Milan-Hellas Verona 1-0: ai rossoneri basta un lampo di Leao

Gli uomini di Pioli ritrovano la via del successo grazie al gol del portoghese all'8'

di MATTEO AIROLDI
23 settembre 2023
Leao in gol contro il Verona

Leao in gol contro il Verona

Milano, 23 settembre 2023 – Il Milan, dopo il pesante ko nel derby e il pareggio con il Newcastle all’esordio in Champions League, ritrova la via della vittoria e lo fa piegando 1-0 l’Hellas Verona al termine di un match che nel complesso ha lasciato un po’ a desiderare dal punto di vista dello spettacolo e delle emozioni. Ai rossoneri è bastato un guizzo di Leao che all’8’ ha saputo approfittare di un pasticcio a centrocampo dell’Hellas e si involato verso Montipò freddandolo con un preciso diagonale mancino. Un gol che ha spazzato via le critiche piovute sul portoghese – che oggi indossava la fascia di capitano visto il forfait di Calabria – e che ha permesso ai rossoneri di riprendere punti e fiducia. Resta invece a bocca asciutta il Verona che, dopo aver incassato l’1-0, ha sprecato una ghiottissima occasione per pareggiare con Folorunsho e poi ha provato a mettere paura ai rossoneri con un gioco di personalità nella ripresa. Il pari non è oerò mai arrivato ed anzi il Milan nel finale ha gettato alle ortiche diverse ghiotte occasioni con Okafor, Musah e Jovic.  

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Le scelte di Pioli e Baroni

Complici alcune assenze pesanti come quelle di Maignan in porta e di Calabria e Theo Hernandez , Pioli è costretto a ridisegnare il suo Milan e a optare per un inedito 3-4-3: tra i pali Sportiello con il trio di centrali formato da Thiaw, Kjaer e Tomori a sua protezione. Le fasce sono invece di competenza di Musah e Florenzi, con Krunic e Reijnders a comporre la coppia in mediana. Davanti, invece, a comporre il tridente offensivo ci sono Pulisic, un po’ a sorpresa Giroud e Leao, che indossa per l’occasione la fascia di capitano. Costretto a fare a meno di Doig, invece, Baroni risponde schierando il suo Verona con un 3-4-2-1: in porta c’è Montipò che compone il pacchetto arretrato assieme ai centrali Magnani, Hien e Dawidowicz. Le corsie laterali sono di competenza di Faraoni e Terracciano, mentre in mezzo al campo riesce a recuperare in extremis Folorunsho che agisce al fianco di Hongla. Davanti, infine, Duda, Lazovic e Ngonge compongono il reparto d’attacco cercando di non dare punti di riferimento alla retroguardia rossonera.

Primo tempo

La pioggia battente con tanto di grandinata annessa grandinata costringe Maresca a ritardare il calcio d’inizio di 25’, ma non smorza la voglia di riscatto di un Milan che prova a partire forte. E’ però l’Hellas, al 7’, a rendersi per primo pericoloso con Faraoni che, sugli sviluppi di un corner, non trova il giusto impatto con la palla per un soffio a due passi dalla porta rossonera. Un errore che costa carissimo agli scaligeri, al pari della palla persa a metà campo di Folorunsho che lancia Leao verso Montipò: contrariamente a quanto accaduto contro il Newcastle, questa volta il portoghese è glaciale e con un diagonale mancino sblocca il punteggio dopo appena 8’. L’1-0 mette le cose in discesa per gli uomini di Pioli che cercano di gestire il pallino del gioco e in fase di non possesso pressano con efficacia. Al 20’ arriva però anche il primo, vero squillo dell’Hellas con Folorunsho che raccoglie il cross morbido di Terracciano, stacca di testa e costringe Sportiello agli straordinari per non capitolare. Una fiammata che non basta per bruciare le fitte trame di gioco dei rossoneri, i quali fanno densità a centrocampo e cercano di trovare i giusti varchi per dispiegarsi in transizione. Nonostante il costante lavoro di fase di costruzione del gioco, però, i rossoneri non riescono più a rendersi pericolosi prima del duplice fischio di Maresca che manda tutti negli spogliatoi sull’1-0 rossonero.

