Milan-Inter, pari spettacolo a San Siro. De Vrji riagguanta il Diavolo allo scadere: 1-1
I rossoneri assaporano la vittoria fino al 93’ grazie alla rete di R eijnders, poi l’olandese salva l’Inter, che ha colpito anche tre pali

Il derby della Madonnina è finito 1-1, con l'Inter che ha pareggiato in pieno recupero (Ansa)
Milano, 2 febbraio 2025 – Dopo tre pali, lo svantaggio a opera di Reinjders, l’Inter salva il suo derby al 93’, con una zampata di De Vrij assistito da Zalewski. Laddove non sono arrivati gli attaccanti ce l’hanno fatta i difensori e così i nerazzurri si prendono un pari che può valere più per il morale che per la classifica, contro un Milan organizzatissimo e molto vicino a un altro derby vinto sulla scia dei due precedenti. Ma si sa, la stracittadina riserva sempre sorprese e Maignan, salvato in precedenza dai legni, ha dovuto abdicare in pieno recupero. L’Inter rischia però di veder aumentare il ritardo dalla Roma, ma giovedì potrà cercare di sfruttare il recupero con la Fiorentina.
Reijnders fa esplodere San Siro
Conceicao sceglie il tridente con Abraham prima punta, in attesa di Gimenez, con Leao e Pulisic a supporto. Esordio per Walker in difesa. Inzaghi va dritto con la Thu-La, mentre a centrocampo torna Calhanoglu. Inter di possesso palla in avvio di partita, ma il Milan controlla bene con un 4-4-2 abbottonato e quadrato. Segnano subito i nerazzurri con Dimarco, assistito da Lautaro, ma tutto è viziato da un evidente offside. Partita equilibrata, con il Milan che mette fuori la testa attorno al decimo con un paio di insidiosi calci piazzati e in generale con l’idea di sfruttare il campo aperto quando l’Inter si sbilancia. Primi venti minuti comunque di studio, tatticismo e con i due allenatori intenti a non esporre i rispettivi punti deboli. Non succede granché e i due portieri non si sporcano i guantoni. L’Inter, per aprire la scatolare difensiva, spesso sceglie la verticalizzazione dalla difesa, ma la soluzione non riesce con Tomori e Pavlovic a fare buona guardia su Lautaro e Thuram.
Il Milan, invece, prova a sfondare specialmente a sinistra con Theo e Leao, ma il portoghese non vive un bel primo tempo e sono più le palle perse che le giocate utili. Le emozioni sono dunque racchiuse nell’ultimo quarto d’ora. L’Inter ne segna un altro al 33’ con Dimarco in fuga a sinistra per Barella, che poi assist il destro di Lautaro, ma è ancora fuorigioco, nettissimo, e si resta così. La vera chance per i nerazzurri è al 35’ grazie a una bella combinazione tra Dimarco e Mkhitaryan, poi cross al centro per la girata di Lautaro che sfila di poco sopra la traversa. Squillo del Milan poco dopo con un destro secco di Reijnders che trova la mano aperta di Sommer. È un segnale, che l’Inter non coglie. E alla fine passa il Milan, con un recupero di Abraham a centrocampo su Calhanoglu, così innesca il contropiede che manda Leao in area per il cross cui interviene Sommer, ma sbuca Reijnders per il vantaggio al 45’. Boato milanista a San Siro.
Succede di tutto, pari di De Vrij
La ripresa si apre con un cambio in casa Milan e tocca a Jimenez prendere il posto di Bennacer, che forse non ha convinto Conceicao. E’ l’Inter ad avere subito una occasione, innescata da Thuram che scippa Reijnders poi il sinistro di Lautaro è murato da Maignan. L’Inter prova a riagguantare la partita, ma è imprecisa, distratta, poco intensa e lascia campo aperto al Milan in contropiede dove Leao e Reijnders vanno a nozze. Non giocano bene i nerazzurri, stretti nella morsa di un arcigno 5-4-1 che non concede spazi in zona centrale e campo sulla profondità, così il possesso palla è lento e sterile, senza particolari sbocchi. Una mezza chance arriva al 60’ con una combinazione tra Barella e Thuram che smarca Dimarco, ma il destro è debole e centrale. Inzaghi non vede reazione e allora opta per un triplo cambio con Zielinski, Carlos Augusto e Bisseck in campo. L’Inter segna il suo terzo gol al 64’, ancora una volta irregolare. Lautaro finalizza di destro a centro area ma tutto è viziato da un fallo di Dumfries su Hernandez. I cambi hanno dato una scossa e il neo entrato Bisseck trova il palo di testa sugli sviluppi di corner.
Sbilanciandosi, l’Inter si espone al contropiede e Bisseck è fondamentale in una chiusura in area su Abraham smarcato dal solito Reijnders, tra i migliori. La partita si è steppata e ora è divertente, il Milan va in contropiede ma Reijnders è debole col destro, dalla parte opposta di prova Mkhitaryan ma la palla sfila a lato. Inzaghi gioca le ultime cartucce con Zalewski e Frattesi per dare ulteriore energia per l’assalto finale, Conceicao risponde con Camarda e Terracciano. I nerazzurri provano ad arrembare e sempre da corner arriva un altro palo, stavolta con il mezzo volo di Thuram che si stampa sul montante alla sinistra di Maignan. Sfortuna. Conceicao percepisce una certa difficoltà sulle palle alte e sceglie un Milan molto difensivo per gli ultimi dieci minuti con Gabbia in campo al posto di Leao: 5-4-1 purissimo. L’Inter assalta alla rinfusa, intasata negli spazi, limitata in zona centrale e poco energica sulle fasce, mentre il Milan si esalta di fronte al suo pubblico anche trascinato da un assolo di Camarda che per poco non fa venire giù San Siro con un eurogol, ma qualcosa sta per succedere. Non c’è pace per l’Inter, che in pieno recupero colpisce il terzo palo della sua partita, sempre su palla alta e sempre su cross dal fondo, stavolta a opera di Dumfries. Il Milan soffre e i nerazzurri con la forza della disperazione assaltano e poco dopo è Maignan a immolarsi davanti alla porta. Non basta. Gli sforzi vengono premiati al 93’. Il docile cross di Bisseck trova la lucida sponda di Zalewski per il tap in di De Vrij. Si salva l’Inter, si gela il Milan che aveva assaporato un altro derby vinto.
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