”.
Il tuo gol più bello? “Quello in Spezia-Verona (gol vittoria in rovesciata, ndr)”.
Quello più emozionante? “Nel derby”.
Il compagno di squadra più simpatico? “Lazzari”.
Quello più permaloso? “Cataldi”.
Chi si veste meglio e chi peggio? Gila non vale... (con riferimento a una vecchia intervista dello stesso Zaccagni, ndr) “In modo classico si vestono bene Ciro (Immobile) e Ivan (Provedel). Poi ci sono altri ragazzi che non sono proprio capaci a vestirsi”.
Chi ascolta la musica più discutibile? “Gila, ascolta una musica spagnola molto strana”.
Quante sigarette fuma Sarri in una settimana? “Quante volte non lo vedo fumare (ride, ndr)”.
Un pregio e un difetto fuori dal campo? “Sono molto buono, sono dolce. Il difetto è che a volte sono istintivo”.
Una cosa che ti fa arrabbiare? “La mancanza di rispetto”.
Un gol visto da piccolo talmente tante volte, che ancora ricordi? “Mi ricordo un gol, ma in particolare ricordo l'assist di quell'azione. Era il colpo di tacco di Guti per il gol mi pare di Benzema”.
Città preferita? “Direi Roma e Verona”.
La parola in romano che senti più spesso? “Daje”.
Il tuo hobby che nessuno sa? “Gioco a Fortnite”.
Il regalo che ti sei fatto con il primo stipendio da calciatore? “La macchina”.
Se non fossi diventato calciatore, che lavoro avresti fatto? “Avrei proseguito il lavoro dei miei, ovvero gestire l’albergo di famiglia”.
L’animale che ti rappresenta e perché? “Il cavallo. Non saprei, mi sono sempre piaciuti”.
Lo sport che ti piace oltre al calcio? “Ultimamente seguo abbastanza il padel che è diventato molto famoso. Mi piace il footvolley e poi ovviamente mi piace seguire un po’ l’NBA”.
Il tuo calciatore preferito ancora in attività? “Modric”.
Il calciatore del passato con il quale ti sarebbe piaciuto giocare? “Del Piero”.
Il futuro è di Haaland, Mbappe o c’è un terzo nome? “Bellingham”.
Lo stadio più bello del mondo? “Il Bernabeu”.
Chi è più geloso tu o tua moglie? “Mia moglie Chiara”.
La cosa che ti viene meglio nelle varie attività da genitore? “Ovviamente mi piace quando gioco con lui e poi mi piace dargli il latte la sera prima che si adormenti”.
Il numero perfetto di figli? “Tre”.
Concludi presentandoti con un altro nome, un’altra età e un’altra professione… “Alessandro, 20 anni, tennista”.
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