Secondo tempo

Dopo l’intervallo, Baroni prova a mescolare le carte e inserisce Bonazzoli al posto di Faraoni – ammonito al 42’ dopo un brutto fallo su Florenzi – per cercare di dare maggior peso all’attacco gialloblu. Gli scaligeri provano a ripartire forte cercando il gioco sugli esterni per dare velocità alla loro manovra e di sfruttare il contropiede. Al 55’ è il neontrato Bonazzoli – ammonito pochi minuti prima per proteste – a rendersi pericoloso sfruttando, al culmine di una azione insistita, il velo di Ngonge e tirando troppo centralmente la palla all’indirizzo di Sportiello. Le vere emozioni latitano e i ritmi di gioco, gestiti dalla formazione ospite con un buon fraseggio, restano piuttosto blande. Per tentare di dare il cambio di passo alla manovra dei suoi e mettere al sicuro il risultato, Pioli mescola le carte e inserisce Jovic e Loftus-Cheek al posto di Giroud e di Krunic, uscito claudicante per un problema di natura muscolare. L’inglese ex Chelsea è subito protagonista di un episodio che scatena le proteste dei rossoneri: un contrasto piuttosto ruvido in area con Hien, che però Maresca giudica perfettamente regolare mettendo di fatto fuorigioco il VAR.

Gli uomini di Pioli sembrano poter riprendere vigore e al 71’ arriva anche un lampo di Pulisic che con una finta disorienta Dawidowicz e poi scaglia un sinistro potente ma centrale all’indirizzo di Montipò. La risposta gialloblu è racchiusa nell’ennesimo colpo di testa di Folorunsho che si inserisce nel cuore dell’area ancora una volta con i giusti tempi ma poi non inquadra la porta avversaria. A un quarto d’ora dalla fine arriva invece il momento dell’esordio in Serie A del classe 2005 Bartesaghi che prende il posto di Florenzi. Dentro anche Pobega e Okafor, mentre Baroni do spazio anche a Suslov, subentrato al posto di Ngonge. Messi con le spalle al muro, nel finale gli scaligeri cercano di alzare i ritmi, mentre il Milan si protegge con attenzione, ma non rinuncia ad attaccare, come all’85’ quando, sull’asse Jovic-Musah, i rossoneri arrivano con lo statunitense al tiro in diagonale neutralizzato senza particolari difficoltà da Montipò. A un minuto dal 90’ Baroni decide poi di giocarsi il tutto per tutto inserendo anche Djuric per Terracciano: è però ancora il Milan, al 94’, a rendersi pericoloso con Jovic che, lanciato in campo aperto da Okafor, non indirizza bene il pallone scagliandolo contro il portiere avversario e sprecando l’ultimo sussulto della serata prima del triplice fischio di Maresca. Il tabellino Milan (3-4-3): Sportiello; Thiaw, Kjaer, Tomori; Musah, Krunic (dal 64’ Loftus-Cheek), Reijnders, Florenzi (dal 74’ Bartesaghi); Pulisic (dal 79’ Pobega), Giroud (dal 65’ Jovic), Leao (dal 79’ Okafor). All. Pioli Hellas Verona (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Hien, Dawidowicz; Faraoni (dal 46’ Bonazzoli), Hongla, Folorunsho, Terracciano (dall’89’ Djuric); Duda (dal 70’ Cabal), Lazovic (dal 70’ Saponara); Ngonge (dal 79’ Suslov). All. Baroni Arbitro: Fabio Maresca della sezione di Napoli Marcatori: Leao (8’) Note – Ammoniti: Thiaw, Faraoni, Bonazzoli, Musah, Pulisic, Florenzi.

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